Arrivano a casa, scaricano la macchina e salgono al secondo piano.
L'appartamento è piccolo e silenzioso, ma molto accogliente.
Ci sono parecchi quadri astratti appesi alle pareti con diverse tonalità di colori caldi che danno il benvenuto nella zona giorno.
La cucina è luminosa e tutta completamente rossa. Persino la macchina del caffè.
In tutta casa ci sono librerie di ogni forma e dimensione colme di libri: grandi, piccoli, pieni di parole, figure, storie che prendono vita. Una casa che parla e racconta.
Suo padre, Gabriele, sciacqua velocemente le mani e si mette a cucinare.
Jess appoggia la cartella e si toglie giubbotto e scarpe. Si infila le sue morbide ciabatte e va in bagno a sistemarsi prima di mangiare.
Il bagno ha colori neutri tranne che per gli sgargianti asciugamani e qualche pianta grassa sul mobile, le uniche che sopravvivono al terribile pollice nero di suo padre.
Dopo essersi lavata le mani con quel sapone al muschio bianco che adora, si fissa qualche secondo allo specchio e poi decide di raccogliere i capelli con una coda alta.
Torna in cucina mentre suo papà sta buttando la pasta nell'acqua bollente già salata.
《Mmm che profumo papi! Ho una fame!》
《Ho preparato gli spaghetti al sugo come piacciono a te. E poi di secondo ho lavato un po' di insalata e pomodori.. mi sono dimenticato di andare dal macellaio! Andrò nel pomeriggio così compro qualcosa per cena, va bene?》
《Mh mh 》
《Allora.. cosa fate stasera tu e Debora?》
《Mah niente di che.. volevamo andare al pub a divertirci un pochino. Sai oggi era un po' giù di morale.》
《Ah.. Damiano, giusto?》
《Già 》
Jess non aveva segreti con lui. Sapeva ogni dettaglio della sua vita e non avevano problemi a parlarne apertamente.
Aveva perso sua mamma Lucia qualche anno prima ed era stato terribile. Forse per questo erano tanto legati: non le rimaneva che lui e lui aveva solo lei.
Quando era mancata, Gabriele era come impazzito dal dolore e dopo un periodo di buio e chiusura in se' stesso aveva deciso che avrebbe dedicato la sua vita alla loro unica figlia.
《Sai non mi piace quel ragazzo, Debora può permettersi di meglio. Troppo sicuro.. troppo sbruffone, ecco!》
《 Hai ragione! Speriamo le passi in fretta! Penso sia pronta la pasta papà.. scolo io?!》
《Ok...》
Impiatta con attenzione e iniziano a mangiare in silenzio.
Ma ad un certo punto il padre la spiazza dicendo:《E tu ? Qualche conquista? 》
Jess lo fissa come se gli fosse spuntato un terzo occhio e risponde seccata:《No. Nessuno. E poi sai che ti dico sempre tutto.》
《Sì. Ma insomma, hai sedici anni.. tra qualche mese diciassette! Sono tutti così brutti a scuola? Non c'è nessuno che ti incuriosisce?》
《 No, papà. Non ho incontrato ancora nessuno. Dovresti essere contento che la tua principessa è ancora single!》
《Beh sì ok.. però spero anche che trovi qualcuno che ti faccia battere il cuore! Andiamo.. sono uno scrittore! Scrivo romanzi d'amore e mia figlia non ha ancora la prima cotta? È il colmo!》
