CAPITOLO 17 convivenza

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È passata una settimana dal matrimonio e tra me e Thomas le cose non potrebbero andare meglio. Passiamo le nostre giornate sempre assieme. Nella nostra giornata non mancano coccole, baci e dediche sdolcinate.

È pomeriggio e mi trovo nel suo ufficio, lui compila alcune "scartoffie", io sono sulla poltroncina a leggere un libro. Volevo leggerlo in biblioteca, ma Thomas ha insistito, dicendo che voleva tenermi sott'occhio, così ho accettato di rimanere con lui, non che la cosa mi dispiaccia.

Sento uno sguardo addosso e sò di chi sia.
<dovresti lavorare, non fissarmi> dico sorridendo, ma rimanendo sempre con lo sguardo fisso sul libro
<ma io sto lavorando, mi sono concesso solo una semplice pausa> si giustifica <anzi sai cosa ti dico, non mi basta poterti solo guardare, ho bisogno del tuo profumo, del tuo calore> dice convinto ed io lo guardo interrogativa.

Alla fine cedo e faccio come mi ha chiesto, non che la cosa mi dispiaccia (parte 2). Mi siedo comodamente sulle sue ginocchia e appoggio il capo al suo petto. Inalo il suo meraviglioso profumo, chiudo gli occhi e mi lasco coccolare da suo cuore che batte.

<se fai così, non riesco a lavorare>
<hai voluto tu che venissi qui> apro gli occhi e lo guardo
<al diavolo il lavoro> dice e si fionda sulle mie labbra, io rispondo subito

Continuiamo così, per non sò, mezz'ora?

<buongiorno giorno mia bellissima Lady>
<come mai sei già in piedi> dico con voce assonnata
<perché oggi andremo a fare un giro al parco, ma prima devo fare una commissione>
<allora a dopo> mi dà un bacio veloce ed esce dalla porta

Posso prepararmi in tutta calma, è ancora presto quindi ho molto tempo.

<buongiorno mylady> si inchina una cameriera, non appena esco dalla stanza
<buongiorno a te> sorrido cordialmente

Dopo aver fatto colazione, prendo il libro che stavo leggendo e vado fuori in giardino a leggerlo. Mi siedo su una coperta, stesa sul prato. Leggo lì circa un'ora e poi sento arrivare Thomas in carrozza.

<amore mio> mi viene incontro allegro
<ehi> ci baciamo
<leggi ancora il tuo libro>
<si dà il caso che ieri non abbia potuto farlo> lo stuzzico
<mi stai dando la colpa> fa il finto offeso
<no> dico sempre sarcastica
<starei qui a stuzzicarti per ore, ma è il momento di andare>
<sembra che tu ci tenga particolarmente a questo giro al parco>
<è una tua impressione> dice poco convinto, cosa mi nasconde.

Arriviamo al parco, scendiamo dalla carrozza, mi prende per mano e mi porta in una determinata direzione, che cosa ha in mente.

Ci fermiamo dinanzi al fiume de parco, più precisamente sul ponticello, lì ci aspetta una barca a remi.

<sorpresa> dice sorridente
<questa è per noi> dico sorpresa
<sì>
<lo sai che mi vizierai con tutte queste sorprese, vero?>
<è questo il mio scopo> mi fa l'occhiolino
<era questa la famosa "commissione"?>
<mi hai scoperto> alza le mani in segno di resa

Thomas mi porge una mano sorridente e mi aiuta a salire. Lui afferra i remi e la barchetta inizia a muoversi nell'acqua cristallina. Apro il mio ombrellino per ripararmi dal sole.

Ci sono delle paperelle e delle ochette nell'acqua. Immergo una mano nell'acqua e l'acqua fresca l'accoglie. Non posso fare a meno di sorridere e ringraziare mentalmente David quando mi ha proposto di sposarlo.

Il nostro giro sull'acqua dura un'oretta, abbiamo riso, scherzato, ammirato il panorama, mi sono inbambolata a guardare Thomas come una scema, ci siamo baciati come sempre e siamo ritorati al ponticello.

<è stato bellissimo> esulto
<per te questo è altro mylady> arrossisco e mi afferra la mano

Passeggiamo tranquillamente a braccetto, gli uccellini cantano, le persone conversano, i bambini giocano ed il sole è alto in cielo, è una giornata perfetta.

<c'è un maniaco lì che ti sta fissando, ora lo sistemo io> dice Thomas, visibilmente arrabbiato.
Se la prende con un ragazzetto appoggiato ad un albero che mi sta guardando in modo strano.
Lui è intendo ad andare nella sua direzione, ma lo fermo.
<non bisogna sempre ricorrere alla violenza, fa finta di nulla>
<come faccio, quell'essere ti sta mangiando con gli occhi>
<aspetta, sei geloso o sbaglio> dico divertita
<certo che sono geloso, tu sei la mia donna, nessuno oltre me può guardarti o sfiorarti> dice serio e a me viene da ridere
<non devi esserlo, fidati di me>
<io non dubito della tua lealtà, non posso dire lo stesso degli altri attorno a noi> ringhia le ultime parole
<se ci penso, approvo questa cosa, mi fa sentire protetta>
<ed è questo ciò che voglio trasmettere, protezione e amore> dice convinto, mi appoggio alla sua spalla e continuiamo a passeggiare.

baci❄

Il duca HiddlestonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora