40 WEEKS | LARRY MPREG | Italian Translation

Week 9

⟪You bring me home⟫

-Sweet Creature, Harry Styles

LOUIS

"Sei sicuro di volerlo fare?" Harry me lo chiede per la centesima volta, mentre prepara la sua valigia.

"Se voglio farlo? Per niente, ma ne ho bisogno, anche se non sono stati corretti con me, forse fargli sapere che hanno un nipotino in arrivo gli farà cambiare idea sul fatto di amarmi o qualcosa del genere"

"Ti amiamo" Harry sorrise, strofinandosi la pancia, sedendosi sul letto, riposando nel suo maglione a righe nere e grigie e nei pantaloni della tuta.

"È la prima volta che lo dici" rispondo mentre Harry arrossisce.

"È vero, ti amo. Inoltre, ogni giorno che il bambino sente la tua voce, è un giorno in cui non mi sento male, quindi presumo che anche lui ti ami"

<Sono innamorato di ogni cosa che ti riguarda> Gli confesso, baciando le sue labbra e unendo le nostre mani.

"Dovremmo andare" mi ricorda, facendo cenno all'orologio.

Saliamo in macchina e ci mettiamo in viaggio verso Doncaster. La mia mente si inonda di pensieri, non vedo la mia famiglia da molto tempo, ho detto a mia madre che se mi avesse mai voluto rivedere, mi avrebbe permesso di presentare Harry a tutti loro.

Il riccio e io ci fermiamo in una piccola tavola calda quando raggiungiamo la metà del tragitto. Ci sediamo e ordiniamo da mangiare, Harry vuole solo delle crocchette di pollo e un budino al cioccolato. Io ordino una bistecca al formaggio e quando la cameriera ci lascia soli, Harry sospira profondamente.

"Cosa c'è, amore?" Gli chiedo, mentre afferra un boccone di pollo.

"Mi amerai a prescindere da tutto?" Chiede.

"Certo" gli dico.

"Ok, bene" dice lui, immergendo il pezzetto di pollo nel budino.

"Harry" ridacchio, iniziando a ridere in modo incontrollato.

"Stai zittooooo, non posso farci niente" risponde lui mentre continua a mangiare. "È la combinazione perfetta!"

"Ho sentito parlare di sottaceti e gelato, ma non di questo" rido.

"Voglio che lei o lui siano più grandi della dimensione dell'uva, scusami per questo" ridacchia Harry.

"Lei"

"Perché vuoi così tanto una ragazza?" Chiede lui.

"Non mi interessa molto di che sesso sia, ma sento fortemente che è una ragazza"

"Le ragazze hanno il ciclo" mi ricorda.

"Puoi fare tu quel discorso" gli dico.

"La sto portando in grembo, il minimo che tu possa fare è parlarle dei miracoli della vita"

"Forse, se le cose vanno bene, sarà circondata da un gruppo di zie che possono aiutarci con quella roba"

"Forse" dice Harry "Andiamo a conoscerle"

-

"Questo è uno scherzo di cattivo gusto" singhiozza mia madre a tavola "Ragazze, andate nelle vostre stanze!" Grida.

"Non lo è, è un mistero medico" si difende Harry.

"Ti abbiamo mandato via, in un istituto privato, con valori tradizionali e tu ci presenti queste stronzate" dice mio padre sottovoce.