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Kakashi ridacchiò, in modo che i due giovani ninja rivolgessero nuovamente la loro attenzione su di lui.
"Devo dire che mi mancavano le vostre discussioni, ma ora avrei bisogno del tuo rapporto"
Hikari annuì e dopo aver fatto un respiro profondo, esaudì la richiesta del fratello.

Raccontò fin nei dettagli la sua missione, come aveva fatto con Shikamaru solo la sera prima.
Nei suoi occhi scuri si poteva ancora intravedere quel barlume di tristezza, ma aveva una sicurezza nuova nella voce.

L'Hokage aspettò che finisse, per poi sospirare dispiaciuto "Non avrei dovuto assegnarti questa missio-" tentò di dire, ma Hikari lo fermò "Non pensarlo nemmeno Kakashi" lo rimproverò con voce ferma "Sono un ninja, ho scelto io di diventarlo. Ho sempre saputo a cosa sarei andata in contro" aggiunse fremendo di fierezza.

Lo stratega aveva smesso di prestare attenzione alle scartoffie, ascoltando le stesse parole che la ragazza gli aveva detto la sera prima.
Stava sorridendo sincero, guardando il profilo della ragazza seduto alla sua scrivania

Brava, Hikari.

Quel pensiero si era insinuato sia nella mente del corvino che in quella di Kakashi, tenendo nascosto l'orgoglio che provavano per la ragazza.

Kakashi aveva chiuso gli occhi, tornando a sorridere "Va bene Hikari, ti ringrazio" disse sincero, riaprendo gli occhi per guardare quelli pieni di gratitudine della sorella.
"Shikamaru, ci pensi tu?" chiese poi al suo consigliere, mostrandogli il foglio dove erano segnate tutte le informazioni e il rapporto sulla missione di Hikari.
Il Nara annuì, alzandosi dalla sua scrivania per recuperare il documento "Però se non le dispiace prima andrei sul tetto" disse estraendo il suo pacchetto di sigarette dalla tasca del giubbotto, attendendo che l'Hokage gli desse il permesso.

"Sfaticato"

Hikari precedette il consenso di Kakashi con quella frase, sentendolo ridacchiare da sotto il tessuto che gli copriva parte del viso.
"Sei una seccatura, ma penso che tu ormai lo sappia" rispose sarcastico Shikamaru con uno sguardo loquace rivolto alla kunoichi, che in risposta incrociò le braccia al petto, schioccando la lingua sul palato in segno di disappunto.

Kakashi rise "Va bene, vai pure Shikamaru" asserì, guardando quest'ultimo inchinarsi in segno di saluto e per ringraziarlo prima di uscire dall'ufficio.
"Hikari" la richiamò vedendo che stava seguendo lo stesso esempio dello shinobi "Sì?" rispose lei voltandosi verso il fratello che nel frattempo si era alzato dalla sedia, portandosi davanti alla scrivania e appoggiandosi sul bordo con le braccia conserte.
"Devi dirmi qualcosa?" chiese nuovamente lei, con il viso contratto in un espressione mista tra preoccupazione e curiosità.
I suoi occhi da ninja esperta lo scrutavano per  cercare di capire cosa passasse nella mente del fratello, fino a quando non lo vide assottigliare gli occhi mostrandole un'espressione che conosceva fin troppo bene.

Si sentì avvampare e presto le sue guance presero il colorito tipico di chi s'imbarazza.
"Come hai fatto a capirlo?" balbettò la giovane passandosi una mano sulla nuca, distogliendo lo sguardo.
"Non ho mai detto di averlo capito" ribatté il più grande, come se nulla fosse.
"Kakashi!" lo riprese lei, ormai presa completamente dall'imbarazzo e resasi conto che era caduta nella trappola fatta di logica del fratello, che se la rideva di gusto.

"Ieri sera eri già al Villaggio, vero?" le chiese, ritornando serio.
Hikari annuì piano, dispiaciuta nello sguardo.
"Perché non sei venuta subito da me?"
"Perché non volevo farti preoccupare Kakashi" sospirò la ragazza, spostandosi una delle lunghe ciocche argentee dietro l'orecchio "Sei l'Hokage, hai ben altre cose molto più importanti di cui preoccuparti" continuò incrociando le braccia al petto "Solo perché una missione mi ha provata più di altre, non posso semp-"

Tra luce e ombreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora