<<Signorina siamo al il primo giorno di scuola e ci presentiamo già in ritardo ?>> nemmeno cinque minuti dall'inizio di questo inferno che già vorrei uscire e bruciare i libri
<<Vorrà dire che quest'anno siederà lei accanto a Gionata, e tu, non sei stufo di fare il giro di tutte le seconde ?>> non credo ci sia donna più odiosa della Genlan sa veramente come farsi odiare da tutti.
Mi dirigo velocemente in fondo alla classe e sento all'istante un odore di erba pesante, un ragazzo vestito da rapper americano, pieno di tatuaggi ed i capelli tinti di rosso mi fissa sbuffando un tiro che nasconde prontamente al voltarsi della prof.
Non ho intenzione di passare l'anno di fianco a un soggetto del genere, avrà sicuramente passato i diciotto.
<<Hey che é successo?>> mi chiede Francesca voltandosi verso di me <<Ho perso il tram non aveva una bella giornata mamma>> capisce al volo <<Anche ieri ?>> annuisco chiudendo il discorso.
<<Finalmente se ne va quell'arpia non ne potevo più>> dico a Francesca affiancandola
<<Ragazzina>> lo sento chiamarmi, Francesca prova a dirmi di voltarmi ma la intercetto sussurrando <<Fa finta di non aver sentito e continua a camminare>>.
Senza capire da dove arrivasse mi arriva una sberla sul fondoschiena <<Ayy mama che culo>> mi giro rifilandogli uno schiaffo in pieno viso
<<Vedi di starmi lontano non voglio avere a che fare con quelli come te>> ringhio allontanandomi <<Volevo solo dirti che ti é caduto il telefono>> me lo porge, sento le gote arrossire, avrei potuto reagire in un altro modo in effetti
<<Certo che ci sai fare eh>> dice massaggiandosi la guancia ancora rossa per lo schiaffo <<Scusa>> afferro il telefono e scompaio dalla sua visuale.
<Mina ma che ti é preso Andrea e gli altri lo fanno sempre e non gli hai mai detto niente>> mi tirona Chicca, chiamo così Francesca dalle medie
<<Non lo hanno mai fatto a me e in ogni caso non voglio abbia confidenza un tipo così>> le spiego
<<A me piace non é come tutti gli altri coatti che ci sono in questa scuola>> contenta lei <<Chicca lascia perdere va>>
<<Dai non essere così selettiva>> mi rimprovera <<Ho già molti problemi con mamma non ho bisogno di perdere la testa per uno spaccino che vuole fare il rapper di zona>> in fin dei conti é la verità.
<<Mina, Gionata aspettate un attimo ho bisogno di parlarvi>> ci ferma la prof di Filosofia, la coordinatrice
<<Devo proprio ? Ho da fare>> dice lui strafottente <<Non ci vorrà molto so che saprai portare pazienza qualche istante>> lo zittisce lei
<<É la terza volta che ripeti l'anno non abbiamo intenzione di averti nelle stesse classi per i successivi, quest'anno sarà la signorina Noro a studiare con te>> dice contrariamente ad ogni mia volontà
<<Te la sentiresti Mina ? So che non é facile ma sei l'unica che ne é in grado>> il rosso sbuffa
<<Va bene prof>> dico stupidamente, non ho alcuna intenzione di aiutarlo avrei dovuto stargli il più distante possibile
<<Bene, organizzatevi voi sul quando trovarvi a studiare sono sicura che farete un ottima squadra insieme, potete pure andare ora>> ci congeda
<<Arrivederci>> la saluto educatamente mentre il rapperino si reca fuori dall'aula velocemente.
<<Ragazzina aspetta>> mi chiama ai cancelli rispondendo al telefono <<Charlie ho avuto un contrattempo arrivo subito>> dice affrettandosi a chiudere la chiamata
<<Potevi anche dire di no non ti farò perdere tempo non ho intenzione di fare niente>> mi avvisa scazzato
<<Beh ormai io ho dato la mia parola non posso lasciarti fare stronzate, ci vediamo il weekend e il lunedì pomeriggio a casa mia>> dico senza ammetere contro risposte
<<Il lunedì non posso>> obbietta subito <<Perché?>> chiedo <<Devo spacciare ricordi ? O non é così che mi hai chiamato poco fa ? Spaccino giusto ?>> dice rivolgendomi uno sguardo perfido
<<Perché ascoltavi le mie conversazioni ?>> rigiro la domanda
<<Mercoledì va bene ?>> dice lui ignorandola <<Non posso c'é mia...Emm venerdì?>> chiedo sviando il mio piccolo errore
<<Andata, ci vediamo alle quattro?>> chiede <<Si va bene...>> sparisce dalla ma visuale montando su una polo nera, davvero un personaggio strano...
Finisco di infilare gli shorts e sento il campanello suonare, non sono molto presentabile vestita così...
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Penso fra me e me osservandomi allo specchio, spero solo non sia qualcuno di importante...
<<Ah sei tu>> tiro un sospiro di sollievo vedendo Gionata appoggiato alla porta, mi squadra per bene passando la lingua sul labbro inferiore
<<Ti sei vestita così per studiare?>> chiede ironico <<Oggi é giovedí dovevi essere quí domani>> gli faccio notare
<<Giovedì? É impossibile l'ho scritto sull'agenda>> dice guardando un attimo il telefono
<<Cazzo ! Charlie mi starà maledendo ormai non posso andare é già partito>> dice a se stesso
<<Hai da fare tu ?>> mi chiede <<Emm no in teoria no>> rifletto un attimo <<Possiamo studiare oggi invece di domani? Sono via>> domanda <<Emm si okay, entra>> dico facendogli strada nell'enorme appartamento...