Chapter 12

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«Hey Potter» mi sento chiamare da dietro, mi fermo nel corridoio e mi giro. «Crouch, che vuoi?» lui mi guarda ghignando «davvero ti interessa Black?» lo guardo confusa «scusami?» sbuffa irritato «ho chiesto se ti piace Black, sai vi guardo siete sempre insieme in tutte le materie»
«solo perché siamo sposati non vuol dire che mi piaccia» lui mi guarda stordito «sposati?»
«si, ci siamo sposati quest'estate, non lo sapevi?»
«no, Reg non me l'ha detto, anzi non l'ha detto a nessuno» risponde a bassa voce «non l'ha detto a nessuno?» domando, annuisce. «Probabilmente per mantenersi la reputazione, lo capisco. Insomma essere costretto a sposare una famiglia di traditori del proprio sangue? imbarazzante»
«oh, fanculo Crouch» detto questo giro i tacchi e continuo a camminare verso il campo di Quidditch.
Oggi c'era la partita Grifondoro contro Corvonero. Quando arrivò agli spalti trovo già gli altri seduti. «Ciao» saluto «ciao» mi rispondo in coro. Mi siedo tra Remus e Martina «ci siamo allenati duramente, dovremmo farcela senza problemi» stava dicendo James a Sirius e Peter, sbuffo e mi rivolgo a Martina «ho sentito che sabato c'è una festa nella stanza delle necessità, è vero?» lei annuisce «oh si, l'hanno organizzata i Tassorosso ma possono partecipare tutte le case. Sono solo per i settimi anni, per prendere qualche pausa dalla studio» spiega.
«Noi siamo invitati?» chiede Sirius che si era girato ad ascoltare da quando aveva sentito la parola festa, «emm, ok facciamo così, se promettete di non dire chi ve l'ha detto potete venire» Remus sorride «promesso» annuisco e poi la partita inizia.
Quando è finita, con vittoria per Grifondoro di 100 a 50, ci dirigiamo verso la sala comune per festeggiare, compresi i malandrini. Io e Martina ci sediamo sul divano davanti al camino, mentre qualcuno mette della musica.
«Con Regulus come va?» chiede, bevo un sorso di Whisky Incendiario «solito, non ci parliamo quasi mai, se non per le cose di scuola»
«va così male?», alzo le spalle e bevo un altro sorso «quello che voglio fare stasera è ubriacarmi e basta» commento finendo il whisky. Mi alzo e prendo direttamente la bottiglia poi ritorno a sedermi «vuoi?» chiedo porgendola verso di lei, la prende e ne beve un sorso, poi me la ripassa.
«Martina, vuoi ballare?» chiede Daniel, «si Martina vuoi ballare?» dico guardandola «oh sta zitta» sibila. Però si alza lo stesso e raggiunge Daniel, io mi attacco alla bottiglia.
«Hey, hey vacci piano» commenta ridendo Remus, gli sorrido «che fai?» domanda corrugando la fronte «mi ubriaco, ti vuoi aggiungere?»
«nah, piuttosto ti va di ballare?» chiede sorridendomi «solo se ti ubriachi con me» mi guarda ridendo «ci sto» e insieme ci dirigiamo verso gli altri che ballano.

«Flavia muoviti» esclama Martina «Merlino siamo in ritardo» continua, mi copro la faccia con un cuscino, Merlino che mal di testa.
«oh andiamo Flavia! non possiamo saltare le lezioni» sbuffo.
Stiamo correndo verso l'aula di pozioni il più velocemente possibile, quando arriviamo siamo in ritardo di quattro minuti. Bussiamo ed entriamo quando sentiamo "avanti".
«Scusi professore, non è suonata la sveglia»
«va bene ragazze, entrate susu!» Piton dal suo angolo ci guarda schifato. Mi dirigo verso Regulus, mi siedo prendendomi la testa fra le mani.
«Tutto bene?» domanda Regulus «eh? oh si, solo un po' di mal di testa» Martina dal banco in parte ridere e si sporge verso Regulus «non è vero, ieri ci ha dato dentro con l'alcol»
«Martina» la fulmino lei sorride e si gira «quindi alle feste di quidditch portate l'alcol?»
«si, perché voi no?» domando «diciamo che le nostre feste non sono proprio come le vostre» commenta.
«Bene ragazzi potete iniziare a creare la pozione, si trova a pagine 300» così tutti ci mettiamo all'opera.
Quando stiamo uscendo Barty ci ferma, in parte a lui Regulus.
«Potter, ci sarai sabato?»
«si perché?»
«cosi era solo una curiosità» poi se ne va, Regulus lo segue «non farci caso» commenta Martina, annuisco e ci dirigiamo verso Rune antiche.
«Finalmente si mangia» esclamo «vedo che ti è passato il mal di testa» Martina ridacchia «oh no, quello c'è ancora, ma al cibo non si rinuncia» dico prendendo le cosce di pollo e le patate.
«Che abbiamo dopo?» chiedo «due ore di storia della magia» sbuffo «uccidimi ti prego» dico con tono disperato «certo che no, dopo con chi mi lamento?» scoppio a ridere «hai ragione». Finito di mangiare ci dirigiamo verso due ore di Storia della magia.
Per cena decido di andare a mangiare nelle cucine, per avere un po' di privacy. Entro nel quadro della frutta e saluto gli elfi, che contenti di avere compagnia mi preparano subito da mangiare.
Il quadro si riapre e entra qualcuno, alzo lo sguardo «Regulus?» mi guarda stupito «Flavia, che ci fai qui?»
«volevo un po' di privacy, tu?»
«lo stesso» risponde grattandosi dietro la testa.
«Ti puoi anche sedere, non ti mangio» commento, lentamente lui viene a sedersi. «Sai mi manca l'America» dico per rompere il ghiaccio «anche a me». Un elfo ci porta due piatti pieni di cibo «grazie» gli sorrido, lui ci sorride inchinandosi poi ritorna ai suoi doveri. Incomincio a mangiare «che succede tra te e Barty?» chiede dopo un po' «niente» lui mi guarda serio «cosa non mi credi?» alzo gli occhi al cielo con un sorrisetto. Quando ritorno a guardare Regulus però lui non sta sorridendo ma è serio «niente, non so perché si è avvicinato ok? piuttosto tu dovresti saperlo, è il tuo migliore amico» dico seriamente, annuisce mangiando un pezzo di carne. «Stai bene?» lui alza lo sguardo «si, perché non dovrei?» risponde brusco «scusa, era solo una domanda» lui sospira «scusami tu, non hai detto niente, sono solo stanco»
«lo sai vero che con me puoi parlare?» lui ride senza gioia «da quando siamo amici?»
«non siamo amici, siamo sposati» dico a bassa voce, «se hai bisogno di me sai dovrei trovarmi» rispondo con un tono duro, poi mi alzo ringrazio gli elfi è ritorno alla sala comune.
«Dov'eri?» mi chiede Martina quando entro «ho mangiato in cucina, sono stanca vado a dormire» lei annuisce e mi dirigo verso i dormitori.
Sabato sera
«Martina sei pronta?» grido, lei apre la porta del bagno ed esce. Indossa dei jeans e un top nero, i capelli sciolti, poi si era messa l'eyeliner «come sto?»
«benissimo» lei mi guarda «davvero vieni vestita così?» mi guardo i miei vestiti. Un paio di jeans larghi neri una maglietta a maniche lunghe bianca con sopra una maglietta larga dei Rolling Stones (presa in prestito da Sirius) «perché? te lo scordi che mi metta un vestito o un top» rispondo, lei sbuffa «ok, ci ho provato, dai andiamo»
«mi metto le scarpe e arrivo» velocemente mi metto le mie amate converse e poi la seguo fuori dalla sala comune, dove incontriamo gli altri.
«Quella è la mia maglia?» mi domanda Sirius «si» scuote la testa rassegnato. Ci dirigiamo verso la stanza delle necessità, prima di entrare fermo gli altri. «Mi raccomando niente atteggiamenti da professori, o giuro su Merlino che non vi invito più a una festa»
«tranquilla sorellina, oggi ritorneremo a essere i Malandrini» risponde James, poi apre le porte ed entra seguito dagli altri tre. Mi giro verso Martina «beh andiamo?»
«andiamo» e entriamo anche noi.
La musica rimbomba per tutta la stanza, la maggior parte di persone è già ubriaca. «Io vado, ho detto a Daniel che sarei andata con lui» mi comunica Martina «ok, se vuoi cercarmi io sono al tavolo delle bevande»
«non ubriacarti»
«non posso prometterlo» detto questo ognuna va per la sua strada. Mi dirigo a fatica verso il bancone degli alcolici. Subito mi verso un po' di Whisky incendiario. Dopo un bel po' di shottini al Whisky, posso confermare che sono ubriaca.
«Hey, vuoi ballare?» mi chiede un Serpverde, che mi sta guardando con sguardo malizioso «perché no?» dico ridendo. Mi prende per mano e mi porta in mezzo alla pista da ballo, mette le mani sui miei fianchi e inizia a muoversi a ritorno di musica trasportandomi. Senza sapere il perché ricomincio a ridere, lui mi guarda con una scintilla negli occhi. Lentamente si avvicina, posa le sue labbra sulle mie, baciandomi appassionatamente, ricambio. Dopo qualche secondo una sua mano si sposta sul mio sedere, mi stacco «che ne dici di spostare il divertimento in un luogo più appartato?» chiede. Cerco di scollarmelo di dosso «cos'è fai la difficile?» commenta ridendo. «Hey» dice una voce, entrambi ci giriamo. Davanti a noi c'è Regulus.
«Amico, mi sembra che non voglia venire con te, lasciala» continua con tono arrabbiato «amico, fatti i cazzi tuoi» Regulus stringe i pugni «ho detto di lasciarla» il tipo lo guarda divertito «o sennò che fai? chiami i tuoi amichetti?» Regulus gli tira un pugno, facendolo staccare da me. Velocemente mi allontano, qualcuno mi passa un bicchiere, lo bevo aveva un sapore strano. Regulus mi raggiunge «stai bene?» «smph» volevo rispondere di si, ma la lingua mi sembrava così pesante, lui mi guarda confuso. Mi sento le gambe molli e gli occhi pesanti, crollo addosso a Regulus, che mi prende al volo «ok, per te la festa è finita» commenta. Passa un braccio dietro la mia schiena, l'altro sotto le ginocchia e mi solleva. Gli circondo il collo con le braccia. Incomincia a camminare, appoggio la testa nell'incavo del suo collo, troppo pesante per tenerla alzata, chiudo gli occhi. «Ci siamo» dice, riapro gli occhi, vedo tutto sfocato. Regulus mi posiziona su un letto dalla lenzuola color smeraldo «dormi ora» continua, mettendomi i capelli dietro l'orecchio. Gli stringo una mano. «Ci sono io, mi assicurerò che non ti succederà niente, te lo prometto» sussurra, annuisco lentamente, e continuando a stringere la sua mano mi addormento.

The Black's wife~R.A.BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora