Week 29

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⟪ It's a hard road as far as I can see

And I don't where I'm going but I get back to you and me⟫

-You and me, Niall Horan


HARRY


Finalmente torniamo a casa e una parte della mia ansia si placa, sapendo che William è rimasto in vita per così tante settimane. Più ci avviciniamo al suo arrivo a casa, più mi rendo conto che dobbiamo prepararci.

Louis e io ci mettiamo dei vestiti vecchi e iniziamo a dipingere la cameretta. Una delle pareti sarà nera con stelle e pianeti.

Ricordo la sera in cui Louis e io decidemmo il tema spaziale per la stanza di nostro figlio.


-


Era qualche giorno dopo la sua nascita, Louis e io siamo saliti di nascosto sul tetto dell'ospedale. C'era la luna, non era nuvoloso e abbiamo passato ore a guardare le stelle. Guardammo le costellazioni e Louis mi disse una cosa che mi colpì.

"Hai mai pensato che siamo come le costellazioni?"

"Cosa?" Chiesi.

"Non hai mai pensato che siamo come le stelle? Ce ne sono tante, ma insieme formano qualcosa che vale la pena di vedere, un po' come noi, che siamo solo due piccole stelle ma collegate a William, formiamo la costellazione più bella"


-


Dipingiamo il muro, ma per sbaglio gli metto la vernice tra i capelli, Louis mi tira addosso un po' di vernice e il ciclo continua.

Questo episodio di lotta continua finché non finiamo per pomiciare sul pavimento della stanza dei bambini. È una bella sensazione essere di nuovo in intimità con Louis, le nostre labbra si baciano in modo sciatto e i nostri corpi si strusciano l'uno contro l'altro.

"Ti desidero" Sussurro, baciando il suo collo e il suo corpo. È già duro quando tiro fuori il suo membro dai pantaloni. Faccio roteare la lingua intorno alla punta, leccando e succhiando la sua asta. Lui mi tira i capelli, costringendomi sbattere la faccia sul suo cazzo.

Mi abbasso i pantaloni, pronto a cavalcarlo, finché lui non mi ferma.

"Harry", ansima.

"Cosa?" Chiedo.

"Stai sudando o... credo che ti stia uscendo del latte" mi spiega lentamente. Abbasso lo sguardo e vedo la mia maglietta bagnata di latte. Mi tiro su i pantaloni e corro fuori dalla cameretta verso il bagno.

Louis bussa alla porta. Comincio a piangere, mi strappo la maglietta e mi sento così in imbarazzo, i genitori non piangono. Apro la porta e Louis entra, aprendo il soffione della doccia.

"Volevi allattare?" Mi chiede Louis "Non ne abbiamo mai parlato, non credo che pensassimo nemmeno che fosse possibile, non hai nemmeno i seni più grandi o altro..."

"Lo so" lo interrompo "Non abbiamo nemmeno avuto la possibilità di prenderlo in considerazione, abbiamo fatto le cose come venivano. Non può ancora mangiare da solo, probabilmente non potrà nemmeno andare a casa presto. È come se, dopo aver fatto un passo avanti, mi venisse in mente quanta strada c'è ancora da fare"

"Ma immagina quanto sarà emozionante portarlo a casa, fargli conoscere Poppy, vederlo fare un pasticcio con la pappa, o fare il suo primo bagno, i suoi primi passi. Avremo quei momenti, dobbiamo solo continuare a essere forti"

Gli sorrido e mi abbasso i pantaloni, preparandomi a entrare nella doccia.

"Non so cosa ci aspetta, ma so che William ha il miglior papà del mondo" gli dico. Gli bacio le labbra ed entro nella doccia.

Non facciamo sesso, ma ci baciamo, ci laviamo i capelli a vicenda e passiamo una notte tranquilla a casa, pronti per andare a dormire e vedere il nostro bambino la mattina dopo.


40 WEEKS | LARRY MPREG | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora