Epilogo

129 6 2
                                    

Le nuvole grigie, cariche di neve avevano riempito il cielo sopra Konoha.
I tetti colorati erano cosparsi di neve caduta in precedenza, così come i lati delle strade e gli alberi.

Il rumore dei passi, di una corsa attutiti dalla neve si disperse nel sentiero che portava nel bosco di fianco alla Montagna degli Hokage.
La prima delle due figure arrivò nella radura, mettendosi le mani sui fianchi e riprendendo fiato.

Sorrise quando percepì che anche l'altra figura si era fermata, a pochi passi da lui.
"Sei sempre incredibile" rantolò riprendendo fiato "Nee-san"
Un sorriso pieno di tenerezza e orgoglio tagliò il viso a uno Shikadai ormai 22enne, voltandosi verso la sorella minore.

Una giovane ninja di 9 anni più piccola, con capelli neri e argentei, chiusi in una lunga treccia disordinata e due vispi occhi neri come la pece che risaltavano sulla pelle candida, portava il nome di Hime.
Nata nel bel mezzo di una primavera soleggiata e profumata di fiori di ciliegio.

Shikamaru era in ufficio, sommerso come al solito da pratiche e documenti quando l'Hokage in persona e Kakashi entrarono senza bussare nella stanza, cominciando a parlare uno sopra l'altro creando solo una gran confusione.
"Va bene, va bene" disse esasperato Shikamaru, massaggiandosi le tempie, richiamando su di se l'attenzione dei due Ninja "Cosa sta succedendo?"
I suoi occhi da stratega avevano notato un sorriso sul volto di Naruto, poi guardò Kakashi che sembrava alquanto ansioso.
"Non l'hai saputo?" gli chiese l'Hokage con un guizzo negli occhi azzurri.
"Cosa dovrei sapere?"
"È Hikari" continuò Kakashi "È in ospedale"
Il Nara sgranò gli occhi, terrorizzato e subito tentò di chiedere il motivo venendo però fermato.
"Shikamaru"
"Sì, Hokage-sama?"
"Muoviti" si limitò a dire l'Uzumaki, lanciandogli uno sguardo che il Consigliere capì al volo.
Lo ringraziò e poi sparì dalla stanza uscendo dalla finestra aperta, scuotendo un ramo di ciliegio dal quale caddero alcuni petali posandosi sulla scrivania.
"Vale anche per lei, Kakashi sensei" aggiunse il biondo, appoggiando una mano sulla spalla del suo maestro che seguì l'esempio di Shikamaru per raggiungere l'ospedale.

Quando entrò nella stanza si innalzò un vagito dal fagottino di coperte rosa che teneva tra le braccia Hikari.
La neo mamma rivolse un sorriso stanco al marito, guardandolo con gli occhi lucidi ed emozionati.
Shikamaru si avvicinò lentamente al letto, sedendosi sul bordo e lasciando un bacio sulla fronte alla moglie, rivolgendogli delle scuse silenziose per non essere stato al suo fianco e che Hikari perdonò con uno sguardo, trattenendo a stento le lacrime.
Poi con una mano, spostò in lembo di tessuto rosa e subito due occhietti scuri si presentarono davanti a lui.
Lo guardavano curioso.
"Lei è Hime" disse la kunoichi con voce emozionata "Hime Nara"

Shikamaru rimase in silenzio, sfiorandole il viso con le dita con gli occhi lucidi.
Hikari sorrise e allungò le braccia verso il marito, invitandolo a prendere in braccio la nuova arrivata.
Dopo un attimo d'indecisione, la prese tra le braccia appoggiandola al suo petto sentendo il cuore accelerare a quel contatto.
"Mancava ancora qualche settimana al termine" mormorò il corvino, con voce roca ancora incredulo.
"Aveva fretta di conoscere suo padre e il suo fratellone" constatò felice Hikari.

Rimasero in silenzio per qualche secondo.

Lei a guardare due delle persone più importanti della sua vita.
Lui fermo a dedicare ogni suo sguardo a sua figlia, guardando ogni dettaglio, cullandola, rapito dal suo nuovo mondo che già sentiva di amare e a maledirsi di non essere stato con sua moglie in un momento tanto importante.

"Ha i tuoi stessi occhi" parlò lo stesso Shikamaru, a mezza voce, col cuore pieno di gioia.
Hikari si lasciò andare a una lacrima di felicità e si sporse per baciarlo.
"Aoi ti proteggerà da lassù" sussurrò e i due genitori alzarono lo sguardo verso il cielo terso, attraverso le finestre della stanza d'ospedale per poi scambiarsi uno sguardo complice ed emozionato.

Tra luce e ombreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora