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Una giovane Kunoichi varcò il cancello del Villaggio della Foglia,in una sera d'autunno, rivolgendo un sorriso ai due ninja di guardia per quel giorno.
Era quasi il tramonto.
I raggi del sole colpirono il copri fronte della ragazza che fece un lungo respiro profondo, chiudendo gli occhi.
Quando li riaprì, guardò i visi scolpiti nella pietra dei sei Hogake.

Era finalmente tornata a casa dopo una lunga missione.

Si soffermò sul viso dell'ultimo Hogake ancora in carica, Kakashi Hatake.
Un sorriso triste prese forma sul viso pallido della giovane "Scusa fratellone" mormorò "Dovrai attendere ancora un po' per ricevere il rapporto"

Un vento leggero prese a muovere le fronde degli alberi colorate dei tipici colori autunnali, muovendo con se i capelli argentei raccolti in una coda della ragazza.
Si spostò una delle ciocche più corte lasciate libere dietro l'orecchio, come a nascondere la sua tristezza agli occhi degli abitanti di Konoha, avviandosi verso uno dei luoghi che più le mancava ogni volta che si allontanava da casa.

Salutò con un cenno della testa i visi familiari mentre passava per le vie che conosceva come le sue tasche, capitando davanti all'edificio dove risiedeva l'ufficio dell'Hokage.
Rallentò il passo, guardando per qualche secondo il Simbolo del Fuoco prima di allontanarsi, convinta di essere passata inosservata.

Non sapeva che dalle grandi finestre dell'ufficio, due occhi scuri da stratega erano saettati sui familiari capelli argentei della ragazza.
La osservò allontanarsi dall'edificio fino a quando non scomparve completamente dalla sua vista, lasciando che un sospiro uscisse dalle labbra dello shinobi.

"Che seccatura"

***

Un lungo respiro profondo si perse nel vento.

La giovane kunoichi dai capelli chiari aveva raggiunto il bosco, colorato d'autunno, posto di lato ai volti di pietra di cui ora il sole calante, ne illuminava i profili.

Gli occhi scuri, tenuti chiusi fino a quel momento, si illuminarono ammirando la vista dei tetti colorati del suo Villaggio.

Non si era resa conto di quanto le era mancata Konoha, fino a quel momento.

Quello era il suo posto preferito, dove andava sempre dopo ogni missione e quando aveva bisogno di pensare.

Come in quel caso.

Rivolse di nuovo uno sguardo al volto di Kakashi e sospirò ricordandosi che non aveva ancora ricevuto il suo rapporto sulla missione, lasciando che un senso di colpa prendesse il sopravvento in lei.
Chiuse nuovamente gli occhi cercando di concentrarsi su qualcos'altro.
Aveva appoggiato i dorsi delle mano sulle ginocchia, le gambe incrociate nella tipica posizione di meditazione e iniziò a respirare profondamente.

Allontanò dalla mente le immagini cruente della missione e finalmente riuscì a rilassarsi.
Si lasciò guidare dal rumore del vento che provocava il fruscio delle fronde degli alberi alle sue spalle, entrando in un limbo dove regnava la tranquillità.

Era finalmente riuscita a trovare la tranquillità che le serviva, prima di riuscire a portare il rapporto al fratello.
Non voleva farlo preoccupare ulteriormente, in quanto Hokage aveva ben altri problemi, molto più importanti che consolare la sorella minore dopo una dura missione.

Pochi minuti più tardi un rumore nuovo si intersecò tra quello del vento, infastidendo la kunoichi.
Era un rumore di passi che si stavano avvicinando a lei, facendo scricchiolare le foglie secche sotto alle suole.
C'erano solo due persone che conoscevano le abitudini della giovane Hatake dopo ogni missione e sapevano che quello era il suo posto preferito.

Tra luce e ombreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora