Capitolo 4

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Cosmary

Stamattina mi alzo ancora prima che suoni la sveglia.
Mi sento particolarmente energica e non vedo l'ora di iniziare la giornata.
Oggi il programma consiste nelle solite lezioni della mattina, poi nel primo pomeriggio ho un po' di tempo libero e infine alle 18 ho un'altra lezione in saletta con la Maestra Celentano.
In realtà io preferisco fare lezione durante la mattinata perché sono più carica e concentrata, tuttavia so bene che gli orari vengono fatti dalla produzione in modo da renderli il più equi possibile tra noi ragazzi, quindi non mi lamento.

Decido di alzarmi e di andarmi a preparare in bagno; come al solito mi lavo, mi trucco leggermente e mi infilo i vestiti puliti.
Dopo aver preparato il borsone con tutto l'occorrente per la mattinata, mi dirigo in cucina per fare colazione.
Mentre metto su il caffè e dispongo i cereali sul bancone inizio a canticchiare e ripassare i passi delle coreografie assegnatemi dalla Maestra.
Sono completamente immersa nei miei passi di danza, quando all'improvviso la voce di Alex mi fa saltare in aria dallo spavento: "Sei di buonumore stamattina?"
Io mi giro verso di lui con gli occhi sgranati, trovandolo particolarmente divertito dalla scena.
"Sei pazzo! Mi hai fatto prendere un colpo!", gli dico portandomi una mano al petto.
Lui ridacchia e poi si siede al bancone, esattamente di fronte a me.
"Posso avere anch'io un po' di caffè?", mi chiede dopo un minuto di silenzio.
"Certo, hai dormito male?", gli chiedo rovesciando nel mentre il caffè dalla moka alle nostre tazze, dividendolo il più equamente possibile.
"No, al contrario", mi risponde guardandomi di sottecchi e cercando di trattenere un sorriso.
Alla sua risposta, mi nasce in volto un sorriso spontaneo, che si allarga ancor di più non appena incrocio il suo sguardo; la mia mente mi ha portata involontariamente a ricordare come ci siamo salutati ieri sera, o meglio come lui mi ha salutata ieri sera.
E' stato qualcosa di improvviso ed inaspettato, ma proprio per questo speciale; so che Alex non è un ragazzo che esterna affetto fisico in continuazione, e il fatto che ieri abbia veramente visto il mio sconforto e abbia tentato di farmi stare meglio mi fa pensare di essere entrata un minimo nel suo cuore. Penso che, nonostante ci conosciamo da pochissimi giorni, il nostro rapporto sia evoluto molto velocemente; io lo considero un sincero alleato in quest'avventura e spero tanto che lui faccia lo stesso quando starà male per qualcosa.
E' anche vero che qui dentro noi ragazzi passiamo un sacco di tempo insieme, per cui ritengo che sia anche normale ciò che sta succedendo.
Forse non è completamente normale che dopo il suo gesto io ci abbia messo una buona mezz'ora ad addormentarmi a causa delle farfalle nello stomaco, ma questi sono dettagli... no?

Come me, anche lui sta sicuramente pensando al bacio di ieri perché si vede da come non riesce a trattenere quel maledetto sorriso; ho una gran voglia di provocarlo, per cui, senza distogliere un secondo lo sguardo dal suo, mi avvicino e mi siedo esattamente di fianco a lui.
"Come mai ti sei alzato così presto?", gli chiedo analizzando ogni centimentro del suo volto.
"Non riuscivo a riprendere sonno", risponde con nonchalance tornando a guardare la sua tazza.
"O forse non vedevi l'ora di passare del tempo con me", ribatto io maliziosamente.
Lui sembra piacevolmente sorpreso dalla mia battuta e si gira a guardarmi divertito; tuttavia non mi dà la soddisfazione di ricevere risposta, per cui insisto: "Vedo che non neghi".
Lui, ridacchiando, sta al gioco: "Non ho nemmeno confermato"
"Guarda che a me puoi dirlo", dico per poi mordermi il labbro inferiore nel tentativo di trattenere il sorriso; questo gesto, con mio piacere, non passa inosservato, dal momento che per un secondo lo vedo spostare lo sguardo sulle mie labbra.
Nonostante ciò, lui sceglie la via del silenzio e torna a concentrarsi sulla sua colazione; noto che nel farlo si sfrega i capelli con la mano libera, spettinandosi, come se fosse imbarazzato e volesse scacciare questa sensazione.
È così carino che mi viene una gran voglia di abbracciarlo, ma ovviamente non posso.

Passiamo qualche minuto in silenzio, ognuno immerso nei suoi pensieri, quando Alex riapre la conversazione: "Oggi pomeriggio bisogna fare la spesa, se vuoi unirti"
"Allora vedi che ti piace la mia compagnia?"
Lui ridacchia per poi ridomandarmi: "Quindi? Ti aspetto o no?"
"Sì, grazie", gli sussurro guardandolo seriamente questa volta.
Poi finisco la mia colazione e mi metto a lavare la tazza.
Non riesco a smettere di pensare a quanto sia un tesoro questo ragazzo: se gli dici qualcosa se ne ricorda e ti viene incontro in ogni modo possibile. Apparentemente può sembrare burbero e autoritario, ma la verità è che ha sempre un occhio di riguardo per tutti, con me come con tutti gli altri. Questo lato del suo carattere mi piace tanto ed è ammirevole. Tuttavia, allo stesso tempo, è come se la sua  personalità complicata mi chiedesse di essere aiutata, e io voglio farlo, voglio fargli capire quanto sia importante a volte pensare a noi stessi e vivere con serenità senza troppe ansie.
Anche se, ultimamente io non mi ritengo proprio un esempio del vivere senza preoccupazioni, vista la mia situazione con la Maestra, ma comunque cerco di godermi i piccoli momenti di gioia che vivo qua dentro.

Inizia da due occhi e non finisce piùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora