Un ragazzo diverso dagli altri

Capitolo 6

I nostri incontri nei bagni senza salutarci e i fine settimana passati a giocare insieme si dilungarono per circa un mesetto, finché non si avvicinò la fine della scuola.

Era un giorno apparentemente normale, non sembrava andare così male, finché, sempre in mezzo a una discussione su Instagram, gli dissi che vorrei parlargli anche dal vivo, ma che non trovavo il coraggio, lui mi rispose chiedendomi cosa gli volessi dire dal vivo, io risposi con "Ciao". A quel punto rispose scrivendomi "Sei strana" seguito da "Quindi se non ti spiace ti blocco". Era sottinteso mi dispiacesse, ma mica glielo potevo dire, mi sono limitata a un "ok".

Poi arrivò l'ultimo giorno di scuola, pensavo che dopo quel giorno non l'avrei più rivisto, che l'avrei superato, ma non fu così. Era giugno, il 6 mi pare, dovevamo andare a teatro, come ogni anno, per esibirci cantando qualche stupida canzoncina o suonando qualche stupido strumento, per poi assistere alla consegna dei premi che riguardavano principalmente le attività sportive svolte durante l'anno. Non so se sia stato coraggio o stupidità, ma mi venne in mente di mandare a quel paese Thomas e lo dissi pure al mio migliore amico, Leonardo, in caso fosse capace di scorgerlo tra i vari ragazzi di terza. Non lo vidi, pensavo che quella battutina me la sarei risparmiata, che non gli avrei più parlato in vita mia, ma a un certo punto Leo lo scorge, mi stringe un braccio e mi fa sorpassare un paio di persone finché non ce l'ho davanti. Thomas, così fottutamente bello, ma altrettanto coglione. Leonardo esordisce con:《Nicole ti vuole mandare a fanculo》e io gli seguo con: 《Vaffanculo Thomas!》Accompagnato dal terzo dito della mano destra alzato. Lui si limitò a rispondere dicendo: 《Sono fidanzato con Gesù》. Un'altra cazzata fatta. Non passò male come giornata, non piansi, ma non ero nemmeno felice di finire la scuola, pensavo quella sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto il viso di quel ragazzo che mi sembrava pari agli dei. Ma mi sbagliavo.