Capitolo 10

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Poi, a Ottobre, ci fu data la possibilità di partecipare a un progetto scolastico che avrebbe anche contribuito ad alzarci il voto. Mentre ne discutevamo con la nostra professoressa di latino, mi era venuta un'idea per il video che non sembrava male, allora l'ho proposta, e poi, dopo la fine dell'ora, mentre ci dirigevamo verso casa, formammo un gruppo di tre persone, io, Emma, Federico, e il giorno seguente facemmo l'iscrizione.

Qualche giorno dopo, io e i miei due compagni di classe cominciammo la realizzazione di questo progetto. Un giorno, più precisamente un lunedì, facemmo intervistammo 4 alunni e il giorno successivo registrammo l'introduzione. Poi Federico montò il tutto in maniera, devo ammettere, straordinaria. Quando ho visto il video completo sono rimasta a bocca aperta, non mi sarei mai immaginata neanche minimamente qualcosa di simile, mi era piaciuto così tanto che pensai potevamo anche vincere, e io sono una persona che ha veramente delle basse aspettative.

La scuola iniziò a pubblicare i video realizzati per questo progetto sul suo canale youtube, allora, incuriosita, decisi di guardarne un paio.

Stavo tornando a casa da scuola, ero con il telefono in mano e stavo guardando uno di questi video, quando alla fine leggo:
Realizzato da:
Simone Bianchi
Filippo Sargenti
Noah Falasca
Con la collaborazione di:
Thomas Ricci
Rimango immobile a fissare lo schermo. "ALLORA È VERO, È VERO CHE THOMAS FA LA MIA STESSA SCUOLA, NON È UN SOGNO AAAAAAA" mi misi a gridare.

Aspettavo dunque con ansia la nomina dei vincitori, che, se non sbaglio, alla fine fu tenuta a inizio dicembre. Eravamo in una videochimata su google meet, il preside, i professori, e tutti gli interessati. Quando entrai nella riunione mi misi a cercare il suo nome tra i partecipanti, ma invano. Riprovai dopo qualche minuto, ma ancora niente, riprovai di nuovo dopo una decina di minuti, ma ancora niente. "Doveva pur collegarsi, in fondo aveva partecipato" Dissi a me stessa per non perdere la speranza. Ed eccolo lì, con qualche minuto di ritardo, "Thomas Ricci si è unito alla riunione", un sollievo. Ovviamente ho fissato la sua immagine sullo schermo, non me ne poteva fregar di meno di vedere il preside o i professori, io volevo avere solo lui sul mio schermo. Per un attimo, però, non lo riconobbi, era quasi un anno e mezzo che non lo vedevo, aveva già avuto un glow up assurdo, ma mi sentivo sarebbe andato avanti diventando sempre più bello.

Non so se sia stato più bello avere Thomas che ricopriva lo schermo del mio computer o il preside che ci annunciò come vincitori, ma posso dire che non credetti alle sue parole, non ci credetti proprio, rimasi sbalordita. "Ora aspettiamo con ansia la consegna dei premi" pensai, ma per quella dovetti aspettare fine anno, e Thomas non c'era neanche.

Un ragazzo diverso dagli altriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora