Capitolo 15

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Era la prima settimana di scuola, più precisamente un giovedì. Avevamo due ore di motoria, e dato che pioveva, ci stavamo divertendo attraverso giochi di gruppo, come "Chi sono?" e "Taboo". A un certo punto sentii il bisogno di andare in bagno, ma non volli interrompere il turno, quindi aspettai finisse, poi lo chiesi alla professoressa. Lei mi diede il consenso, io aprii le porta, feci per dirigermi e indovinate chi incontrai? Proprio lui, Thomas. Ma com'è possibile che tra tutti i ragazzi della scuola io incontri proprio lui? Quante probabilità c'erano? In fondo lo sapevo che eravamo realmente anime gemelle. Mentre la mia mente continuò a porsi queste domande, lui alzò lo sguardo dal telefono, mise su un bel broncio, riabbassò lo sguardo sul cellulare e se ne andò verso la sua classe. Non avrei avuto il coraggio di salutarlo o di dirgli qualcosa del tipo: "Tranquillo, con quel taglio di capelli non ti si riconosce nemmeno", soprattutto perché avrei avuto paura della sua risposta. Rimane comunque il fatto che io fossi tanto, ma veramente tanto emozionata, è stato inaspettato, breve, ma intenso.

Un ragazzo diverso dagli altriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora