Alzò il busto lentamente mantenendo lo sguardo fisso nel vuoto, le mani lentamente fecero leva sul ripiano del tavolo per alzarsi. Ciocche di capelli ricaddero sulle gote coprendo parte del viso, con estrema calma si mise a camminare all'interno del piccolo giardino ignorando incurante le edere che pendendo dal soffitto intralciavano i movimenti, leggeri gesti delle mani bastavano per spostarle dal percorso. Si fermò dinanzi alla rosa che l'aveva attratta dal tavolo, sollevò il braccio e con apparente delicatezza pose due dita sul gambo della rosa evitando le spine.
Si fermò. Osservò il rosso scarlatto della rosa illuminata dalla luce del giorno. Il resto delle dita si unirono alle altre stringendo nel palmo il gambo per poi strapparlo via.Tenne stretto nel pugno il gambo del fiore e dopo aver avvicinato la mano alle labbra leccò il sangue che lento le scorreva sulla pelle causato dai piccoli tagli delle spine.
Alzò il viso verso il cielo, il braccio ricadde lateralmente al corpo lasciando che la mano ammorbidisse la presa sulla rosa facendola cadere a terra. Sorrise, si tolse i capelli dal viso, estrasse la katana.
Per degli attimi riportò lo sguardo sulla lama osservandone il riflesso con la luce, poi, senza scomporsi con un fendente tagliò gran parte delle piante alla sua destra. Si voltò ed eseguì la stessa operazione per quelle rimaste. Calciò la sedia sulla quale precedentemente era seduta ed andò avanti così, per ore fin quando intorno a sé non ebbe che i resti del bellissimo giardino che aveva lodato precedentemente.Inginocchiata a terra, sulle spalle aveva dei resti di foglie, sul capo alcuni piccoli semi di altre piante. Lacrime rigavano le guance lasciando segni sul suolo mentre degli accenni di risata si alternavano a dei silenzi. Fasciò il suo esile corpo con le braccia, stringendo la presa sugli avambracci.
La sua attenzione venne ridestata dal rumore metallico sul terreno, la sua spada era stata spostata, la causa? Il lupo dagli occhi rosso sangue aveva appena varcato la soglia. Si guardarono e l'una si avvicinò all'altro scontrando le fronti dopo che il lupo aveva usato il suo petto per poggiavi le zampe.Come se fosse appena terminato un lungo temporale, una sensazione di quiete e di pace la pervase, sorridendo amabilmente al lupo dagli occhi azzurri.
"E tu che ci fai qui.." chiesi piano rivolgendomi a Sif, solo in un secondo momento la mia attenzione ricadde sul contrasto di un colore rossastro sul pelo grigio argentato del lupo, chiedendomi da dove potesse venire guardai poi le mie mani. Corrugai la fronte, un palmo era pieno di piccoli tagli. Mi guardai intorno. Cos'era successo qui? Prima che potessi fare supposizioni, sentii il suono di passi che si avvicinavano, mi misi in piedi prendendo Sif tra le mie braccia.
Ed ora?
Rengoku's pov
Seguii il lupo fino all'ingresso dell'abitazione di Shinobu, prima di accedervi mi guardai attorno, il portico era completamente libero, supposi di trovare il pilastro nel suo studio. Mi annunciai varcando la soglia di ingresso fermandomi con sospetto subito dopo.
Il silenzio era troppo.
Misi una mano sull'elsa della spada e guardandomi attorno mi addentrai nella dimora continuando a seguire Sif.
Fortunatamente della terra rimasta sulle zampe ed il pavimento dapprima pulito mi furono d'aiuto per continuare a seguirlo nonostante non fosse ormai più in vista.Sentii il rumore metallico di una spada, come se fosse stata fatta trascinare a terra, alzai il viso voltandomi verso la provenienza del suono, veniva dal giardino interno di Shinobu. La domanda ora era scoprire per quale motivo le orme conducevano esattamente lì.
Terminato il corridoio, aprii leggermente di più la porta finestra e mi ritrovai davanti nient'altri che lei.
"Tu...?" chiesi guardandola. Intorno a noi il caos, tutto il lavoro di ricerca di Shinobu era andato in frantumi, fiori, foglie e rami in ogni dove, la sedia che ricordavo vicino al tavolo era ora scaraventata a terra contro un vaso andato anch'esso distrutto, il pavimento era cosparso di terra, polvere e cocci.
"Ma che diavolo..." non finii la frase, riportai lo sguardo su di lei e prima che potessi chiedere che cosa fosse successo la vidi accelerare il passo verso di me con il desiderio di superarmi, la fermai in tempo afferrandole il polso.
"Non puoi evitarmi, dobbiamo parlare" dissi serio. Feci caso solo in quel momento di quanto lei quasi quanto me fosse confusa. Gli occhi sembravano urlare, così come il segno delle lacrime sulle guance. Dal polso che avevo afferrato notai tracce di sangue secco sul palmo della mano.
Ammorbidii la presa facendo scivolare la sua mano nella mia."Non ti farò nulla...promesso" dissi piano e con gentilezza. Vidi la sua espressione contratta e preoccupata ammorbidirsi leggermente.
"...Non c'entro, giuro, non c'entro nulla, non so cos'è successo" rispose flebilmente concentrando l'attenzione sul respiro.
"Perchè Sif aveva gli occhi rossi?" le lasciai la mano, strinse a sé il lupo.
"Gli occhi rossi?" chiese confusa. Che davvero non lo sapesse neanche lei?
"Erano di un rosso scuro, simile al rosso sangue, ora sono tornati alla normalità. Anche questa mattina mi siete sembrati strani. Sei sicura di star bene?" la vidi mordersi il labbro inferiore, non seppi se si stesse trattenendo dall'urlarmi contro o altro.
"Sto bene. Devo andare, devo essermi graffiata questa mattina mentre mi allenavo" mi diede le spalle e dopo aver preso a camminare si fermò rigirandosi e tornando da me. Io, povero illuso, pensai fosse per darmi altre spiegazioni, ma l'unica cosa che fece fu oltrepassarmi nuovamente, chinarsi recuperare la spada e aggiungere alle mie spalle: "Non so davvero cos'è accaduto Rengoku, non riesco a parlarne anche con Shinobu."
Annuii provando a comprendere in qualche modo la sua situazione ed anche se non del tutto sicuro della correttezza di quello che stavo per dire mi espressi lo stesso. "Con Shinobu parlerò io"
Alzò finalmente lo sguardo verso di me, degli occhi riconoscenti e con un pizzico di incredulità mi guardarono senza il bisogno di aggiungere altro salutandomi poi lasciando l'abitazione.
Che stress.
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Io so chi sei
FanfictionDue persone distinte, due vite diametralmente opposte. Una con un passato poco chiaro alle spalle, l'altra alla continua ricerca di emozioni che lo facciano sentire vivo. Tra crisi di identità, combattimenti e incertezze nasce l'amicizia, che il lor...