~3~ Cena di lavoro

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Entro in cucina ma la scena che vedo mi sconvolge e non poco...Non posso crederci.

Noah è steso a terra con una bottiglia di scotch in mano e mille altre a terra vuote. Indossa ancora i vestiti di ieri ed è completamente sudato...

"Noah, oddio, che ti è successo?" dico correndo verso di lui mentre gli tocco la fronte bollente. Ma come mai si è ridotto in questo stato...

"Ho fatto le solite cose, bevuto, scopato, bevuto, scopato" risponde agitando la bottiglia in mano.

"Ook, ho capito. Vieni che ti porto in camera" affermo cercando di sollevarlo dalle ascelle, sarà il doppio di me però ce la posso fare.

"Victoria, Victoria...perché mi devi fare sempre del male?" continua a parlare mentre con molta fatica lo porto su per le scale verso camera sua.

"Ma di cosa stai parlando? Sei ubriaco" dico frettolosamente non capendo dove vuole arrivare. Apro la porta della sua camera e cerco di distenderlo sul letto. Gli tolgo le scarpe e lo faccio sdraiare.

"Grazie..." sussurra guardandomi con occhi socchiusi mentre mi allontano da lui per lasciarlo da solo.

"Aspetta. Resta qui" continua facendomi bloccare sull'orlo della porta. Ho sentito bene o il "Noah cuore di ghiaccio" mi ha chiesto di restare? Non può essere vero.

In un altro momento non avrei esitato una volta ad andarmene, però vederlo così, fragile e disteso sul letto, mi provoca quasi tenerezza. Così lentamente mi avvicino al suo letto e mi siedo affianco a lui, sentendo poco dopo la sua testa poggiarsi sulla mia spalla.

"Non puoi capire quello che mi fai..." sussurra debolmente abbandonandosi alle braccia di Morfeo. Così, quasi per magia, socchiudo gli occhi presa da un momento di stanchezza e mi addormento anch'io...

• • • •

Apro gli occhi e mi ritrovo nel letto ancora di Noah poggiata sul suo petto, sposto la testa e mi alzo velocemente dal letto, cercando di non svegliarlo. Non posso crederci che ho dormito tutto il pomeriggio con lui.

Ritorno in camera mia, prendo il mio telefono e noto che ho diverse chiamate perse da Filippo. Ah quindi è vivo! Lo richiamo mentre mi siedo sul letto e sospiro pesantemente.

"Vic..." sussurra dall'altro capo del telefono con tono preoccupato.

"Tutto bene?" continua sospirando. Sicuramente starà facendo su e giù per la stanza. Lo conosco troppo bene.

"Si, tutto bene. Mi sono solo addormentata" gli rispondo con voce piatta. Dopotutto non ci sentiamo da un po', non è sempre facile metterci in contatto. Sia per il fuso orario sia per gli impegni. Non so, mi sembra come di essere un peso...

"Tu cosa hai fatto?" continuo sperando di dimenticare tutto il resto.

"Oh si, scusami se non ti ho risposto prima ma sono stato tutto il giorno in studio" risponde con voce più squillante.

"Capisco" dico sospirando successivamente. Non riesco nemmeno a tenere una conversazione con lui in questo momento senza pensare al quanto sia lontano da me in questo momento.

"Non puoi capire quanto mi manchi..." dice dopo un po' di silenzio affranto.

"Anche tu mi manchi" gli rispondo facendo scivolare una lacrima sul mio viso, che ritraggo subito. Non possiamo continuare così. Non lo dimostro ma è straziante questa cosa, stare così lontani ci sta distruggendo ad entrambi...

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