Talia Hale

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Stiles busso leggermente alla porta e attese, nessuna risposta giunse dalla stanza. Il giovane si volto a fissare il partner incerto. Nathan disse serio << Calmati, l'appuntamento era alle cinque nel suo ufficio >>. L'altro agente fece una smorfia e busso ancora. Una voce alle loro spalle li rimprovero << Sempre il solito impaziente, Stilinski >>. Stiles si voltò di scatto sorpreso e saluto educato << Agente Deucalion è bello vederla >>. L'uomo si fece largo tra i due agenti e aprì l'ufficio per farli accomodare << Ma guardati un po' Stilinski, la prima volta che ci siamo visti sembravi un contadinello spaesato e invece ora hai l'aspetto del vero agente, i miei complimenti ragazzo >>. Stiles fece un sorriso imbarazzato, non era abituato ai complimenti dell'altro, quando frequentava Quantico Deucalion era conosciuto come uno dei più severi tra i loro addestratori. L'uomo si accomodò meglio affermando confuso << Stai riaprendo il caso Hale? Credevo fosse un incidente >>. Stiles rispose serio << Non sono sicuro della dinamica, ho saputo che la vittima l'aveva contattata? >>. Deucalion fece un leggero gesto per invitare gli altri due agenti a sedersi e ammise << Si, mi aveva chiamato per chiedermi un consiglio, aveva detto di aver scoperto qualcosa ma non mi ha detto di cosa si trattasse >>. Stiles tentò ancora << Non le ha accennato nulla? Neppure qualche dettaglio? >>. Il più vecchio riflettendo ammise << Non che io ricordi, non mi sembro neppure nervoso o strano sinceramente, ricordo che litigammo ma fu per il fatto che come al solito ritenevo la sua paranoia eccessiva >>. Nathan si morse il labbro inferiore e provò a chiedere << Quindi non eravate in buoni rapporti? >>. Deucalion scosse la testa piano pacato << Era un ottimo avvocato non fraintenda, solo la sua etica personale era discutibile. >>. Stiles assottigliò gli occhi chiedendo << La gente che difendeva non era rispettabile? >>. Deucalion fece una leggera smorfia e chiarì << Intendo che, come Avvocato lo ammiravo e comprendevo che un legale non può sempre scegliere clienti innocenti. Solo che come uomo non aveva la mia stima >>. Nathan lanciò un'occhiata eloquente a Stiles che sembro tendersi a quelle parole << Era violento? >>. Deucalion alzò le spalle e ammise << No, era più il tipo di persona che fa di tutto per ottenere ciò che vuole, comprende vero? >>. Nathan sorrise mostrando i denti avorio perfetti << Grazie mille per il suo aiuto se ricorda qualcosa la prego di contattarci >>. Deucalion pacato affermo << Lo farò certamente se accade >> e aggiunse illuminandosi << Sapete una cosa prima di chiudere disse che prima voleva parlare con sua sorella, non so se questo vi possa essere utile >>. Stiles strinse i pugni, quindi forse non erano davvero sulla strada sbagliata, doveva assolutamente riuscire a parlare con Talia Hale...

Derek nervoso firmo le carte del consenso e altre che non si era preso la briga neppure di leggere, sentiva lo sguardo attento dell'impiegato sulla sua schiena trafiggerlo. << Bene, ha complicato i moduli >> affermò l'uomo sulla sessantina e riprese << Ha la seconda chiave? >>. Derek tirò fuori la piccola chiave che aveva trovato con il fascicolo e asserì << Certo, eccola >>. L'uomo sorrise senza energia come se fosse un gesto vuoto e abituale << Mi segua >> e aggiunse dirigendosi verso la sala delle cassette di sicurezza << La cassetta del Signor Hale è la 128 >>. L'uomo abilmente inserì la prima chiave e Derek imito i suoi movimenti, la cassetta fu sfilata dal muro e poggiata sul tavolo << Le lascio del tempo >> asserì l'impiegato prima di allontanarsi di qualche metro, lasciandogli una finta privacy. Derek aprì veloce il coperchio ma si bloccò impallidendo, non c'era nessuna chiavetta, quella dannata cassetta era vuota. Il giovane si voltò verso l'uomo trattenendo male la rabbia delle sue parole << Dov'è finito il contenuto? >>. L'impiegato sembro sorpreso da quelle parole e balbetto << Manca qualcosa? >>. Gli occhi verdi innettati di rabbia lo stavano divorando << è vuota >> e aggiunse minaccioso << Chi l'ha presa oltre me e Peter? >>. << Mi faccia controllare >> affermò l'uomo sparendo veloce per scappare dal mostro che si era appena svelato ai suoi occhi. Derek diede un pugno al tavolo di metallo, sembrava che la verità continuasse a sfuggirgli e questo non gli piaceva per nulla. L'uomo riapparve nella sua visuale e balbettando si lasciò sfuggire le uniche due parole che Derek aveva temuto di sentire per tutto il tempo << Talia Hale >>. Era stata sua madre, ecco ancora che il fantasma del più doloroso tradimento incombeva sul suo capo....

Il fuoco scoppiettava pigramente nel camino, la donna accarezzava nevosa il pelo del suo persiano. << Ne sei sicuro? >> chiese all'uomo che teso si erigeva oltre la sua poltrona. << Si >> e aggiunse duro << Me l'ha detto Laura, dice che di aver visto quell'agente uscire dal loft di Derek >>. Talia chiuse gli occhi serrandoli << Pensi che quell'agente lo sappia? >>. Deaton lasciò andare un sospiro malinconico << Non credo ma prima o poi lo scoprirà, Talia >>. La donna ribatte triste << Se i miei figli lo scoprissero ne morirebbero, quel ragazzo è così ostinato e sciocco >> e aggiunse riaprendo a fatica alla luce l'accesso << Se Derek lo sta aiutando, evitarlo è impossibile, vedrò di fare due chiacchiere con l'agente >>. Deaton chiese preoccupato << Vuoi che sia presente anche io? >>. La donna scosse leggermente la chioma scura << No, è meglio se sia io da sola a spiegarli >> e aggiunse dolce << Grazie, comunque, Deaton >>. L'uomo sorrise distendendo il volto e ammise << Lo sai che farei qualsiasi cosa per te e i ragazzi >>....

Non ti muovere, sei in arresto!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora