Capitolo 9

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Istintivamente feci un passo verso di lui e ciò che ottenni fu solo un altro ringhio verso di me che ebbe il potere di far sussultare tutti in quella stanza, me compreso.

<<Fuori tutti! Ora!>> per quanto il lupo davanti a me fosse il mio compagno, non potevo rischiare che nella situazione in cui era finisse per ferire qualcuno. Non potevo permettermelo, sia come Alpha che come suo compagno.

Immediatamente tutti si precipitarono fuori dalla stanza chiudendo con forza la porta alle mie spalle. Ora eravamo solo io e lui. Tirai un sospiro di sollievo, almeno il mio branco era al sicuro e ora potevo concentrarmi solo su di lui.

Ero così felice di vederlo sveglio, di sapere che fosse ancora vivo ma non ero sicuro che lo sarebbe stato a lungo se avesse continuato a sprecare energia ringhiandomi contro. Per quello che riuscivo a vedere dalla mia posizione, le bende erano nuovamente imbrattate di sangue, segno che le ferite si erano riaperte e non era affatto un bene contando quanto sangue avesse perso appena l'avevamo trovato.

<<Calmati, non voglio farti del male>> parlai usando il tono più tranquillo che riuscissi ad avere, volevo trasmettergli la mia sicurezza, anche se in quel momento non ne avevo poi tanta. Tesi le mani in avanti, come modo per fargli capire che le mie intenzioni non fossero negative e le mie parole sincere.

In risposta retrocesse di un passo, sempre mostrandomi la sua dentatura e in posizione d'attacco. Il mio lupo guaì, non voleva essere rifiutato, si sentiva perduto e con lui anche io.

<<Credimi, non voglio farti del male>> ero maledettamente sincero <<Non potrei mai>> feci altri due passi in avanti; ero a meno di un metro dal bordo del letto, qualche altro passo e lo avrei raggiunto, desideravo con tutto me stesso poterlo calmare e aiutarlo ma perché continuava a non permettermelo? Perché luna? Perché...? Ero disperato.

<<Per favore...>> la mia voce era ridotta ad un misero sussurro. <<Per favore non respingermi... Io...>> avevo bisogno di averlo accanto, avevo bisogno del mio compagno e soprattutto avevo bisogno di sapere che lui ci volesse al suo fianco.

Continuò ad arretrare, era vicino al bordo del letto. Se fosse stato in condizioni normali, con un salto sarebbe potuto benissimo arrivare alla finestra e scappare velocemente e anche se ora non lo era affatto, un suo sguardo rivolto proprio alla finestra mi fece pensare che poteva starci realmente pensando e questo bastò a farmi sputare le successive parole di getto annullando la distanza tra me e il letto.

<<Sono il tuo compagno!>> si voltò di scatto verso di me e il ringhio che mi riservò fu così forte da farmi tremare fin dentro le ossa. Le sue zanne erano completamente esposte. Nel muoversi di scatto la zampa destra scivolò oltre il bordo del letto e il resto del suo corpo lo seguì giù.

Mi sembrò di vedere la scena a rallentatore. Gli artigli completamente esposti cercarono un appiglio nelle lenzuola ma la pura seta si squarciò producendo un fastidioso sibilo, senza trattenerlo in alcun modo. La bocca era spalancata e questa volta nei suoi occhi vidi una luce diversa, un'emozione, forse sorpresa e paura. Il grosso corpo del mio compagno si piegò all'indietro formando un arco e vidi il suo corpo sbattere contro l'angolo del comodino affianco al letto. Le mie orecchie fischiarono sentendo il rumore inconfondibile di ossa che si spezzavano e il mobile rompersi sotto il suo peso.

Per un attimo rimasi immobile, incredulo.

Solo due battiti di ciglia dopo e il suono dei sui guaiti riuscii a tornare alla realtà capendo ciò che realmente stava accadendo. Feci subito il giro del letto col cuore che batteva all'impazzata e il fiato che usciva incostante, incapace di tenere il ritmo del mio cuore.

Lui era lì, a terra, difronte a me; schegge di legno si erano conficcate all'interno della sua pelliccia. Distinguere il sangue dal naturale colore rossastro della sua pelliccia era diventato impossibile. Alcune bende si erano strappate e il sangue aveva ripreso a colare dal corpo del mio compagno come se fosse acqua, ma non lo era.

<<Maledizione!>> mi accasciai davanti a lui. Non sapevo assolutamente cosa fare. Avevo sempre avuto la situazione sotto controllo eppure in quel momento non riuscivo a tenere a bada neanche il mio lupo che graffiava e ululava per poter uscire fuori e curare il suo compagno.

Il lupo davanti a me aprì gli occhi e cercò di alzarsi almeno sulle zampe anteriori. Tremava come una foglia appena staccata da un albero. Mi faceva così male vederlo in quelle condizioni.

<<Ti prego, no, non muoverti!>> lo pregai sperando che almeno per una volta le mie parole gli arrivassero. Per un attimo mi sembrò che i suoi occhi brillassero di una luce più forte, come se una nuova consapevolezza lo avesse scosso.

Mi avvicinai carponi a lui e cercai di arrivargli quantomeno accanto, ma si voltò di scatto per sottrarsi al mio tocco e d'istinto mi fermai per paura di spaventarlo ulteriormente.

Il movimento repentino doveva avergli fatto provare ancora più dolore perché subito dopo lo vidi scuotere lentamente il capo come a cercare di riassettarsi e trovare una parvenza di stabilità.

<<Fermo, cosi rischi solo di farti più male. Per favore permettimi di avvicinarti, voglio solo poterti aiutare. Sono il tuo compagno!>> gli arrivai difronte ed allungai entrambe le mani verso di lui, senza timore, non avevo più tempo per i tentennamenti, dovevo fare qualsiasi cosa per aiutarlo e subito.

Alzò il muso troppo velocemente, guaì ancora, più forte e i suoi occhi da splendenti che erano fino ad un attimo prima assunsero un aspetto vitreo mentre mi svenne tra le braccia e una parola vibrò impetuosa dentro la mia mente.

"Salvami".

Ero seduto sul pavimento della mia stanza, a terra e zuppo del sangue del mio compagno. Il suo corpo inerme accasciato tra le mie braccia e il cuore a pezzi. Alzai il volto verso il cielo che sembrava sbeffeggiarsi del mio dolore tanto che era limpido e urlai di tristezza, di rabbia e dolore. Singhiozzai sommessamente mentre sentii distrattamente delle voci intorno a me e qualcuno chiamarmi.

NOTE D'AUTRICE

AHHHHH finalmente sono riuscita trovare le parole per descrivere questa scena!!!

Ma se vi dicessi che tutta la storia nasce da questa scena che avevo in mente? Sono così emozionata di averla portata alla luce dopo anni.

Spero con tutto il mio corazon che vi piaccia e vi abbia fatto emozionare almeno quanto ha emozionato me. Per i più deboli di cuore, tranquilli perché tra il prossimo capitolo sarà la svolta e da quello dopo ancora le cose cominceranno a cambiare. Che finalmente i due potranno iniziare ad avere un rapporto più "amichevole"? Chissà, vi aspetto nei commenti e al prossimo capitolo!

Urlo di morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora