5. Feel

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"Questo è il miglior regalo di compleanno che io abbia mai ricevuto."

Louis solleva la testa dal suo posto preferito tra le gambe di Harry, leccandosi un labbro per recuperare la saliva. Il sapore del riccio è così familiare che non riesce a immaginarsi un futuro in cui possa assaggiarne o volerne altri. Sorride sfacciato e gli lascia un bacio sulla coscia, sentendo la pelle umida e tremante.

"Si? E dire che non ti ho ancora dato il vero regalo", commenta facendo un cenno verso la borsa che giace sul pavimento. È andato a prendere Harry a scuola quel pomeriggio e l'ha portato a casa sua per fargli una sorpresa, ma il riccio l'ha attaccato con baci per niente innocenti non appena la porta si è chiusa, quindi niente. Ha dovuto improvvisare.

Sono entrambi nudi e nel letto, intenti a scambiarsi baci bollenti e a stuzzicarsi in mille modi diversi. Harry fa spallucce, ormai più a suo agio nel corpo, e spinge i fianchi verso la bocca di Louis, che torna prontamente al lavoro.

"Sai...", dice Harry tra i vari ansiti, "volevo chiederti una cosa."

Louis fa un verso, la risposta migliore che riesce a dare con un'erezione in bocca, e succhia la pelle con devozione, passando la lingua sulla vena sporgente e morsicchiandola appena. Ha scoperto che Harry reagisce bene al dolore.

"Ah", geme infatti Harry, stringendo le lenzuola nei pugni, "d-dubito possa essere meglio di questo, ma ho v-visto nei video una cosa che vorrei provare. Come regalo di compleanno, per piacere."

Louis drizza le orecchie. Il ragazzo sta imparando a dire a voce alta quello che pensa, non importa quanto imbarazzante sia, e a fidarsi del suo istinto. Questo lo rende più spontaneo e intraprendente, una qualità tanto sexy quanto la sua iniziale timidezza. Il maggiore si stacca dalla sua lunghezza e schiocca le labbra, in attesa.

Harry è di nuovo rosso in viso, un porpora che si espande fin sul suo petto, accanto ai capezzoli che Louis ha torturato con i denti pochi minuti prima. "È normale quella pratica in cui...in cui usi la bocca più in b-basso?"

Gli occhi di Louis si spalancano a livelli impossibili. Per un secondo il suo sistema nervoso va in cortocircuito e non riesce a rispondere.

"Scusa!" dice Harry con voce acuta. "Sembrava piacevole nei video, io—"

"Porca puttana, morirò giovane", esala Louis, cercando di fermare il galoppare frenetico del suo cuore e appoggiando la fronte sulla coscia del riccio per riprendersi. La rialza velocemente perché non vuole farlo aspettare, annuendo e lasciandogli altri baci sulla pelle. "Sì, è normale ed è bellissimo, vuoi davvero provarlo con me?"

Harry fa un sorriso radiante, che illumina il suo viso giovane: mette in risalto le fossette e le screziature di giallo negli occhi. La sua bellezza è ultraterrena, di quelle che si trovano solo nei libri e abitano le fiabe che tanto piacciono ai bambini. Allunga una mano e accarezza i capelli di Louis, cauto. "Certo. Mi fido di te, Lou, non c'è nessun altro a cui vorrei donare me stesso per la prima volta. Lo sai."

Louis apre la bocca per rispondere, ma le parole gli muoiono in gola, banali e inutili. Potrebbe allontanare le sue paranoie, dirsi come fa sempre che ci penserà dopo, che non è il momento giusto, che va bene così, eppure non ci riesce. Davanti a lui c'è un ragazzo che gli sta donando fiducia a cuore aperto e in cambio è all'oscuro di troppe verità.

La sfida non è mai stata il vero motivo per giustificare ciò che fa. Ha avvicinato Harry per far contento Zayn, ma tutto quello che è successo tra loro è sempre stato consenziente e perché ha voluto farlo, non perché ha dovuto. Deve dirglielo prima che sia tardi, ha posticipato questo troppo a lungo.

"Angioletto", esordisce, deglutendo e chiudendo brevemente gli occhi, "so che non è il momento giusto, siamo a letto ed è il tuo compleanno, però prima di continuare devo parlarti. È importante."

Sinner || [larry stylinson mini long]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora