Capitolo 10

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Geremy

Era passata qualche ora dal tanto atteso risveglio del compagno del nostro Alpha ma come c'era d'aspettarsi non era stato ben disposto a farsi avvicinare e dopo aver attentato più volte alla salute dei miei compagni e colleghi il nostro Alpha ci aveva fatto uscire per poter essere lui a gestire la situazione senza rischiare che qualcuno potesse realmente ferirsi nell'intento di aiutare il giovane lupo.

Dopo diverso tempo abbiamo sentito l'ululato del nostro Alpha e siamo subito corsi nella stanza, io davanti a tutti; come medico del paese avevo bisogno di capire quale fosse la reale situazione senza intoppi. Il nostro Alpha era piegato sul corpo del suo compagno completamente inerme immerso in un lago di sangue e diverse schegge spuntavano dal suo manto. Mi ritrovai costretto a chiedere l'aiuto di più uomini per separarlo dal lupo e altrettante mani mi servirono per poter issare il lupo e poggiarlo nuovamente sul letto. Anche se era sporco di sangue e questo poteva aumentare il rischio di infezioni, il pericolo che morisse nel trasporto, anche fosse stato solo nella stanza accanto, erano elevate, così preferii tenerlo lì. Potendolo poi osservare meglio mi resi conto che la situazione era gravissima e che le possibilità di salvarlo erano davvero effimere. Sospirai sconfortato e impartendo ordini a destra e manca riuscii dopo ore a togliergli ogni singola scheggia dal corpo, riassettare le ossa fuori sede e bendare ogni singola ferita. Il tempo di finire che il sangue riempì nuovamente le bende. La sua capacità di curarsi era quasi inesistente, aveva esaurito completamente le forze e le costole rotte insieme alle innumerevoli ferite sicuramente non aiutavano, anzi, potevano rivelarsi la sua fine.

La sua vita era appesa realmente al filo di un rasoio ed è questo che dovetti poi riferire al nostro Alpha. Non so come riuscii a mantenere una certa compostezza mentre le parole di una fine imminente lasciarono la mia bocca.

<<Però una cosa positiva c'è>> vidi i suoi occhi saettare alla ricerca dei miei, speranzosi.

<<Finalmente ci ha permesso di avvicinarlo, abbiamo potuto fargli delle trasfusioni di sangue e ora possiamo dargli farmaci e nutrimenti direttamente in vena. È quanto basta per tenerlo in vita per un altro po'>> questo ci aveva permesso di aiutarlo, finalmente.

<<Ma non basterà per molto ancora>> rivelai tristemente.

<<N-non è possibile...>> i suoi occhi sgorgavano lacrime da quando aveva dovuto staccarsi dal corpo del suo lupo e anche ora non si fermavano.

<<Non posso perderlo!>> urlò di rabbia, gli occhi rossi e gonfi.

<<Non ora che l'ho trovato... Sarebbe la mia fine e questo lo sapete tutti!>> aveva ragione, un Alpha senza il suo compagno era in grado di comandare perché non aveva mai conosciuto l'amore vero e sincero che solo il tuo predestinato compagno può farti provare; ma un lupo che questo amore lo aveva provato, che l'aveva trovato e poi perso, non sopravviveva a lungo al dolore dilaniante della perdita e il suo branco periva con lui. Eravamo tutti in pericolo tanto quanto la vita di quel giovane lupo, eppure per quanto ci fossimo sforzati per aiutarlo non potevamo fare altro per lui.

<<Maledizione>> soffiai tra i denti a capo chino.

<<Alpha se mi permettete... un consiglio>> poggiai una mano sulla sua spalla, stringendo in segno di conforto.

<<Sai che non c'è bisogno che mi parli con tanta referenza. Ti prego parla!>> i suoi imploravano di trovare una soluzione. Effettivamente una soluzione poteva esserci, ma non potevo essere io a decidere.

<<Sai che c'è solo una cosa che puoi fare. Ora che puoi toccarlo, nulla ti impedisce di farlo, se non la tua volontà di rispettarlo. Pensaci, quanto vale per te la sua salvezza?>> con queste parole sapevo di aver colpito nel segno, infatti un forte sussulto lo scosse.

<<La scelta ora, è solo tua>> lasciai cadere la mano giù dalla sua spalla e gli diedi le spalle. Prima di uscire lo sentii sussurrare <<Vale tutto>>.


NOTA D'AUTRICE

Avrei voluto scrivere prima questo capitolo ma la settimana scorsa sono stata male (strano) e per scriverlo ci ho messo due giorni perché ancora adesso ho paura di non essere riuscita a trovare le parole giuste per esprimere la situazione dal punto di vista esterno del medico. Inoltre ero indecisa se terminare così il capitolo o portarvi anche il punto di vista del protagonista ma poi ho pensato che tutto in un capitolo sarebbe stato un po' peso e siccome il prossimo capitolo sarà cruciale (mi metto ansia da sola per scriverlo) alla fine ho preferito dividerli. Cosa pensate debba fare il protagonista per tentare di salvare il suo compagno? 

Urlo di morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora