Prologo- pov Mattia

5.3K 170 79
                                    

Il nodo che mi stringeva lo stomaco ogni volta che Christian mi guardava era ormai fin troppo familiare.

Fin dal primo giorno in questa accademia di danza, quegli occhi castani mi avevano seguito indagatori, come se volessero sapere per forza qualcosa da me. Fu difficile ignorarli fin da subito: erano così belli, così espressivi, ma allo stesso tempo misteriosi. Davano l'impressione di tenere un segreto enorme. Per questo, quando li guardai la prima volta, non riuscii più a smettere.

Sono sempre stato un debole, io, una di quelle persone che crede all'amore a prima vista, all'anima gemella, alla possibilità che una persona, con uno sguardo soltanto, potesse piantarmi una spada nel cuore.

Il fatto che quel ragazzo mi fissasse non mi smentì, perché basto una svista, una piccola che mi portò a far cadere il telefono dalla tasca, a causare quell'incontro. Mi ricordo che mi ero chinato dandomi dell'imbecille per aver fatto precipitare un oggetto così costoso e addirittura nuovo, e mi ricordo anche che, quando mi tirai su, accidentalmente, incrociai quegli occhi che avevo sentito altre volte puntati addosso.

Sembravano curiosi, ma estremamente seri. Sembrava volessero sgridarmi ma allo stesso tempo abbracciarmi. Rimasi colpito, forse anche un po' spaventato per la velocità con cui mi avevano incatenato a loro. Passai a guardare quella figura poco dopo, costringendomi a distogliere la mia attenzione da quei due pozzi scuri, pentendomene immediatamente: quello era il ragazzo più bello che io avessi mai visto. Non una bellezza convenzionale, no, una di quelle bellezze vere, che ti lasciano il segno.

Scoprii immediatamente che quel ragazzo portava gli orecchini, che il labbro superiore era sottile e quello sotto carnoso e invitante, ed entrambi erano tesi in un'espressione indecifrabile, che sottolineava l'alone di mistero che volteggiava sopra i suoi capelli corvini e ricci, che gli ricadevano elegantemente sulla fronte, come a voler provare a rovinare un viso armonioso, senza veramente riuscirci, anzi, forse rendendolo ancora più bello. Quella danza creata da quella piccola ciocca che gli si appoggiava al sopracciglio, poi, era disordinatamente perfetta.

Vidi le sue gambe sottili ma toniche, che penzolavano dal bancone su cui era seduto, nel bar dell'accademia, creando un dondolio armonioso, che si fermò non appena i miei occhi azzurri vi caddero sopra.

Ma la cosa peggiore, al momento, dopo quello sguardo magnetico, fu notare le sue dita affusolate che strinsero un po' di più l'enorme bicchiere che conteneva un frullato, posato davanti a lui. Erano così eleganti, così sinuose, così eccitanti.

Fu lì che decisi di allontanarmi, fu lì che mi resi conto che tutto quello stava diventando quasi fastidioso da guardare per l'eccessiva bellezza che emanava.

Il punto è che non notai subito le sfumature verdi di quegli splendidi occhi. Quelle le notai un altro giorno, quello in cui dei miei amici mi portarono di peso fuori dalla sala di ballo, implorandomi di prendere un po' d'aria. Fu quello il vero punto di non ritorno.

Mi ero seduto su una panca, beandomi dell'aria fresca di aprile sul mio viso. Avevo chinato la testa all'indietro, in ricerca disperata di un po' di relax, stremato dalla stanchezza fisica a cui mi sottoponevo per sentirmi sempre al meglio e in pace con me stesso.

"Non ti si vede spesso, qui fuori" una voce sensuale tuonò alle mie orecchie, facendomi sobbalzare. Fui costretto ad aprire gli occhi per vedere chi avesse parlato, perché un suono così soave non era mai arrivato alle mie orecchie.

Il mio cuore saltò un battito e cadde in un burrone quando vide che il ragazzo che qualche giorno prima (a cui io non avevo mai smesso di pensare nemmeno un attimo, tanto per la cronaca), era lì seduto affianco a me. E mi fissava. Di nuovo.

"Mh?" Quel verso mi sorse spontaneo dalle labbra, in realtà avevo capito benissimo cosa mi avesse detto. Probabilmente ero andato nel panico perché un tale splendore così da vicino mi rendeva fragile.

Imbranato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora