prologo

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Il sole splendeva sereno sul cielo di Los Angeles, era appena finita la scuola e finalmente potevo riposarmi da tutto lo stress accumulato in questi 9 mesi.

Io e Andrew decidemmo di prenderci un gelato al parco, c'erano 25 gradi e all'ombra si stava da dio, io presi un gelato alla vaniglia con sopra zuccherini colorati, invece Andrew optò per un classico gelato al cioccolato.
Ero felice, potevo godermi finalmente l'estate, il mio fidanzato e le mie amiche, nulla poteva rovinarmi la giornata.

Finito il meraviglioso pomeriggio con Andrew, decisi di tornare a casa e non mi sarei mai aspettata ciò che quel giorno cambiò la mia vita radicalmente.
La casa accanto la mia venne venduta dopo mesi e mesi di totale vuoto, ero molto curiosa di conoscere i nuovi vicini di casa, così mi affrettai a vedere chi avrebbe abitato la casa di fianco.
Suonai la porta, avevo il sorriso stampato in volto, ero davvero felice di conoscere gente nuova e speravo con tutto il cuore che fosse gente alla mano. Qualcuno aprì la porta ed io rimasi incantata.

La persona difronte a me era un ragazzo alto, il caldo sole del tramonto gli rifletteva in viso, rendeva i suoi capelli di un castano chiaro, gli occhi di un verde smeraldo guardarono i miei. Aveva dei lineamenti angelici ed uno sguardo penetrante, era vestito con una maglia bianca abbastanza larga, ed una tuta grigia sotto.
Rimasi a fissarlo per qualche secondo e poi decisi di rompere quel silenzio imbarazzante, così provai a dire qualcosa di sensato ma dalla mia bocca uscirono dei suoni al quanto imbarazzanti, così lui decise di affrettare la cosa
-Chi sei?- chiese lui con affare sbrigativo
-Sono la vicina di casa, abito qui accanto,mi chiamo Addison, sono molto feli.- non riuscì a finire la frase che lui mi interruppe
-Senti ho molto da fare qui a casa, devo aiutare i miei col trasloco, ne parliamo più tardi.- , dopo di che chiuse la porta ed io rimasi impietrita.
Non avrei mai immaginato che questo sarebbe stato l'inizio della fine.

Ero nella mia stanza in chiamata con Andrew, erano le 22:00 circa, parlavamo di quanto fosse elettrizzante che l'indomani saremmo partiti insieme alla classe, per un viaggio di qualche giorno a Malibù.
Chiusi la chiamata col mio fidanzato e mi affrettai a chiamare la mia migliore amica
-Emma ho bisogno del tuo aiuto!- dissi con voce ironica
-Che c'è Addison? Hai avuto qualche litigio col tuo fidanzatino? Si è stufato del tuo tenerti stretta l'incantevole via dell'erocità?- disse sarcastica
-Ma che dici Emma, lo sai che per me il sesso è una cosa importante, e sai molto bene che non voglio affrettare le cose con lui... COMUNQUE, ti avevo chiamata per chiederti se tu avessi già fatto la valigia per domani.-
-Tu mi chiami a quest'ora solo per chiedermi questa cazzata?- disse con voce molto scocciata
-E daii, lo sai che io ci tengo a vestirmi bene e non ci vedo nulla di male a chiedere un consiglio alla mia MIGLIORE AMICA.-
-Senti Addison, lo sai che ti adoro, ma sono stanca e voglio dormire, sono sicura che farai un ottimo lavoro.-
-Okay, allora buonanotte.- dissi sconcertata
-Notte-
Chiusi la chiamata per nulla soddisfacente con Emma, e mi armai di santa pazienza per fare la valigia.
Iniziai a scegliere top e shorts, cose molto estive visto il caldo di Malibù, poi presi dei completini intimi da utilizzare nel caso in cui con Andrew le cose fossero degenerate.
Ne presi uno rosso in mano e lo stesi dinanzi a me, lo guardai con fare turbato e poi sentii alle mie spalle
-Credo che ti stia d'incanto-
Sgranai gli occhi e mi girai, non potevo credere ai miei occhi, il ragazzo angelico che avevo visto pomeriggio era alle mie spalle nella mia camera
-Ma come ti permetti? E poi, perché sei nella mia camera?- ero molto arrabbiata, non concepivo che qualcuno entrasse nella mia camera senza il mio consenso, e poi come poteva solo permettersi di dire una cosa tanto fuori luogo ad una ragazza fidanzata.
-Che spirito bollente! Comunque credo che quel completino nero sia più sexy- indicando la seconda opzione
-Esci dalla mia camera adesso.-, non riuscì a contenere la furia che era in me, ero una ragazza tranquilla di solito, ma questo comportamento da uno sconosciuto non lo tolleravo
-Comunque Addison, non hai bisogno di un completino del genere per risultare sexy e provocante- , e piano piano iniziò ad avanzare verso me, ed io iniziai a indietreggiare, fino a quando non rimasi spalle al muro, con ancora in mano il completino sexy rosso. Il ragazzo della porta accanto stava invadendo uno spazio ancora chiuso ai ragazzi, ancora chiuso a colui che sarebbe il mio fidanzato, aveva invaso tutte le barriere mentali che avevo creato, e la cosa davvero assurda era che non conoscevo il suo nome.
Prese il completino nelle sue mani e lo ispezionò per bene fino a quando decise di rompere il silenzio con quella voce da perfetto demonio che possedeva
-Credi che il tuo ragazzo ti scoperà con questo indosso?- poi continuò -Se fossi in lui nemmeno ti valuterei come opzione, questi completini li trovo davvero senza carattere, usati solo per sembrare più attraenti, per me sono come l'anti sesso-
Rimasi a bocca aperta, ero davvero inorridita da tutta questa libertà di parola, ma come osava dirmi ciò.
-Senti un po', visto che ti senti tanto superiore, mister perfezione vorrebbe onorarmi nel sapere il suo nome?- ero abbastanza ironica, non sopportavo quel sorriso del cazzo che aveva sul viso, mi dava sui nervi.
-Quanto siamo spiritose, e comunque per tua informazione io sono superiore solo dal fatto che non avrei bisogno di un vestitino del genere per eccitarmi.- dopo di che, lasciò cadere a terra ciò che teneva in mano e se ne andò come era venuto, lasciandomi lì, spiazzata e senza parole, lo vidi sparire da fuori la finestra, ed io mi abbassai a terra per raccogliere il vestitino e rimasi a fissarlo.

Ero ormai nel letto, ma non riuscivo a togliermi il misterioso vicino dalla mente, come poteva avermi soggiogata con delle semplici parole, e poi perché non rispondeva alle mie domande e continuava il suo giochetto mentale con me, ma sopratutto non riuscivo a capire perché fosse lì, nella mia stanza, fosse lì a parlarmi in quel modo, non ci conoscevamo eppure lui aveva fatto come se fosse di casa.
E così mi addormentai con i pensieri che mi frullavano per la testa.
Non avevo idea di ciò che mi avrebbe aspettata a fine dell'estate.

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Ragazzi, eccoci qui col prologo, l'inizio della storia tra Addison e Ryan, come vi sembra?
So che Ryan potrebbe sembrare molto antipatico, ma ben presto capirete che tipetto è. 🌝
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