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Hikari camminava affianco a lui, tenendo il mazzo di fiori tra le braccia senza dire una parola. Il corvino non parlò, limitandosi a cercare di capire cosa stesse pensando la moglie mentre la seguiva nella periferia del Villaggio,in un luogo a lui ignoto.
Solo poco più tardi riconobbe la scultura rappresentante la Volontà del Fuoco, riposta nella parte anteriore del Cimitero del Villaggio.
I raggi del sole filtratavano ai lati della scultura, illuminando le centinaia di tombe, in ricordo dei cittadini della Foglia.

Camminarono tra di esse,in silenzio.

Passarono davanti al ricordo di Asuma Sarutobi e di Shikaku Nara davanti ai quali, Shikamaru s'inginocchiò in segno di rispetto seguito dalla moglie.

Poi ripresero il loro cammino, recandosi davanti alla tomba di Sakumo Hatake.
La figlia di Zanna Bianca, s'inginocchiò davanti a essa e lentamente cambiò i fiori bianchi, portati probabilmente da Kakashi tempo prima, con le rose appena comprate.
Ne tenne da parte tre, posizionando le rimanenti nel vaso, riposto alla destra del nome di suo padre scolpito nella pietra grigia.
Shikamaru, rimasto a qualche passo di distanza, la osservava con dolcezza mentre sistemava accuratamente i fiori nuovi.
La vide recuperare le tre rose rimaste portandole davanti a se rinchiuse nelle mani, unite in segno di preghiera e la sentì sussurrare qualcosa. La vide riaprire gli occhi poco dopo e recuperare dalla tasca della divisa un bigliettino legato ad un nastro di raso bianco, legandolo in torno al piccolo mazzo di fiori blu.
Li posizionò alla sinistra della tomba, dove Shikamaru riuscì a leggere una breve scritta in kanji.

碧, Aoi

Kanji di 'blu' in lingua giapponese.

"Aoi" ripeté tra sé e sé, perplesso.
Hikari annuì, invitandolo a sedersi in parte a lei con un cenno della mano.
"Vedi, Shikamaru c'è una cosa che non ti ho detto" sussurrò abbassando lo sguardo, dando conferma ai pensieri dello stratega di qualche ora prima.
"Durante questa missione, un anno fa..." sospirò "Ho scoperto di essere di nuovo incinta" mormorò chiudendo gli occhi.
"So cosa stai per dire" lo precedette, prima che il corvino riuscisse a dire qualcosa mentre la guardava incredulo "Ma ho chiesto io a Naruto di non dirti niente"
"Perché?" le chiese calmo
"Perché.."

Guardò negli occhi suo marito, non sapendo cosa dire, come continuare quel discorso.
Le lacrime minacciarono di uscire, ma lei le ricacciò indietro respirando a fondo nel tentativo di calmarsi.
"Come ti dicevo prima, un anno fa ho scoperto di aspettare un figlio" parlò dopo qualche secondo.
"Quando lo scoprii ero già arrivata da qualche settimana nel Paese dell'Erba. Era una giornata calda, il cielo era privo di nuvole e colorato di un blu acceso" sorrise lievemente ripensando a quel giorno, ma non durò a lungo quel sorriso.
Si incupì, in balia dei ricordi "Ero al terzo mese quando successe" la voce le s'incrinò "Stavo scortando alcuni diplomatici quando ci tesero un agguato"

"Non ricordo molto di quello che successe" ammise portandosi una mano alla tempia "Ricordo solo di aver assestato un colpo a un ninja e poi il rumore di diverse carte-bomba che esplodevano. L'ultima cosa che vidi prima di perdere i sensi fu il cielo azzurro sopra di me"

Shikamaru la guardava, in silenzio.
Nella sua mente si stavano creando molteplici scenari, cercando di capire il significato delle parole di Hikari.
Aveva capito, in realtà, ma non lo voleva ammettere.
Non voleva crederci.

"Mi risvegliai in un letto dell'ospedale del Paese dell'Erba, fortunatamente non eravamo troppo lontani" continuò "Stando a quello che mi ha detto il medico non avevo subito lesioni gravi.." non riuscì a dire altro, le lacrime le riempirono gli occhi.
"Ma?" chiese cauto Shikamaru, a mezza voce, come se non volesse sapere cosa stava per dire Hikari.
Una lacrima solitaria scivolò, lenta e solitaria sulla guancia pallida della giovane mamma.
Strinse il tessuto della sua divisa sopra il ventre, dove aveva inconsciamente appoggiato la sua mano.

Tra luce e ombreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora