Chapter 1: Lost in myself

534 23 5
                                    

 - Narratore's POV - 

Amy era scappata dai suoi genitori per l'ennesima volta e si era ritrovata a girare. Aveva una meta? No, ma continuava a girare per le fredde strade del quartiere in cui per anni e anni era nata e cresciuta, per essere più precisi, a Cherry Street. 
C'era freddo, molto freddo, doveva per forza cercare un posto dove ripararsi dalla tempesta di neve si stava per scagliare sul quartiere.

Stava passando davanti alla fabbrica di cioccolato più grande del mondo quando all'improvviso la tempesta cominciava ad alzarsi sempre di più, non trovando riparo si avvicinò ai cancelli della fabbrica cominciando a suonare il campanello quando...

✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ 

- Amy's POV  - 

Quel pomeriggio c'era freddissimo, ero coperta ma non era abbastanza. Stavo passando davanti alla fabbrica, a quella bellissima fabbrica che vedo ogni volta che passo di li; nella mia vita ho passato troppe cose brutte e sono stanca morta di passarne altre tante.

Mi avvicino sempre di più al cancelletto della fabbrica, continuo a suonare ma nessuno risponde quando sento che il cancelletto scatta, entro e corro a perdifiato alla porta principale cominciando a bussare come una forsennata.

Piano piano i miei pugni all'ingresso diventano sempre più debole, le forze mi vengono meno e gli occhi si fanno pesanti. 

Willy: chi è che batte così.... ma che succede - sento una voce di un uomo, che sia il proprietario? Oppure...

Amy: La prego mi aiuti, ho freddo e non ho riparo, la supplico mi aiuti - dico sempre più piano, mi sento prendere in braccio da delle forti braccia per poi portarmi dentro al riparo, al caldo.

✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴

- Willy Wonka's POV- 

Ero nello studio a riflettere sulle nuove barrette Wonka alla fragola quando un Umpa Lumpa viene ad avvisarmi di una sconosciuta che continua a bussare insistentemente alla porta. 
Guardo fuori dalla finestra e vedo che c'è una tempesta prepotente in atto, mi dirigo all'entrata

Willy: chi è che batte così.... ma che succede - vedo una ragazza mora con degli occhioni, che mi ricordano i cioccolatini Wonka al caramello, che tremava come una foglia, sembrava molto magra da quel che si vedeva da sotto la giacca

Amy: La prego mi aiuti, ho freddo e non ho riparo, la supplico mi aiuti - comincia a parlare sempre più piano, la prendo in braccio e la porto dentro al caldo. 

Mentre mi dirigo verso l'ascensore di vetro che mi porterà nella mia camera; in ascensore mi ritrovo a guardarla attentamente e ammirando ogni dettaglio. Parto dai capelli color cioccolato fondente, al nasino piccolo al centro del suo viso, alle labbra sottili ma carnose.

Arriviamo in camera mia e con delicatezza la metto sul letto cercando di toglierle la giacca e quello che trovo sotto non mi piace per niente, davanti a me mi ritrovo uno spettacolo orrendo: le braccia ricoperte di bende tutte sporche di sangue, sul petto avevo notato delle piccole macchioline di sangue e, curioso come sono, le ho alzato la maglietta e ho guardato notando sfortunatamente delle altre bende piene di sangue e lividi di un color violaceo.

Chiamo un Umpa Lumpa per farmi portare tutto il necessario che serve per medicarla e di tenere in caldo qualcosa da mangiare per quando questa ragazza si sveglierà.

Chiamo un Umpa Lumpa per farmi portare tutto il necessario che serve per medicarla e di tenere in caldo qualcosa da mangiare per quando questa ragazza si sveglierà

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

A questa ragazza è successo qualcosa di grave, non è assolutamente normale una roba del genere.

Mi dispiace farlo, perché comunque mi sembra di essere un pedofilo, ma per la sua salute devo farlo. Le tolgo la maglietta e con l'aiuto di un Umpa Lumpa le disinfettiamo e bendiamo le ferite, le facciamo gli impacchi di ghiaccio sui lividi e le faccio indossare uno dei miei pigiami più caldi

 Le tolgo la maglietta e con l'aiuto di un Umpa Lumpa le disinfettiamo e bendiamo le ferite, le facciamo gli impacchi di ghiaccio sui lividi e le faccio indossare uno dei miei pigiami più caldi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Dopo averla messa sotto le coperte mi accomodo sulla mia poltrona e riprendo in mano il blocknotes con la ricetta delle nuove barrette alla fragola Wonka e aspetto il suo risveglio

✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴ - ✴

- Amy's POV -

Mi sembra di aver dormito per mesi interi, invece avrò dormito per quanto? 10 minuti? 
Provo ad alzarmi ma appena provo mi fa male tutto, i muscoli, le ossa, tutto; strano non sono nel mio periodo del mese.

Willy: Ferma, farai peggio se ti muovi in questo modo. Devi fare movimenti lenti non bruschi - appena sento questa voce percepisco che non sono in camera mia da quegli essere che chiamo "genitori".
Davanti a me ho un uomo moro con una vestaglia lunga fino ai piedi con una "W" marcata d'oro sul petto e sotto un pigiama di alta sartoria nero con ricami dorati.

WillyPerdonami se sono stato così brusco, sono Willy Wonka, il proprietario della fabbrica di cioccolato in cui ti trovi -

Ah. Sono nella camera di Willy Wonka. Il famoso e bellissimo cioccolatiere di Cherry Street.








La nostra storia di cioccolato  // Willy WonkaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora