Capitolo 10: The fear of not be ready

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- Amy's POV -

Dopo essermi vestita, prendo il test di gravidanza in tasca ed esco dal bagno per dirigermi nell'ufficio di Willy.

Appena arrivo d'avanti alla porta del suo ufficio cominciano a tremarmi le gambe, ho paura della sua reazione? Si cavolo, assolutamente si.
Mi avvicino ancora di più alla porta del suo ufficio per poi bussare e aspettare il suo permesso

Willy: Avanti - abbasso la maniglia ed entro nel suo ufficio con il cuore in gola.

Amy: Heyyy

Willy: Ma ciao bellissima. È stato rilassante il bagno? - mi chiede. E adesso che gli dico?

Amy: Willy devo parlarti

Willy: Certo dimmi tutto - dice dedicandomi la sua completa attenzione. Prendo un respiro profondo e 

Amy: Devi sapere che questa volta il mio ciclo è in ritardo... di due settimane... - dico con voce tremante

Willy: Continua - si alza dalla poltrona per dirigersi verso la finestra. Mi da le spalle e la cosa non mi piace per niente

Amy: Ho fatto un test di gravidanza...

Willy: Ed è? - mi dice con occhi scioccati pieni d'ansia e paura? Willy ha paura?

Amy: È positivo

Willy: COSA?! Non è possibile, è uno scherzo? - grida. Non l'ho mai sentito gridare. Sono sconvolta, non mi aspettavo reagisse in questo modo. In più non mi ha nemmeno guardato in faccia.

Senza pensarci due volte tiro fuori il test per poi sbatterglielo sulla scrivania bordeaux e uscire di corsa dalla stanza per scappare da qui.
Da lui il più lontano possibile, non lo voglio più vedere.

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- Willy Wonka's POV -

Amy è incinta.
Di un figlio mio.
Sarà nostro figlio o figlia.
Diventerò padre.
O mio dio. 
No. No. No no no no

Non sono pronto. No, non lo sono cazzo non lo sono per niente ho 27 anni e non sono pronto a diventare padre. Non lo sono per niente.
Mi volto per guardarla ma non è nel mio ufficio, esco per vedere se è in camera ma non c'è. Guardo nella sua vecchia camera e non è nemmeno lì. Guardo le telecamere e vedo che sta uscendo dalla fabbrica e senza pensarci due volte prendo il cappotto, cappello e occhiali per rincorrerla. 

Willy: AMYYYY - continua a scappare, scappare da me - AMY FERMATI - non mi ascolta e senza pensarci due volte apre il cancello per poi continuare a correre lontano dalla fabbrica. Da me.

La rincorro ma non mi ascolta. Attraversa la strada, rischiando di essere investita da delle macchine e da autobus. La vedo ferma sul marciapiede che aspetta, alza il braccio e un taxi la porta via lontano... da me...Affranto come non mai e con l'umore a terra me ne ritorno alla fabbrica.

Appena arrivo in camera nostra mi levo con poca grazia il cappotto pesante per poi gettarla per terra. 
Guardo le foto, i cuscini sul letto, il libro che sta leggendo adesso e il suo profumo, il suo profumo mi pervade le narici e mi rendo conto di essere un perfetto idiota. 

Mi siedo sulla poltrona e comincio a piangere ed urlare. Degli Umpa Lumpa entrano nella stanza e mi chiedono cosa non va

Willy: convocate gli SFUL nel mio ufficio tra 10 minuti. Devi affidargli una missione... - notano il mio sguardo e vedono che i miei occhi sono rossi. 

Mi faccio una doccia veloce per poi vestirmi di nero, occasione rara, prendere il cappello e il bastone per dirigermi in ufficio ad aspettare gli SFUL. 

Amy...mia dolce bimba dove sei....

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- Amy's POV -

Dopo aver pagato con dei soldi che avevo in tasca, ringrazio il tassista e scendo dall'auto per entrare nella mia vecchia casa...

Entro con la chiave che trovo sotto allo zerbino come quando vivevo qua ed entro nell'appartamento. Tutto è malandato, un lerciume e uno l'odore di chiuso si fa largo nelle mie narici.

Dopo che i miei sono stati rilasciati per tentato omicidio sono andati a vivere dall'altra parte del mondo perciò, attualmente, non ho nulla. Siamo solo io e il mio bambino o bambina...

Ripenso a tutto quello che è successo nell'arco di 12 ore (o anche meno) e penso, rifletto su tutto. Perché Willy ha reagito così, perché ha fatto così. Non è da lui avere questa reazione, assolutamente non è da Willy Wonka...dal mio choco...

Comincio a piangere. Penso che per stanotte mi tocca dormire qua su quella sottospecie di sofà. Io alla fabbrica non ci torno nemmeno morta. Anche se potrei tornare indietro e capire perché ha fatto così.
E se non volesse un figlio da me? E se non volesse mai essere padre? E se non volesse andare avanti con me? Se non volesse avere una famiglia con me? Con queste domande mi tormento mi addormento.

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- Narratore's POV  -

Amy si era addormentata sul divano malandato della sua vecchia casa, ma la cosa che non sapeva era che gli Umpa Lumpa del cioccolatiere si stanno preparando per la ricerca della bimba di Willy Wonka. 

La nostra storia di cioccolato  // Willy WonkaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora