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È la grande sera.

Finalmente tutto è pronto per lo spettacolo. Il cuore di Jessica batte agitato mentre si passa il pennello sporco di fard sulle guance e si osserva allo specchio.

La serata di beneficenza è stata un modo speciale per ricordare sua mamma e il difficile percorso fatto insieme.  Con la collaborazione dell'associazione sarà un evento importante che spera aiuterà tante famiglie.

Gli ultimi giorni li ha passati ad allenarsi e ripassare tutti i dettagli, persino saltando scuola.
Ovviamente con la benedizione di suo padre, ancora preoccupato e arrabbiato per come era tornata a casa qualche sera prima. Ha dovuto spalmarsi un sacco di Arnica più volte al giorno per far passare il dolore; quella forte dei cavalli, non quella da poco del supermercato. Per fortuna non erano rimasti lividi che altrimenti si sarebbero visti lontano un chilometro attraverso i collant chiari.

Non porta segni della disavventura ma non vuole rimuginare su quel più o meno primo bacio. Solo il pensiero la fa stare male.

Preferisce concentrarsi sul forte brusio e sul rumore di passi dal piano di sopra. Il pubblico sta prendendo posto in platea cercando ognuno il numero della propria poltroncina. Jess e le sue compagne iniziano a fare stretching ripassando mentalmente i passi.

Tutto è pronto.

Prima di salire dietro le quinte si raccolgono in un grande cerchio prendendosi per mano per il rituale.

Tutte vicine nei loro abiti da scena pieni di strass si guardano l'un l'altra, con gli occhi perfettamente truccati e i capelli tirati su in semplici e perfetti chignon.

Al segnale di Anna sorridono a gridano emozionate insieme: 《Merda! Merda! Merda!》

Questo vecchissimo rituale pre esibizioni ha il potere di dare davvero la carica e unire il gruppo. Funziona più di qualsiasi discorso. 

Finiscono di sistemare i propri vestiti e iniziano ad uscire dallo spogliatoio. Salendo le scale si invitano a vicenda a stare in silenzio mentre si sistemano dietro le quinte.

Lidia è al centro del palco con un abito nero elegante, décolleté lucide e un meraviglioso filo di perle al collo. Ha un trucco leggero ma deciso e sta sorridendo al pubblico chiedendo di abbassare la voce per poter prendere parola. La sala è piena nonostante sia molto grande. Le sue colonne ed i suoi archi sembrano quasi spogli a confronto degli ospiti eleganti che la occupano.

《Signore e signori: buonasera a tutti quanti! Vedo che siete numerosi questa sera. Inaspettatamente abbiamo riempito questo splendido teatro che, gentilmente, ci è stato concesso per questa meravigliosa ed importante serata.》

Parla sicura di sé guardando alternativamente il pubblico e la sua assistente che, molto precisa, traduce ogni cosa nel linguaggio dei segni. Durante la presentazione le ballerine passano le scarpette nella scatola piena di pece per non scivolare sul parquet e guardano ipnotizzate la scena, anche se solo una di loro capisce la LIS.

《Oggi, al posto delle solite cene per tirare su soldi, abbiamo pensato di proporvi una esperienza diversa. Una serata danzante. Grazie ad una ragazza davvero speciale che ha incrociato il nostro percorso come fondazione, vi offriamo uno spettacolo di danza classica, contemporanea e tip tap. Le ragazze si sono impegnate moltissimo e sono sicura che questa esperienza allieterà ciascuno di voi. Non voglio annoiarvi oltre con le mie parole. Lascio quindi spazio al movimento e alle emozioni. Buona visione!》

Lidia lascia il palco dirigendosi verso le quinte mentre il pubblico educatamente applaude.

Jessica la saluta mentre lei la abbraccia e le sussurra: 《In bocca al lupo, tesoro! Sei bellissima! Tua mamma sarebbe fiera di te.》 La lascia andare stringendole la spalla per darle coraggio.

Le luci cambiano e si fanno più soffuse mentre l'aria si fa più carica di aspettative. Iniziano a fluire le prime dolci note. Le ragazze prendono un bel respiro e, leggere come farfalle, entrano in scena in punta di piedi con le braccia in alto verso il cielo.

Sono perfettamente a tempo nei movimenti e le luci continuano a cambiare intensità e velocità in base al loro ritmo. Le accarezzano nei movimenti delle braccia, le trattengono sollevate in punta e le spingono nei salti potenziando i loro gesti e quel che trasmettono. 

Sembra l' albero di Natale di un carillon con palline di tutti  i colori che vorticano insieme di qua e di là.  Saltano, rimbalzano e girano senza errori.

La serata fila liscia tra cambi di costumi, scarpette e musiche. È un viaggio di metamorfosi attraverso sfumature e stili diversi che si mescolano e scontrano. Energia e poesia.

Si avvicina la parte finale e la scena cambia di nuovo.

Indossano degli abiti bianchi con delle sfumature di un tenue azzurro nella gonna di tulle. In testa un diadema riflette le luci fredde dei faretti. Una danza che somiglia a una tenue nevicata  emoziona tutta la sala. 

Con un profondo inchino finale, tutte le ballerine aspettano immobili come statue nelle loro posizioni che Lidia le raggiunga nuovamente.  Non tarda ad arrivare e porsi al centro del palco con la sua assistente.

Il pubblico batte le mani e all'improvviso smette per poterle alzare in aria e farle vibrare.

Una platea intera che applaude al cielo nella lingua dei segni. Lidia va verso Jessica e la invita  ad andare davanti insieme a lei. Poi fa un cenno ad Anna per raggiungerle.

《Signore e signori, questa ragazza di nome Jessica ha reso possibile questa serata di beneficenza per "La Voce Degli Angeli". È lei che merita i vostri applausi. Ovviamente ringrazio: le sue bravissime compagne, la sua splendida insegnante Anna e tutti i volontari che hanno reso possibile tutto questo. E certo.. anche voi spettatori che, spero, contribuirete  al meglio delle vostre possibilità alla nostra causa.》

Ora metà sala batteva le mani e l'altra metà aveva ancora le braccia per aria, ridendo della battuta provocatoria.

Jessica, con le lacrime agli occhi, non può far altro che dire 《Grazie!》 e mettere la mano davanti alla parte bassa del viso per poi spostarla verso il pubblico. Come per mandare un bacio.

Solo grazie. Il palco per lei diventa sfocato mentre inizia a svuotarsi.

Stanca, felice ed emozionata si allontana verso gli spogliatoi, non prima di aver abbracciato la sua fedele insegnante. Mentre si cambia e si strucca diverse sue amiche vengono  a ringraziarla per averle coinvolte nell'iniziativa.

Sorride. Sorride. Sorride.

Quando esce con il borsone pesante a prendere un po' di aria vede arrivare suo padre. Cammina lentamente nel suo smocking appena rinfrescato in tintoria mentre chiacchiera con qualcuno. 
Insieme a lui ci sono Debora, Marco e i loro genitori. Tutti bellissimi e in tiro per l'occasione.

E finalmente scende una prima lacrima.

Lidia la raggiunge trovando un tenero quadretto di persone abbracciate. Li interrompe con urgenza nella voce. « Tesoro scusami tanto. Posso chiederti di venire con me per massimo venti minuti? Scusa Gabriele ma dei finanziatori vorrebbero conoscerla. E anche una bimba che sicuramente ti piacerà. Scusate ancora!»

«Certo. Fammi solo salutare e ripulire un po' il viso e arrivo!»

Ancora una volta Jessica stringe forte a sua migliore amica e la sua famiglia promettendogli un pranzo insieme. Rivolta a suo padre aggiunge che lo raggiungerà direttamente alla macchina.


Ti amo fino a quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora