In quegli anni vivevo in un continuo stato di inquietudine, la vita che facevo, la mia identita' mi impregnavano cosi' tanto con i loro lati negativi da quasi farmi annegare. Annegavo in una paura oscura, un continuo ronzio di domande, un turbinio di emozioni e sentimenti che volevano uscire ma non potevano. Il mio corpo, la mia essenza mi pareva esile, consumata da parole soffocanti.
Era una vera e propria inquietudine per la vita, un senso di ansia costante, che mi discostava dalla realtà'. Badate bene, questo di certo non mi faceva sentire a mio agio. La dissociazione che l'inquietudine mi offriva non era confortante come la mia amata immaginazione (di cui spero di parlavi più' avanti, sempre se il dolore che provo per questi ricordi me lo permette), ma mi faceva solo sentire come un essere perduto. Mi ha portato ad isolarmi dagli altri e mi sembrava che la persona che avevo costruito nel periodo successivo non fossi io. Ma una bambola di porcellana dove l'aspetto esteriore evidenziava un qualcosa di non appartenente a quella che un tempo era la mia essenza.
Uno dei motivi per cui ho abbandonato la mia identità' sorgeva da questo, l'inquietudine mi ha fatto discostare dalla persona che pensavo che fossi, mi sono resa conto di tutto il peso che mi portavo nella vita.
Già da allora dovevo intuire quale sarebbe stata la mia sorte, se solo lo avessi capito prima mi sarei allontanata da tutti. Ora come ora le persone del mio passato cercano ancora un modo disperato di riportarmi alla ciò che ero, almeno le poche che sono riuscite a trovarmi.Vi darò solo un altro piccolo accenno della mia situazione odierna: come avete intuito ho preso la decisione di isolarmi, ma non perche fossi a disagio con gli altri. Piuttosto perché avere qualcuno vicino che usa il mio nome e da un peso alla mia identità' (a quella che era) non fa altro che danneggiarmi. Non rinnego il mio passato, ma mi discosto, chiedo che non venga ancora a perseguitarmi, il peso della vita è troppo pesante, se voglio stare bene questa è l'unica soluzione .
Ovviamente vi sconsiglio di usare questa tattica nella vostra vita, io posso, ma perché sono io e ci sono riuscita solo in particolari circostanze interiori che spero che voi non raggiungiate mai. dopotutto ditemi, non è bello crogiolarsi nei vostri semplici pensieri, in una vita comune, senza che il peso eccessivo del vostro nome vi consumi?Perdonatemi se oggi sono stata particolarmente breve, purtroppo non sempre riesco a raccontare per un periodo prolungato di tempo la mia storia, credo che abbiate capito che non è una cosa semplice.
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Il Dolore Di Un Nome
RastgeleLa storia di una persona alla quale hanno attribuito al suo nome troppe aspettative