3

173 9 0
                                    

Shikamaru fu svegliato da un raggio di sole che colpì in pieno il suo viso, strizzando gli occhi infastidito.
"Che seccatura" borbottò passandosi una mano sulla fronte e con uno sbuffo si costrinse ad aprire gli occhi.

Tanto ormai non sarebbe più riuscito a riaddormentarsi.

Sbatté le palpebre diverse volte per abituarsi alla luce, mettendo a fuoco il soffitto bianco.
Si decise a mettersi seduto, sbadigliando ancora assonnato.
Mentre si stiracchiava i suoi occhi scuri si persero ad osservare la stanza in cui si trovava.

C'era qualcosa che non gli tornava.

La sua mente vagava tra i pensieri, cercando di capire cosa non andasse fino a quando un sospiro sommesso gli fece sbarrare gli occhi.

Rivolse lentamente lo sguardo verso l'altro lato del letto e quando vide Hikari dormire serenamente, i ricordi della notte appena passata si fecero nitidi nella sua mente.
Rimase ad osservarla dormire, ritrovandosi in una sensazione di calma e a sorridere teneramente.

Sospirò divertito, passandosi una mano sul viso, incredulo di come un sentimento come l'amore lo rendesse così... Felice.
Lo stesso Shikamaru che per anni aveva definito le donne 'una seccatura', ora si ritrovava in balia di una felicità tale da impedirgli di ragionare come suo solito.
Tra i suoi pensieri, ormai da qualche tempo, c'era sempre la figura della giovane Hatake ritrovandosi spesso a pensare come sarebbe stata la vita avendola al suo fianco.

Scosse lievemente la testa, tornando alla realtà, tornando a guardarla dormire.
Stesa su un fianco con la mano appoggiata sul cuscino, avvolta nel lenzuolo bianco fino a poco sopra il seno mostrandone la pelle candida e profumata.
Il viso rilassato, le labbra rosee socchiuse.
Il petto si abbassava e alzava ritmicamente, il suo respiro ne riempiva la stanza.
I capelli argentei erano sparsi sul cuscino, lasciati liberi dall'elastico in cui solitamente erano legati.
Nella mente di Shikamaru si fecero vivi dei ricordi di quella notte, vedendo i capelli della ragazza.

Le loro labbra che non avevano smesso di cercarsi, seduti tra le morbide lenzuola.
Hikari in braccio a Shikamaru, le cui mani accarezzavano i fianchi con gentilezza come se avesse paura anche solo a sfiorarla.
Quest'ultimo si fece più sicuro, cominciando ad accarezzarle la schiena da sopra la maglietta mentre le mani fredde della ragazza erano delicatamente appoggiate sul viso dello shibobi ,che si allontanò pochi secondi dopo incontrando uno sguardo confuso di Hikari.

Aveva sbagliato qualcosa?

L'Hatake tentò di dire qualcosa, quando sentì le mani del ragazzo raggiungere l'elastico scuro con cui teneva legati i lunghi capelli argentei, sfilandolo delicatamente e lasciando quindi che i capelli le ricadessero sulle spalle.
La luce della luna che filtrava dalla finestra sopra la scrivania, li illuminava facendoli sembrare ancora più chiari.
Arrossì lievemente quando Shikamaru le spostò una ciocca dietro l'orecchio, sentendo il suo respiro sul viso.

"Ho sempre sognato poterlo fare" le sussurrò "Sei bellissima"

Il cuore di Hikari prese a battere più velocemente e le guance le si colorarono nuovamente di rosso, cosa che fece ridacchiare il Nara.
La ragazza lo insultò amichevolmente, non nascondendo però un sorriso che lo shinobi non ci pensò due volte a baciare.

Shikamaru si destò dai suoi pensieri, ritrovandosi ad accarezzarle i capelli e a sorridere nuovamente.

Guarda come mi fai sentire solo avendoti vicina.

Scosse la testa divertito prima di spostare lo sguardo verso la camera, cercando i suoi vestiti.
Raggelò quando, recuperando la sua maglietta, vide l'ora tarda che segnava la sveglia bianca sulla scrivania.
Imprecò silenziosamente mentre cercava di vestirsi il più velocemente possibile, senza fare rumore per evitare di svegliare Hikari.

Tra luce e ombreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora