Sei e trentacinque: la sveglia del telefono suona sempre più insistente e lei si rigira nel letto cercandolo sul comodino per spegnere quel suono fastidioso.
Ci riesce e si stiracchia stropicciando gli occhi. Potrebbe mettere la sveglia più tardi ma al mattino ha bisogno sempre di qualche minuto in più prima di riuscire ad alzarsi, così la punta prima per guadagnare un po' di tempo.
Sceglie i vestiti con più cura del solito quel giorno e si infila in bagno a prepararsi, mentre dall'altra stanza sente suo padre alzarsi.
Lo raggiunge in cucina mentre accende la macchinetta del caffè e lei si mette a trafficare per prepararsi un the caldo.
Nel silenzio del mattino fa mente locale per capire se ha preparato tutto per le lezioni della giornata e intanto recupera un pacchetto nuovo di biscotti da pucciare nella sua tazza a pois fumante.
Alle sette e quarantacinque è al cancello di scuola con un senso di agitazione mentre cammina guardandosi intorno. Entra nell'edificio con la cartella della Seven pesante su una spalla e la sacca di educazione fisica in mano.
Scambia qualche saluto con alcuni alunni di altre classi che conosce e riceve qualche sorriso assonnato di risposta.
C'è chi ha appoggiato lo zaino in classe e sta uscendo a fumare prima dell'inizio delle lezioni, chi sta soffiando sul caffè bollente appena preso alle macchinette e chi, sperando in un miracoloso sei, ripassa per verifiche ed interrogazioni mangiando una brioche calda del bar.
Arriva in classe cercando Debora con lo sguardo. Sente che deve proprio andare in bagno e in quel momento la vede entrare sorridendole.
《Ehi! Ciao, come va?》
《Ciao Jess! Bene e tu?》
《Devo correre ai servizi.. per caso hai un assorbente di emergenza? Li ho finiti porca miseria.》
《In effetti ti vedo un po' pallida. Aspetta te lo do subito.》
《Grazie.》
Scappa via di corsa e appena rientra Deb la ferma dicendo:《 No un attimo, mi stai dicendo che mi abbandoni per ginnastica?》
Jessica la guarda sghignazzando e le dice: 《Mi sa proprio di sì. Sai che nei primi due giorni mi vengono dei dolori assurdi!》
In quel momento arriva la professoressa e sono costrette a separarsi per iniziare la lezione e la nuova settimana.
《¡Hola chicos!》 dice in spagnolo mentre chiude la porta.
Dalla classe si solleva un misto di "Salve prof" "Buongiorno" e "Buenos dìas profe". Si sistemano tra i banchi più o meno rumorosamente e tirano fuori astucci, diari, quaderni e libri.
Jess sfoglia le pagine fino a trovare gli esercizi che avevano da fare. Sa che inizieranno correggendo i compiti e come ogni volta e si prepara.
La prof Isoardi non si smentisce mai: le sue lezioni si svolgono sempre nello stesso modo ma per tenerli attenti chiama a turno persone a caso per leggere ogni frase di ogni esercizio e tutte le volte che spiega aggiunge sempre qualche curiosità che non si trova sui libri.
Le piace molto quella prof, le da sicurezza e allo stesso tempo tiene sveglia e affamata di sapere la sua mente. Oltretutto ha scoperto che ha un debole per suo padre e, forse per questo, la tratta con una certa simpatia.
I minuti passano lenti e inizia a fantasticare scarabocchiando sulla sua Smemoranda, mentre presta una minima attenzione a quello che succede in classe.
A un certo punto si sente bussare ed entra una ragazza che ha già provato a vedere in giro per i corridoi e forse da qualche altra parte.
Ha i capelli neri dritti come spaghetti con la frangia lunga che le cade quasi negli occhi. Freddi occhi marroni ricoperti di abbondante eyeliner. Una bocca dipinta con uno strano rossetto viola piegata in una smorfia annoiata e infastidita.
Consegna qualcosa alla prof e mentre si gira per andarsene rivolge uno sguardo alla classe. Si sofferma su di lei e fa una smorfia decisamente di antipatia, poi si affretta ad uscire e chiudere con enfasi la porta.
Jessica si sente confusa e inizia a chiedersi se non stia davvero diventando paranoica e passa il resto della mattina distratta e pensierosa.
All'intervallo prende sottobraccio Deb ed escono insieme a sgranchirsi le gambe e comprare una merendina. Si sa.. è una legge universale mangiare schifezze al cioccolato in quei giorni del mese.
Affrontano la folla di ragazzi affamati e riescono ad assaltare i dolcetti delle macchinette.
《Mmm questo è il mio preferito! 》esclama Jessica.
《Che peccato anche il mio ma tu hai preso l'ultimo.》 si sente dire alle spalle.
Si gira e se lo trova davanti insieme al suo amico. Si sente arrossire ma Deb la salva esclamando:《Beh la prossima volta vi andrà meglio dai!》
La spinge per andare via ma il suo amico insiste sghignazzando:《 Potremmo smezzarlo!》
Lui non apre bocca ma la fissa così intensamente che sente il bisogno di scappare.
《Magari un'altra volta. 》E si allontanano quasi inciampando.
Salgono le scale di corsa e arrivate al calorifero davanti alla loro classe riprendono fiato scartando i loro dolci.
《Potevamo presentarci invece di scappare..》 dice Jessica.
《Sì. Ma non pensavo fossi pronta.. eri bordeaux in faccia! E poi lui non ha aperto bocca!》
《In effetti.. però mi sembra che siamo state un pochino maleducate. Insomma siamo corse via dopo che sabato mi ha salvata.》
《Mmm forse un po'. Però almeno temporeggiamo e intanto vediamo di scoprire qualcosa su di lui e se lui è interessato a te.》
Jess rimane silenziosa a rimuginare e a pensare a quanto fosse bello con quel maglione blu.
《Ok. Jess scusa non mi ero accorta che fossi così fusa. Torniamo a cercarli?》
《No. Ormai sembreremmo due idiote. Ci saranno altre occasioni .》
La campanella suona e tornano in classe ad affrontare l'ultima ora prima di ginnastica.
Il tempo vola veloce e si ritrovano ad andare verso la palestra con gli zaini e tutto il resto.
Jess si divide dal resto della classe che si incammina verso gli spogliatoi. Sale insieme a qualche compagna verso gli spalti, in alto di fianco alle aule adibite a biblioteca.
Prendono posto mettendosi comode per passare le ultime due ore di scuola della giornata in modalità relax.
Saluta Deb che entra in campo per una corsa di riscaldamento facendole una linguaccia. Le altre chiacchierano guardando Instagram e Tiktok mentre Jess si porta avanti coi compiti per avere più tempo libero nel pomeriggio.
Dopo circa un'ora ha fatto tutti i compiti scritti e si mette ad ascoltare della musica.
Prima della fine dell'ora decide di andare in bagno. Passando davanti alla biblioteca sente una voce che le sembra di conoscere ed entra curiosa.
Bianca, la ragazza che cura la biblioteca e i vari prestiti agli studenti, non è seduta al suo posto. Gironzola tra gli scaffali e all'improvviso se la trova davanti mentre sta parlando con qualcuno.
《Ciao Bianca!》dice Jess.
《Ciao bella! Non ti vedo da un po'. Aspetta un secondo che finisco con Federico e sono da te.》 le sorride e mentre si sposta vede con chi sta parlando.
Lui. Lui che la fissa serio. Lui e quel maglione blu che gli fa risaltare gli occhi. Lui che adesso ha un nome.
Federico.

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Ti amo fino a qui
RomanceQuando due anime si incontrano, si scontrano, si amano e ...