Capitolo 5

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Il giorno successivo, sempre su Instagram, gli chiesi scusa per aver abbandonato la partita del giorno precedente, dato che mi si era scaricato il cellulare, e gli scrissi anche che mi piacerebbe conoscerlo meglio. Lui mi rispose dicendo di non aver capito cosa intendessi per "conoscerlo meglio", io gli risposi che semplicemente mi era sembrato simpatico, e la nostra discussione, quel giorno, finì lì.

Durante quella settimana di scuola l'ho visto varie volte in bagno, speravo in un saluto, ma non ricevetti niente, forse dovevo lasciar perdere, pensai, ma quello che provavo per lui non me lo avrebbe mai permesso.

C'è stata una volta in particolare, io ero sola in bagno, mentre lui era con due ragazze, stavano tutti attaccati al termo e devo ammettere che vederli così vicini mi dava fastidio. Poi a un certo punto vedo il suo sorriso, quel dannato sorriso che non mi ha permesso di lasciar stare tutta questa situazione.

Ho continuato a scrivergli ogni tanto, un "Ciao" seguito da un "Come stai?" sperando che gli facesse piacere, poi cominciò anche lui a iniziare le conversazioni, finì anche per chiedermi il numero di telefono, ma non avevo whatsapp, dato che mio padre lo riteneva un "pericolo" per me.

Il fine settimana lo passavo a giocare con lui e con qualche altro amico su Brawl Stars, volevo a tutti i costi superarlo come punteggio, ma ogni volta che avanzavo per provare a superarlo, lui finiva per aumentare del doppio rispetto a me, era qualcosa di irraggiungibile, anzi, qualcuno di irraggiungibile.

Era arrivato maggio, il periodo della gita, sarebbero andati in Slovenia, se non erro, ne approfittai per chiedergli come stava procedendo, quello che ricevetti come risposta fu: "Male...ho staccato una foglia da un bonsai e si sono incazzati i prof" seguito da un "NN  rispondere per oggi tanto NN ti potrò rispondere", fu per questo che aspettai qualche giorno per scrivergli di nuovo, ma neanche in quel momento sembrava felice di sentirmi, tant'è che verso fine maggio, un giorno che poteva parre normalissimo, mi arrivò un messaggio da lui con su scritto: "NN scrivermi più tanto NN mi piaci", ovviamente non potevo dirgli che era per questo che gli scrivevo, quindi mi limitai a negare, dicendo che semplicemente mi faceva comodo qualche amico in più.

Continuammo a scriverci per un pò, finché un giorno, nel bel mezzo della conversazione, mi chiede: "Ma almeno IO sono bello?" Non ho la minima idea di cosa gli sia passato per la mente in quell'istante, ma non so nemmeno cosa sia passato per la mente a me, dato che gli ho risposto "secondo me si (un pó)", si capisce che ero proprio una dodicenne stupida con la testa tra le nuvole. Quella conversazione riprese però un andamento normale, mentre il giorno dopo, rientrata a casa dopo la scuola mi ritrovai una sua notifica: "Possiamo fare cose sconce ma solo quelle", sempre casi umani mi capitano, ma non fu quello che pensai all'ora, dato che gli risposi: "cosa intendi per cose sconce?". Lui si limitò a rispondermi che non ero come la sua ex-migliore amica e che con lei si divertiva, perciò io lasciai stare, ma pareva non fosse quello che si era immaginato lui, per questo motivo mi scrisse un altro messaggio chiedendomi se volevo davvero sapere cosa facevano quei due, gli risposi di sì, mi fece promettere che non l'avrei mai detto a nessuno, poi scrisse che si mandavano foto nudi, io gli risposi con qualcosa del tipo: "ok, non lo dirò a nessuno", ma anche questa volta, probabilmente quella non era la risposta che si aspettava, perciò mi chiese se mi andava di fare come quella sua amica, ma gli risposi che non lo conoscevo neanche molto bene e nonostante tutto, rifiutai la sua richiesta, lui mi chiese perché, gli risposi che non ero a mio agio, lui continuò a non capire finché non mi mandò un messaggio dicendo di aver sbagliato a scrivere, che era colpa del correttore, che si scusava in ginocchio, che lui in realtà intendesse scrivere "foto muri", dicendo che lui e la sua ex-migliore amica si scattavano delle foto di fianco ai muri, e per questo erano strani. E all'epoca ci credetti pure.

Un ragazzo diverso dagli altriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora