ti piace il Verde?

-23-

Uraraka's pov

Bakugou è sparito da ormai due sere, Kirishima è preoccupatissimo proprio come i professori e il preside.

Che siano stati i villain a rapirlo nuovamente?

Iida: ragazzi, Aizawa-sensei mi ha detto di non preoccuparci, hanno chiamato il cellulare di Bakugou e per fortuna ha risposto.

Mina: quando?

Iida: sta mattina.

Kiri: ma se noi abbiamo provato tutta la notte, perché non ci ha risposto?

Momo: ha detto che non voleva essere disturbato e cose del genere.

Iida: dice inoltre che gli fa piacere essere finalmente riuscito a dichiararsi alla persona che amava.

Denki: intendi Midorya?

Iida: si, a quanto pare Bakugou provava un forte sentimento per lui..

Mineta: cavolo..

Katsuki's pov

Arrivati davanti ai dormitori. La mia mano nella sua, le dita intrecciate.

I ragazzi ci guardano con le lacrime agli occhi. Siamo stati fuori solo due giorni non è mica la fine del mondo.

Kiri: bro.. mi dispiace...

Perché ti dispiace?

Mina: Bakugou..

Che è successo?

Uraraka mi corre incontro e mi avvolge in un abbraccio.

Uraraka: mi dispiace Bakugou, avrei dovuto dirtelo, io lo sapevo ma lui mi aveva pregato di non dire niente, non credevo avesse veramente intenzione di farlo! Non ho resistito a prometterglielo. Mi dispiace!

La mia mano scivola nel vuoto.
E lì mi resi conto che

Izuku è morto veramente.

Giornalista: ...notizia dell'ultima ora, un sedicenne di nome Midorya Izuku frequentante il liceo Yuei, pare essersi suicidato proprio durante la notte dell'ultimo dell'anno. Il ragazzo sembrava essere affetto di una rarissima malattia chiamata Hanahaki, in seguito informazioni riguardo essa. La madre del ragazzo è a pezzi così come lo sono i suoi compagni e professori. Il corpo è stato ritrovato in mezzo agli scogli, reportato da una donna che passava per caso dal promontorio dove, si presume, si sia buttato. Ricoperto di graffi per colpa della caduta, battendo la testa pare esser morto indolore. Ora proprio su quel promontorio vi è la sua tomba.

Ciò che avevo sognato era vero, tutto ciò che è venuto dopo invece, tutto quello era un sogno. Ho avuto delle "allucinazioni" per tutto questo tempo, cercando un lieto fine che non esiste, e mai esisterà.

Ho visto solo e soltanto lui, la sua presenza. Ma ormai è vento.

In più era affetto da una malattia mortale, se ne fossi venuto a conoscenza probabilmente lui sarebbe qui con me, avremmo le mani intrecciate e un futuro splendido davanti.

Tutti si sono dispiaciuti per me. Non hanno fatto altro che ripetere "ci dispiace" "sareste stati perfetti insieme".

Ma non sono io quello a cui devono dare la loro pietà. Ma lui.

Che ha sopportato, anzi, mi ha sopportato per tutti questi anni. Non so se avete ben capito, ma lui, che tanto io volevo proteggere, che io amavo, che io desideravo, e desidero ancora. Lui si è suicidato per colpa mia.

Io. Che non ho fatto altro che picchiarlo e prenderlo in giro, perché? Solo perché mi sentivo minacciato da lui? Dal suo continuo sapere che aumentava? Dalla sua bravura che cresceva a dismisura?

Mi comportavo a questo modo perché sapevo che mi piaceva da impazzire, ma non volevo darlo a vedere. E con l'andare del tempo la cosa è degenerata.

Adesso mi ritrovo davanti alla sua lapide, con un mazzo di fiori nuovo che cambio tutte le settimane, pregando per la sua gioia nella sua vita nell'altro mondo, pregando perché il suo spirito mi perdoni.

Cercando di dimostrargli quanto io lo ami ancora.

Probabilmente alcuni mi prenderanno per pazzo, sto letteralmente parlando con un blocco di pietra..

Ma l'amore è cieco. Giusto?