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Katsuki's pov

Come ogni Giovedì di ogni settimana torno ai dormitori dal cimitero. E di consueta abitudine Uraraka mi chiede:

Uraraka: lui come sta?

Io: bene.

Uraraka: te come stai?

Io: bene.

È passato un mese dalla sua morte, ed è da un mese che le mie giornate sono così vuote da far paura (perdonatemi il gioco di parole) per sino ad un fantasma.

Ogni mattina mi sveglio e penso a lui, mentre mangio, mentre mi alleno, mentre studio, mentre mi lavo, mentre dormo.. lo sogno ogni notte da un mese a questa parte.

Questo Giovedì però stava per prendere una malinconica svolta.

Uraraka: senti Bakugou, io credo tu debba sapere la verità.. perciò mi sembra il momento giusto per darti questa...

La ragazza dalle guance paffute e rosee mi diede il vecchio quadernino di Izuku che ormai devastato dalle mie esplosioni, acqua, cadute e tanto tempo si reggeva per miracolo.

Ai miei occhi iniziarono a formarsi grosse bolle d'acqua pronte ad esplodere. Ma non potevo mettermi a piangere (di nuovo) davanti a tutta la mia classe.

Così presi faccia tonda per il polso e la trascinai fuori.

Io: è forse uno scherzo??

Uraraka: potrei mai scherzare su una cosa così seria?

Io: dove l'hai trovato?

Uraraka: me l'ha dato lui l'ultimo dell'anno, non l'ho letto tranquillo, mi ha detto di dartelo quando lo credevo più opportuno dopo la sua.. morte ecco.

Lo aprii e vidi tutti i suoi appunti su tutti gli eroi più e meno famosi, i villain che ha combattuto e i nostri compagni di classe.

Come ultimo eroe c'ero io, la pagina con scritte più cose di tutte dopo quella di All Might ovviamente.

La pagina dopo era bianca, quella dopo pure, quella dopo ancora anche, e pure quell'altra.

Arrivato alla fine c'era una foglio volante piegato malamente.
Sopra vi era scritto ciò:

Per il mio caro Kacchan,
dal tuo (per sempre) Deku.

La prima lacrima bagna la mia guancia sinistra mentre Uraraka mi accarezza dolcemente una spalla.

Anche lei ha gli occhi lucidi, il naso che cola e le mani che tremano.

Uraraka's pov

"Mio caro Kacchan, non avrei mai immaginato di dover ricorrere a simile rimedio, sempre se posso definirlo tale. Il fatto è che ho contratto una malattia molto rara quanto pericolosa, si chiama Hanahaki, penso tu sappia di cosa si tratta, la malattia dell'amore incorrisposto. Io mi sono innamorato dell'ultima persona la quale potevo mai pensare di potermi innamorare. Quella persona sei tu. Il mio vecchio è caro amico di infanzia, il bullo delle medie, e il mio acernimo nemico delle superiori. Vorrei aggiungere un'altro punto a questa piccola lista 'il mio amante' ma purtroppo questi amori così forti sono destinati a finire. Sia se corrisposti, che non. Non credo io debba darti un motivo sulla scelta presa, non potevo certo continuare a vivere senza poter provare sentimenti per nessun altro al mondo, soprattutto se ci sei tu tra questi. Mi spiace non avertene parlato prima ma non volevo darti angoscia. Sarei molto felice se l'ultimo volto dovessi vedere fosse il tuo, sorridendo come tu solo sai fare, facendomi impazzire il cuore per l'ultima volta.

Baci, il tuo (per sempre) Deku."

Questo recita la lettera, questo è ciò che Deku non è mai riuscito a dire in faccia alla persona interessata non perché codardo, ignobile, vile, pusillanime o umile, ma perché non voleva far soffrire nessuno, soprattutto se stesso.

Meglio rimanere col dubbio che avere una delusione, questo è stato il suo ragionamento.

Sarà uno strazio continuare a dover vivere così? Si, lo sarà, lo è sempre stato, e non penso smetterà mai.

Così come il mio amore e quello di Bakugou non smetterà mai di ardere per Izuku Midorya.

Ma questa non è la mia storia, è la loro, quindi direi di chiudere le tende perché miei cari, non c'è alcun errore di battitura o colpo di scena.

La storia è finita.