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"Ciao come sta la mia psicopatica preferita?" disse Isaiah allegramente al telefono. Sienna gemette

"Isaiah, per l'amor del cielo, sono le 9 del mattino, sono uscita dal mio bel letto comodo per questo" brontolò e lui rise

"Sono sicuro che Finn ti sta tenendo al caldo" ha scherzato prima di tornare serio "come sta?"

Sienna sospirò "dice che sta bene ma non ha fatto l'occhiolino la notte scorsa, penso che stia mentendo" disse onestamente e Isaiah fu d'accordo con lei

"E tu come stai?" La colse alla sprovvista per quanto fosse solenne, la loro amicizia di solito era tutta risate e battute

"Sto bene Isaiah" gli disse e lui fece un verso di disapprovazione al telefono "Non sono Finn, posso capire quando stai mentendo" la rimproverò leggermente "va bene essere arrabbiati, hai perso Arthur"

Deglutì pesantemente, per qualche ragione lui che diceva che la faceva stare bene,

Nemmeno Finn l'aveva capito

"Non è mio fratello, anche se fosse?" mormorò prima di riagganciare il telefono. Con il cuore pesante decise di fare una passeggiata per schiarirsi le idee. Mentre indossava uno spesso cappotto e un paio di stivali e si allontanò dalla porta sul retro verso le scuderie, sentì Diablo salutarla con un guizzo

"Ehi ragazzo" borbottò "ti va di uscire a pascolare oggi?" Gli fece scivolare un collare sulle orecchie e lo condusse verso il prato erboso. Un sorriso si fece strada sul suo viso mentre sganciava la corda a cui era attaccato e osservava lui galoppare via, sgroppando felicemente ogni tanto. Gli piaceva stare da sola sulla trave più alta del recinto a guardarei cavalli sfrecciare.

Perse il conto di quanto tempo era rimasta seduta lì, immersa nei suoi pensieri. Era così arrabbiata per quello che era successo la notte prima. La voce era che Arthur avesse ucciso uno dei fratelli di Luca Changretta così come suo padre. Tutto era sfuggito di mano e ora Arthur era morto. Al pensiero le si formò un groppo in gola. Vero che non erano sempre andati d'accordo, ma era ancora una delle persone più forti che avesse conosciuto. Sia lei che Tommy sapevano che non appena avesse pronunciato la parola, entrambi avrebbero fatto pagare ai responsabili un prezzo orribile.

Digrignando i denti prese una sigaretta dalla tasca del cappotto che indossava e l'accese, inalando pesantemente e accogliendo il bruciore dietro la gola.L'aveva sempre trovato calmante per qualche strana ragione

"Pensavo di trovarti qui fuori" una voce la spezzò dai suoi pensieri e si voltò per vedere Tommy che si avvicinava, "la governante ha detto che eri uscita"

Ha forzato un sorriso a suo beneficio "come stai Tommy?" Lei chiese e lui scrollò le spalle

"Mi conosci Sienna, faccia coraggiosa e tutto il resto" gli fece un cenno con il capo "come stai?"

Lei lo guardò accigliata "Sto bene, perché non dovrei?" Si appoggiò alla staccionata accanto a lei

"Perché ieri hai sparato a un uomo, hai guardato il tuo ragazzo ritagliare gli occhi dello stesso uomo, hai perso qualcuno a cui tenevi" ragionò e lei si limitò a scrollare le spalle,ma poi ripensò ad Arthur,l'argomenti la mandava fuori di testa

Finirebbe solo in lacrime

"Te l'ha detto Isaiah?"

"No" tirò una boccata della sua stessa sigaretta "l'hai fatto"

Sienna gli lanciò un'occhiataccia "Sto bene Tommy, Finn è un adulto,  quell'italiano ha avuto quello che si meritava, come per tutta la faccenda delle riprese, quella testa di cazzo se l'è presa con lui"

Attraverso il fumo - F. ShelbyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora