17.

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Draco e Amy si recarono frettolosamente a San Mungo.

L'agitazione era palpabile nell'aria.
L'emozioni che entrambi provavano erano uniche, indescrivibili.

Il cuore gli si riempiva quando pensavano che tra poche ore avrebbero raccolto come la cosa più preziosa tra le braccia il loro futuro bambino.

Draco era visibilmente scosso.
Aveva ansia. 
Aveva, come tutti gli esseri umani, paura. La paura, che grande fregatura... potresti vedere la tua grande occasione venire smontata lentamente pezzetto per pezzetto, passo per passo. Eppure non se ne va, non se ne andrà mai veramente. Potrebbe rovinarti l'attimo, il momento non facendotelo gustare a pieno. Potresti aspettarti qualunque cosa e vivere rimuginando questo sentimento così umano tanto bastardo. Ebbene, cosa c'era più normale della paura?

Eppure la paura aiuta. Fa stare in all'erta. Se l'uomo non avesse paura dei ladri, di cosa si preoccuperebbe? Li lascerebbe entrare, non installando un sistema d'allarme?
Se l'uomo non avesse paura di sbagliare, lascerebbe farsi scivolare le cose addosso agendo con una atto imprudente? Errare alla fine è umano, esattamente come quella strana sensazione denominata paura.

Draco voleva essere coraggioso, se non per lui almeno per sua moglie e suo figlio.
Ma come fa l'uomo a essere tale? Come riesce a comprendere tale avvenimento?

"Coraggio non significa: non avere paura. Coraggio, significa, superare le proprie paure"  

questo era il messaggio tra le righe di un vecchio libro dalle pagine ingiallite, magari. I libri, entrambi avevano trovato un potere in questi. Emanavano così tanti significati, insegnamento che quasi ti ci potevi perdere.
Questo era un semplice messaggio, che veniva tramandato con lo scopo di far imparare all'umanità il significato di questa parola.
Ma è sempre stato mandato in atto? O l'uomo ha comunque fatto il cieco, finta di non saperlo leggere l'importanza di tale messaggio?
L'umanità stava affrontando tali paure o le stava facendo ardere dentro di se?

Draco aveva paura, semplice paura.
Paura che come le altre volte qualcosa andasse storto.
Aveva terrore, glielo si poteva leggere negli occhi. Aveva la terribile paura che non andasse tutto per il verso giusto, che potesse accadere qualcosa ad Amy, al bambino. Al suo fottuto e unico mondo. Perchè lui era come un satellite che gira intorno al proprio pianeta, quello più splendente, unico e inimitabile. Il suo pianeta: Amy Avery. 
Se tutto andasse storto non se lo sarebbe mai perdonato.
Doveva prendere coscienza, essere coraggioso.

Draco posò lo sguardo sulla moglie. La situazione si era calmata anche se continuava a percepire le varie contrazioni che man mano assumevano un ritmo regolare.

Amy aveva paura che non andasse bene qualcosa, che avrebbe sbagliato qualcosa.
Ma era profondamente felice. Anche se era consapevole che avrebbe fatto sicuramente male era gioiosa.
Stava per dare alla luce suo figlio, la sua piccola e dal valore inestimabile creatura, il frutto tra l'amore di lei e Draco, il significato di quella notte di passione che aveva assunto tale e importante significato.


*SPAZIO AUTRICE*

Ciaooo, come state? Spero bene...

So che vi ho delusi non arrivando al momento del parto, ma quando ho iniziato a scrivere emozioni di Draco non sono riuscita più a controllarmi. Sono consapevole che questo capitolo magari per qualcuno di voi possa essere risultato leggermente noioso ma ho preferito concentrarmi sulle sensazioni che provavano i protagonisti.

Se vi è piaciuto il capitolo o se solamente vi sta tenendo compagnia la storia lasciate una stellina e, se ve la sentite, un commento. 🧡

Ricordate che la paura è normale e che farà parte di noi, sempre🤍

His babies// Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora