CAPITOLO 5

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In preda ad una valanga di sensazioni, Emeline rabbrividì. Le mani di Oliver, grandi e forti, l'attirarono vicino mentre approfondiva il bacio. La pressione delle sue dita nella schiena tradiva una frenesia a stento contenuta.

Ci fu un'esplosione di scintille elettriche quando le loro lingue si intrecciarono, e lei si dimenò sul divano, con il corpo così carico di desiderio da non riuscire a contenersi.

Le sue mani trovarono il davanti della camicia di Oliver e con le dita lei gli tastò i muscoli. Un gemito gli salì dalla gola e riecheggiò attraverso Emeline. Le sue braccia muscolose l'attirano vicino così che i capezzoli di lei gli sfiorarono il torace.

L'eccitazione le pulsava nel bassoventre, con una forza che non aveva mai provato prima. Adesso le sue mani erano sulla schiena di lui e vagavano esplorando i muscoli sodi, aggrappandosi alla camicia mentre lui la baciava con ardore famelico.

Quando alla fine si divisero perché a corto di aria, Emeline si scoprì ad ansimare.

"Wow..."

L'esclamazione, poco più che sussurrata, uscì dalle labbra di Oliver. Emeline espirò con forza.

"Direi che... 'wow' è il termine giusto."

Tutto il suo corpo vibrava di sensazioni sconosciute. Non era la prima volta che baciava un uomo, ma non aveva mai provato niente del genere. Di solito il bacio prevedeva dei goffi palpeggiamenti, e in due occasioni, aveva anche fatto sesso, restandone delusa, ma non era mai stata travolta da quel folle caos di emozioni.

Prese il suo bicchiere e bevve un sorso per farsi coraggio. Nella quiete dell'appartamento, l'aria tra loro vibrava di aspettativa. Emeline soffiò per scostare un ricciolo dal viso.

"Immagino che questa sia quella che chiamano chimica..."

La bocca di Oliver si incurvò in un sorriso.

"Senza ombra di dubbio. E sospetto che, se fosse imbrigliata nel modo giusto, potrebbe risolvere tutti i problemi energetici del mondo."

"Sarebbe anche meno pericolosa della fissione nucleare."

"Tu credi?"

I suoi occhi, di un grigio tempestoso, vagarono su di lei. La pelle di Emeline formicolò.

"Hai ragione... Occorrono ulteriori esperimenti."

Emeline inalò lentamente e i suoi seni si sollevarono.

"Se è per la causa della scienza, non possiamo rifiutarci..."

Le sue labbra ardevano dal desiderio di unirsi di nuovo a quelle di lui. Oliver si chinò e il suo respiro le riscaldò per un attimo la pelle prima che la sua bocca coprisse la propria. Le loro lingue si intrecciarono e le loro mani divennero più audaci. Emeline le fece scivolare nella cintola dei pantaloni, afferrò la camicia e la tirò.

Trasalì quando lui le sfiorò un capezzolo e le mise la mano a coppa su un seno, coprendolo alla perfezione. Gli sollevò la camicia sulla schiena, così da poter toccare la pelle nuda. Era più calda di quanto si fosse aspettata, e i muscoli guizzarono sotto le punte delle sue dita.

Lui le infilò il pollice nella camicetta e lo strofinò sul capezzolo attraverso il reggiseno. Emeline si inarcò e reagì gemendo mentre continuavano a baciarsi. Protendendosi verso di lui, gli passò le unghie sui muscoli ai lati della spina dorsale.

Non aveva mai accarezzato un corpo maschile così vigoroso. Il calore covava nelle sue parti più intime mentre assaporava la forza di Oliver, in così netto contrasto con i ragazzi pelle e ossa che aveva conosciuto in passato.

DECISAMENTE TUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora