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Tommy era un disastro, aveva appena lasciato il suo ufficio, affogando i suoi dispiaceri in scartoffie e whisky irlandese. Qualche volta aveva chiesto di vedere Sienna, forse perché non era coinvolta negli affari italiani. Le aveva confidato tutto, i Changretta, la faida e i russi. Era rimasta scioccata dal peso che aveva portato e lei lo aveva costantemente rassicurato che non era colpa sua.

I due erano seduti nel suo studio, con una rara conversazione sul futuro della Shelby Company limited, ma lei poteva dire che c'era qualcos'altro nella sua mente.

Si udì bussare alla porta e Sienna l'aprì per vedere Polly e Micheal. Lanciò un'occhiata a Tommy che annuì

Sienna scrollò le spalle, abbracciando Polly, poi Micheal

Rimasero seduti per alcuni minuti, chiarendo tutto con il lato legittimo della faccenda, Sienna osservava in silenzio, chiedendosi quando Micheal fosse stato coinvolto e chiedendosi perché John e Arthur non c'erano

Tommy dopo poco tempo  ha concluso l'incontro

"Sienna, puoi chiamare John e Arthur per favore?" Glielo disse e lei annuì confusa

"Ehm certo" aprì la porta e fece cenno ai suoi due fratelli maggiori di entrare. Sembravano sorpresi ma sollevati dal fatto che potesse guarire abbastanza da iniziare ad affrontare gli affari in modo corretto.

"Ora John, Arthur" si rivolse loro non dando loro il tempo di iniziare a interrogarlo sui suoi sentimenti. "Ho saputo che Vincente Changretta salirà su un treno per Liverpool per prendere il battello per New York" li informò, senza preoccuparsi delle loro espressioni preoccupate "sta viaggiando con sua moglie, sparargli a morte e portami il marito " ordinò ma John sembrava esitante

"Cosa c'è John?" disse Sienna gentilmente e la sua espressione arrabbiata si rilassò leggermente al suo tono.

Arthur si schiarì la voce "Tom, insegnava nella nostra scuola, è una brava donna" Sienna provò una fitta di simpatia per i due ragazzi e posò la mano sulla spalla di John confortante

Tommy tirò una lunga boccata di sigaretta "beh, se è una brava donna andrà in paradiso, vero?"

Sienna fu colta alla sprovvista dal suo atteggiamento freddo. Sì, di solito era piuttosto distaccato, ma aveva sempre rispettato le opinioni dei suoi fratelli e aveva tenuto conto delle loro opinioni. Forse Tommy non era se stesso?

John sbuffò con rabbia e Tommy lo guardò incredulo

John alzò gli occhi al cielo "hai visto Micheal prima di noi!" Scattò

Tommy annuì come se fosse ovvio "perché gli affari legittimi vengono prima", avvertì

John rise senza umorismo "oh veramente?" Si voltò per mormorare alcune cose ad Arthur, il suo tono diventava più forte e aggressivo ad ogni parola "Fallo John, uccidi il tuo fottuto INSEGNANTE JOHN!" Gridò e Arthur trasalì

Tommy tirò una lunga boccata annoiata dalla sigaretta

"Fai ciò che è sulla lista così come è scritto e vaffanculo" Tommy li congedò, senza dare una seconda occhiata ai suoi fratelli mentre Arthur gli strappava il foglio di mano. Sienna li seguiva preoccupata

Si sentiva male per loro, in quel momento Tommy non era altro che il loro burattinaio, che li costringeva a fare tutto il lavoro sporco mentre lui sedeva e faceva il motorino. Questo non era il Tommy che conosceva, ma solo guardandolo lei poteva dire che non era nello stato d'animo giusto per sentirsi dire quello. Lo renderebbe dieci volte peggio.

"Sienna vai con loro" ordinò "So di potermi fidare di te per fare la cosa giusta" Sospirò Sienna sapendo che non c'era spazio per le discussioni

"Sì, signor Shelby" disse con aria assente, uscendo dalla stanza

Attraverso il fumo - F. ShelbyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora