Inizia da due occhi e non finisce più

Capitolo 5

Alex

Oggi la giornata è passata molto velocemente, molto più del solito.
Forse sarà per il fatto che sono stato tutta la mattina e il primo pomeriggio a lezione, per cui non ho visto molto i miei compagni.
Stranamente stamattina non ho neanche visto Cosmary, che di solito è la prima ad alzarsi e a prepararsi.

Ieri abbiamo passato dei bei momenti insieme: abbiamo riso, scherzato e giocato come due bambini, e mi è piaciuto molto.
Era da tanto che non mi sentivo così leggero e spensierato, e avrei voluto passarci ancora del tempo insieme dopo cena; tuttavia ho notato che, finito di mangiare, Cosmary Cristiano ed Elena si sono rifugiati nella loro camera, però non conosco il motivo.
Ciò che so è che, quando sono andato a dormire, sono passato nella camera gialla approfittandone per controllare che fosse tutto a posto, e la vista che mi sono ritrovato davanti mi ha spiazzato: stavano dormendo tutti e tre insieme e stretti nel lettino di Elena, che a malapena riusciva ad ospitarli.
Questa scena mi ha come scaldato l'anima, non so bene esprimere quell'emozione: era come se una corrente calda mi avesse attraversato il petto e smosso in profondità.
Inutile dire che sono andato a dormire con il sorriso in volto e che tuttora non riesco a smettere di pensare a quanto fossero teneri... una persona in particolare.

Quando torno in casetta mi fermo in cucina per bere un bicchiere d'acqua, e poi mi muovo verso la mia camera per farmi una doccia rigenerante.
Decido di arrivarci passando per la camera gialla, che però trovo vuota.
Rimango leggermente interdetto, ero convinto che Cosmary avesse finito le lezioni almeno un'ora fa, tuttavia non l'ho ancora incontrata.

Arrivato nel bagno della camera arancione, mi spoglio e mi butto sotto il getto dell'acqua calda.
La doccia è uno di quei luoghi e momenti in cui penso molto.
Penso per lo più a ciò che è successo ultimamente: all'arrivo di Cosmary, al nostro immediato avvicinamento, al trasporto che sento nei suoi confronti ma al contempo alla mia incapacità di fidarmi completamente; poi penso a questa settimana di duro lavoro che però mi sembra stia già dando i suoi frutti: riesco a immergermi con tutto me stesso nelle cover, trasmettendo le emozioni giuste con serenità e sentimento.
È come se la leggerezza che sto imparando a sperimentare abbia in qualche modo aiutato il mio percorso di artista; e vorrei veramente non doverlo ammettere, ma ho qualche sospetto che ciò sia un po' merito anche di quella ragazza con gli occhi a fanale.

Quando esco dalla doccia e mi vesto, decido di andarla a cercare.
Alla fine la trovo sulle gradinate, dove di solito ci convoca Maria, a studiare sul computer e sulle dispense che le ha fornito la Maestra Celentano.
Non mi faccio notare subito da lei, ma la ammiro per qualche secondo in silenzio mentre legge concentrata le pagine davanti a sé: ha un leggero cipiglio in volto che mi fa sorridere, sembra una bambina.

Alla fine decido di manifestare la mia presenza, allora mi posiziono ai piedi della gradinata esattamente di fronte a lei e mi sporgo in avanti, appoggiandomi ai gradini in legno.
Lei appena mi vede fa un sorriso contagioso e mi saluta: "Ciao"
"Ciao", rispondo cercando di sembrare il più tranquillo possibile nonostante il tumulto di sensazioni che sento nello stomaco.
"Non pensavo che fossi una secchiona", le dico prendendola in giro.
"Beh per la danza sì", mi risponde lei un po' piccata, senza però perdere il sorriso.
"Studi con me?", mi chiede dopo qualche secondo di silenzio, che trascorriamo a guardarci come al solito.
D'istinto le mie gambe sono già in movimento mentre salgo i gradini e mi vado a sedere di fianco a lei, spalla contro spalla.
Appena lo faccio, respiro a pieni polmoni il suo profumo; è una cosa a cui di solito non faccio caso, il profumo delle persone. Il suo però ha catturato la mia attenzione: è dolce, ma non troppo, ed è leggero; non è uno di quei profumi che dopo due respiri ti saturano le narici e ti fanno venire voglia di aria fresca.
Il suo profumo è un po' come lei, dolce e leggera nel suo modo di essere.