~CAPITOLO VENTI~

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Incurante del fatto che mattina dopo mi sarei risvegliata maggiorenne.

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Un raggio di sole mi illuminava il volto e fu propio quella luce che mi fece aprire gli occhi. Mi faceva male la schiena... anche le gambe. Comprensibile visto che avevo dormito sul tappeto.
Mi alzai e guardai la sveglia erano le 10... ecco spiegato il motivo di tutta quella luce.
Mi preparai e uscii dalla  stanza... noncurante del fatto che facessi il compleanno. Non fu un problema ricordarlo visto che gente di tutti i tipi attraversava il corridoio con enormi scatoloni, vestiti, cibo... qualsiasi cosa.
Fu in quel momento che mi ricordai che giorno era... in tutto questo via vai c'era lo zampino di mio padre ovviamente.

Mi diressi in cucina e trovai solo Wanda... che appena mi vide mi abbracciò e mi fece gli auguri.

t/n: dove sono tutti?

W: a preparare la sala...

t/n: di gia? Sono le 10 del mattino...

W: tuo padre li ha costretti... io sono dovuta rimanere qui... così in caso ti svegliassi ti avrei impedito di salire  all'ultimo piano nella sala con la scalinata... seconda porta a destra. Numero 48 dell'ascensore.

t/n: melo hai appena detto perché dovrei andarci di nascosto?

W: nahh... *occhiolino*

t/n: NON CREDO CHE ANDRO STARO IN CAMERA FINO ALLA FESTA

W: OKAY

Avevo intuito che Wanda facesse in quel modo perché le telecamere della cucina erano aperte... e probabilmente le stavano controllando.

Uscii dalla cucina e salutai Wanda... non mi andava d'avvero di salire lassù solo per guardare che stavano facendo. Qundi decisi di fare un po' di giri per la torre e poi andarmene in camera... tanto per passarmi il tempo.

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Incontrai Natasha nel corridoio e per fortuna riusci a sfuggirgli di nuovo... poi tornai in camera e il tempo non passava mai.
Quando fu davvero l'ora di prepararsi non credevo neppure ai miei occhi.

Chiesi a Jarvis di portarmi il vestito... 

 lo indossai, e mi preparai giusto in tempo

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... lo indossai, e mi preparai giusto in tempo. Volevo essere lì prima che arrivassero gli ospiti... senza poi dover entrare con tutti che mi guardavano.
Mentre mi mettevo le scarpe qualcuno busso alla mia porta... andai ad aprire.

t/n: Peter?

Un giovane Peter da oggi un anno più piccolo di me... vestito in giacca e cravatta era davanti alla mia porta tra un misto di spaventato e stupore.

P: i-il signor Stark mi ha detto che devo accompagnarti io...

t/n: immaginavo

Rientrai un attimo per prendere la borsa... ci frugali dentro e notai l'occhio finto di mio padre. Rimasi un attimo a pensare poi chiusi la borsa e uscì fuori.

My beautiful mistake || Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora