CAPITOLO 2

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"Oliver, tesoro, come stai?" lo aggredì Jessi Kane nel momento in cui entrò al 'Great Lounge' con Emeline.

Lo circondò con le braccia ossute e lo baciò sulle guance, avvolgendolo in quella sua fragranza che faceva lacrimare gli occhi.

"Sai che mi sei mancato questa settimana? Eri a Cannes per caso?"

"Sì, per una serie di riunioni."

Oliver si era divertito molto al Festival del Film. Gli aveva offerto l'occasione per programmare la sua campagna per conquistare Emeline Dixon, che aspettava paziente al suo fianco.

"Jessi, lei è Emeline. Emeline, ti presento Jessi."

"Oh, piacere."

La bionda sorrise, mettendo in mostra i denti di un bianco accecante.

"Sei la sorella di Oliver?"

Lui scoppiò in una risata fragorosa.

"Mia sorella? Io non ho sorelle."

"Oh..." fece Jessi e inclinò la testa di lato. "Scusa... Pensavo che..."

Guardò Emeline con aria maligna.

"Vuoi dire che Emeline ed io ci assomigliamo?"

Oliver mise un braccio sulle spalle di Emeline, rigida come un manico di scopa. La perfida Jessi stava insinuando, senza ombra di dubbio, che Emeline non poteva avere un appuntamento con lui. Dopotutto, non era magra come un fuscello e non vestiva Prada, Gucci o Versace.

"Jessi, Emeline mi ha accompagnato qui..."

"Oh... Che carino da parte sua."

Jessi sgranò gli occhi.

"Adesso devo scappare. Ho visto Jake. Ha promesso di portarmi qualcosa di bello da Cannes."

Oliver si rivolse a Emeline.

"Non farle caso, Emeline. È un po' pazza."

Lei ritrovò il suo dolce sorriso, dandogli una sensazione di calore. Gli piaceva quel sorriso.

"Sai, in un certo senso ci assomigliamo... Abbiamo tutti e due i capelli scuri... E occhi chiari... O, aspetta, ma stasera i tuoi occhi sono verdi?"

Ad un esame più attento, vide che il blu dell'altra sera era sparito.

"Che strano... L'altra sera, al gala, avevi gli occhi blu..."

Era abbastanza vicino da godere del suo profumo, delicato e fresco, come il resto di lei.

"Cambiano colore da blu a verde se sono un po' agitata... o per colpa della luce..." disse Emeline e si strinse nelle spalle. " Comunque, per me non fa molta differenza. Me ne servo per guardare."

"E per scattare foto. Ho cercato e ho trovato le tue foto per l'Infinity Award. Sono ritratti eccezionali."

"Sono dei volti molto interessanti."

Lei sorrise con modestia e le sue labbra erano rosee e invitanti.

"Mi hanno facilitato il compito."

"Chi erano?"

L'immagine di un'anziana coppia, colta in una strada di città, dall'aria allegra e così palesemente unita, lo ossessionava da quando l'aveva vista. Qualcosa in quella foto rendeva difficile dimenticarla.

"Non li conosco nemmeno. Non è imbarazzante?" chiese Emeline e si morse il labbro. "Stavano aspettando qualcuno, credo. Mi sono avvicinata a loro e ho chiesto loro se potevo fotografarli."

DECISAMENTE TUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora