~ CAPITOLO QUATTRO~

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t/n : Natasha.... posso chiederti un favore...?

....

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N: dimmi, ma puoi chiamarmi Nat se vuoi

t/n: ok... puoi portarmi fuori.... qualche giorno?

N: cosa intendi con fuori?

t/n: fuori da qui... fuori dalla Stark Tower

N: perché?

t/n: non sono mai uscita di qui.... vorrei vedere com'è là fuori

Ma appena fini la mia frase si sentì un forte boato cosi io e Nat ci precipitammo nella stanza accanto...

t/n: cos'è stato ?

N: viene da su...

C: qualcuno ha appena atterrato sopra di noi

Sopra la sala da pranzo infatti c'era la pista di atterraggio... Natasha e Steve salirono sulla pista mentre gli altri sembravano indifferenti e rimasero lì dov'erano... io seguii Nat e Steve.

Appena arrivai notai subito una strana astronave fumante e polverosa... che probabilmente a causa dell' atterraggio.. era quasi distrutta... ad un tratto da li usci un... procione armato che si rivolse a Steve.

??: Eilà passavamo per una visitina!

S: Rocket? Perché sei qui?

R: scambi commerciali... mi ha chiamato l'uomo di latta.

N: pensavo sapessi atterrare...

R: si avevo detto a Groot di frenare.. ma sta sempre con quel coso in mano e non mi ha sentito li depravato....

Dopo ciò dall' ammasso di rottami uscii un albero munito di braccia, gambe, bocca e occhi come un essere umano....e mentre si avvicinava teneva in mano un assurdo giochino.

G: io sono Groot

R: si si lo sappiamo non c'è bisogno che lo ripeti

S: siete solo voi?

R: si... mi hanno affidato il babmboccio mentre loro sono andati a "sbrigare questioni urgenti".. cose da pazzi..

Natasha e Steve vennero verso di me che ero sulla soglia della porta e avevo osservato tutto...

Rocket li seguii e chiamo Groot affinché lo seguisse a sua volta senza perdersi..

Arrivati ala soglia della porta il procione mi notò e disse...

R: abbiamo anche le spie ?

N: lasciala stare Rocket è la figlia di Stark

Il procione mi guardò dalla testa hai piedi come se mi dovesse scannerizzare poi aggiunse

R: se è come il padre siamo messi male

Nessuno disse niente, era scappato un sorriso a tutti, poi continuarono a camminare davanti a me fino a raggiungere la sala da pranzo..

R: ogni giorno che passa ingrassi sempre di più

Thor: tu invece resti sempre la stessa palla di pelo

Parlarono con i nuovi arrivati tutto il tempo.. io restai in disparte ad ascoltarli per un pò... poi andai a cercare mio padre.

Avevo bisogno di parlargli, volevo dirgli tutto ciò che pensavo come avevo già fatto a cena, Nat mi aveva ricordato come le cose andassero diversamente un tempo, ma dopo l' incidente era tutto cambiato, dovevo assolutamente dirglielo...

Andai nel piano dei suoi laboratori, di solito la sera dopo una giornata passata in ufficio stava un pò di tempo con le sue armature.

Mentre camminavo pensavo come  sarebbe stato bello se mia madre non sene fosse andata e mio padre sarebbe sicuramente stato meglio di come sta adesso.... se solo ci fosse una sola possibilità di riaverla indietro sicuramente l'avrei tentata...

??: forse c'è un modo..

Mi girai di scatto, la ragazza telecinetica sorseggiava una bibita mentre camminava dietro di me...

??: ti ho spaventata ?

t/n: direi di si

??: scusami... piacere io sono Wanda...

t/n: t/n piacere... tu... c'è.. io non stavo parlando ad alta voce vero?

W: no tranquilla... riesco a leggere nella mente

t/n: oh... tu.. sei nata in questo modo..

Riferendomi alle sue mani avvolte da una scia rossastra... quasi magica... e soprattutto al fatto che mi avesse appena letto nella mente..

W: no, lunga storia....

t/n: quindi  stavi dicendo che c'è un modo per riportare indietro mia madre ?

W: un modo c'è ma...

t/n: qual'è dimmelo ti prego.

W: una macchina de tempo... solo Stark ha il progetto del primo prototipo, non vuole dirlo  a nessuno.... ma dopo averla usata per... insomma... riportare tutti indietro con il bip...

(nell'universo di questa storia al posto di Tony si sacrificò Doctor Strange, mentre la gemma dell'anima non esiste, le gemme dell infinito sono solo 5 ,perciò il sacrificio di Nat e la morte di Gamora non sono mai avvenuti)

W:non ammise mai di non averla distrutta, ma un giorno vedendolo così tormentato diedi uno sguardo nella sua mente... era infuriato per il fatto di non essere riuscito a ripararla...

t/n: oh mio dio.... una macchia del tempo come ho fatto a non pensarci... GRAZIE WANDA

L'ultima frase la urlai perchè presa dall'emozione mi misi a correre per andare da mio padre, poi Wanda aggiunse...

W: MA COME FARAI CON STARK ?

t/n: TRANQUILLA È MIO PADRE

W: COSA ?

Feci spallucce e continuai a correre fino a raggiungere il piano inferiore dove si trovava l'enorme magazzino di mio padre, oltrepassai ben 4 porte a riconoscimento facciale... poi entrai e lo trovai su un divanetto a fissare il soffitto...

.......



















Spazio autrice
Ciao ragazzi, stiamo piano piano scoprendo i desideri e le aspettative della nostra t/n. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ci sentiamo presto per il prossimo capitolo. Baci baci <3

My beautiful mistake || Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora