CAPITOLO 14 furto

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John Anderson

La cerimonia è stata bellissima, sono contenta che Sophia abbia finalmente trovato l'amore della sua vita. Anch'io voglio trovarlo, anche se credo di averlo già fatto. Elizabeth. Lei è e sarà l'amore della mia vita. Oggi le chiederò di ballare

< Vic, tutto ok?> chiedo avvicinandomi, lui è sul balconcino con un'aria persa nel vuoto, credo stia pensando intensamente.
< Oh si certo fratello, sto solo... oh lascia perdere>
<va bene, ma goditi la festa >
<si, si certo>

Mi allontano da lui, oggi è strano meglio tenerlo sott'occhio.

Victor Anderson

Cavolo, non so cosa fare. Ho promesso ad Ethan di farlo, ma non mi sembra il caso rubare al marito di mia sorella

< Figliolo come va?> mi chiede Enrico poggiando una mano sulla mia spalla.
<sono perso nei miei pensieri > dico sinceramente
< cos'è che si turba > sembra interessato
< Non so se mantenere una promessa o lasciar perdere>
< In tutta sincerità, le promesse, che siano buone o cattive, vanno mantenute e se non dovessi mantenerla potresti deludere qualcuno ragazzo> detto questo va via; credo abbia ragione.  Deluderei non solo Ethan, ma anche il misterioso capo e inoltre non potrei ottenere ciò che mi spetta. Ho deciso lo farò, ora.

Senza che nessuno si accorga della mia uscita di scena, mi dirigo verso le scale che mi conducono al piano superiore, cioè quello delle camere da letto.

Mi serve l'orologio più pregiato e costoso che Hiddleston abbia. Entro nelle sue stanze, cioè quella che d'ora in poi condividerà con mia sorella, il solo pensiero mi disgusta.

Comunque, una volta entrato, cerco il cassetto con i gioielli. Bingo! Dentro ci sono svariati orologi, gemelli, braccialetti d'oro e ... un anello da donna molto pregiato. Sarebbe l'ideale, ma credo sia per mia sorella, meglio concentrarsi sugli orologi.

Una volta preso, mi dirigo verso l'esterno dove c'è Ethan, nascosto dietro un albero, ad aspettarmi.

< Amico, perchè ci hai messo così tanto?>
< Hai idea di quante camere ci siano in questa tenuta... comunque eccolo > Apro il fazzoletto di stoffa, in cui lo avevo messo e glielo mostro, i suoi occhi si illuminano...
< È il meglio del meglio, complimenti>
< Daltronde, sono il migliore > ghigno.
< Va bene io vado non voglio che mi vedano, poi ti porterò dal capo>
< Si vai>
< Victor, ma che cosa hai combinato?>
Quella voce mi paralizza sul posto, qualcuno mi ha visto, eppure sono stato attento. Mi volto lentamente.
< John, ascolta, non devi dirlo a nessuno> il mio tono è preoccupato
<Tu hai rubato! > poggio le mani sulle sue spalle
<Sh non gridare, ascolta, non deve saperlo nessuno capito, io sono tuo fratello, non vorrai mica rovinarmi la vita>
<Io non dirò niente, ma te la sei già rovinata da solo la vita> dice con disprezzo e va via; che cosa ho combinato.

Diana Anderson

C'è una mini orchestra, un microfono e un pubblico, inoltre, è il matrimonio di mia sorella quindi non vedo problemi, posso tranquillamente cantare davantia tutti, sarebbe un regalo da parte mia. Mi avvio e quando sono vicinissima all'orchestra, una mano mi afferra il polso destro e mi trascina sulla pista da ballo. So già chi sia e attendo con ansia il giorno di spaccargli la faccia.

<Dove credi di andare,tesorino > finge un sorriso
<Enrico, ti prego, è il matrimonio di mia sorella, almeno oggi> con colma, facendo sembrare il meno possibile che è una supplica, non voglio abbassarmi al suo volere, anche se in parte l'ho già fatto.
< Non mi interessa, sai il nostro accordo, ti farò cantare solo se mi darai un erede> dice con tono duro
<già mai! non voglio che i miei figli abbiano il tuo lurido sangue> lo guardo con disprezzo e lui si arrabbia.
<a casa faremo i conti>

Quando dice quelle parole iniziamo sempre ad urlare e ha rompere le cose. C'è da dire, però, che non mi ha mai toccata, e questo, in parte, gli fa onore, ma ciò non toglie ciò che mi fa di continuo.

Finita la canzone mi libero della sua presa e vado dai miei fratelli. È un idiota, arrogante, spregevole maschio, non merita l'appellativo di gentiluomo. Non vincerà mai con me, con i suoi stupidi ricatti, un giorno realizzarò i miei sogni.

Lauren Anderson

Sono super emozionatissima, sembro una principessa con il mio abito e ho una sorella ormai duchessa. Anche Susan è contenta come me, siamo molto simili. La festa sta proseguendo bene se non fosse per ciò che ho appena visto: Scarlet Jones e sua figlia Marlene. Perché ci sono anche quelle due vipere... credo le abbia invitate nostro padre.

<hai visto che sono arrivate>
<si ho visto Susan, ho il presentimento che quelle due ci nascondano qualcosa e un giorno lo scoprirò>
<ed io sarò con te a spaccare la faccia sorella>
<ah Susan ti adoro!>

Il duca HiddlestonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora