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Attenzione: in questo capitolo, che non so quanto possa essere lungo, volevo descrivere i momenti del parto. Questo capitolo, chi è sensibile o non se la sente di affrontare questo argomento lo può tranquillamente saltare. Se si va, infatti, al capitolo successivo non si perderanno parti della storia.
Spero vivamente di essere stata il più chiara possibile.

Mi scuso nel caso in questo capitolo ho usato termini errati o non ho descritto al meglio la scena dell'avvenimento ma non sono del mestiere. (se ne sapete di più potete scrivermelo tranquillamente)

Ho cercato di DOCUMENTARMI (le informazioni in più su questo punto si trovano nello spazio autrice)

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Amy era stata adagiata su un lettino ancora con contrazioni, dovevano aspettare il momento della dilatazione.

Il collo dell'utero si era appianato e pareva un disco sottile. Si era, infatti, accorciato e assottigliato. In tal modo si poteva dare il via alla dilatazione.

Era iniziato per lei una fase fondamentale: il travaglio. 
Amy iniziava a percepire maggiore dolore nelle contrazioni, che però stavano prendendo un ritmo mano a mano più regolare.
Queste si verificavano all'incirca ogni cinque minuti durando circa dai 40 ai 60 secondi e, come confermato dall'ostetrica era un bene.

Il travaglio era fisiologico e ciò permetteva ai due di rimanere nella camera.

Le erano state proposte svariate attività per facilitare la dilatazione. 
Cambiava spesso la posizione, camminava e ascoltava buona musica.

La sua attività preferita era però l'oscillazione appoggiata a una grande palla fornita all'ospedale riusciva in parte a dimenticarsi delle contrazioni. Si sentiva maggiormente spensierata e ogni tanto lanciava, con i suo grandi occhi che si ritrovava, sguardi fugaci a Draco.

Quest'ultimo era particolarmente agitato anche se, quando la moglie lo guardava così intensamente sentiva i muscoli dilatarsi e rilassarsi.

A Amy era stato concesso mangiare, il che la alleviava dal dolore. Non avrebbe mai ammesso che un po' se ne approfittava per farsi trattare da regina e ricevere particolari attenzioni da Draco, anche se era consapevole che già lo era nella sua quotidianità.

Per questo Draco le portava regolarmente il suo cioccolato preferito. Si voleva rendere utile in qualche modo. In quel momento si sentiva impotente. Non aveva la situazione sotto controllo e questo gli causava fastidio.  

Erano passate quasi due orette e il collo dell'utero si era dilatato progressivamente fino a raggiungere la dilatazione completa dei 10 cm.

Amy percepiva la testa del suo bambino che cominciava a scendere lungo il canale del parto.

La donna era andata in latenza, era infatti in una fase di riposo. Non sentiva più le contrazioni che parevano come bloccate. Durò circa mezz'ora. Amy si poté rilassare e calmare metabolizzando cosa stava succedendo in quelle poche ore. I suoi tessuti si stavano adattando al passaggio del bambino.

Non poteva ancora crederci che il loro sogno si stava realizzando sotto i loro occhi. Stava per mettere al mondo la creatura che avrebbe amato per tutta la vita. Il suo tesoro tanto bramato.

Finita questa pausa le contrazioni si fecero più pesanti e Amy incominciò ad avere i premiti. Provava questa sensazione impellente di spingere, di liberarsi. Ardeva in lei il volere del loro bambino.
Con ostetriche e ginecologa riuscirono a trovare la posizione che le consentiva di spingere al meglio.

Andarono, alla fine, in sala parto.
Iniziò a spingere con le tutte sue forze mentre il fiato le diveniva pesante e corto.

Dopo un po' entro Draco, visibilmente impacciato, vestito della tunica di plastica e dei copriscarpe. Amy voltò lentamente il volto verso il marito e non riuscì a trattenere una piccola risatina e un sorriso che cresceva man mano a quella visione. Si girò nuovamente e Draco andò ad affiancarla stringendole, spontaneamente, la mano destra.

Sentiva che, durante le spinte, la presa si stringeva. Di conseguenza, la sua mano si tingeva di rosso dato dalla presa. Ormai non sentiva più il dolore, non gli importava infondo. Voleva solo che tutto procedesse per il meglio. I suoi timpani si erano abituati alle lamentele di dolore da parte della moglie.

Intanto le accarezzava dolcemente i capelli, provando a placarla.
Le sussurrava frasi di conforto stringendole la mano e tenendo il contatto visivo.
"Stai andando bene", "Bravissima", "Andrà tutto per il meglio" le continuava a ripetere.
Draco cercava principalmente, sopra tutto con quelle frasi, di tranquillizzare se stesso.

"Spinga signorina" Amy fece quello che le fu stato detto. "3,2,1...spiga!" Intanto le ostetriche continuavano a vedere se tutto procedesse per il meglio.

Amy non ce la faceva più, era stremata. I capelli le si erano appicicati alla fronte divenuta un lago. Costantemente goccioline di sudore sgorgavano dalla sua fronte. Il suo viso era diventato più colorito. Stringeva i denti a ogni spinta ma era una donna forte e questo era tutto ciò che desiderava da tanto tempo.

"Un'ultima spinta, mi raccomando... più che puoi" le aveva detto l'ostetrica. 
Amy allargò le narice, digrignò i denti e strinse fortemente la mano di Draco, ormai visibilmente umida e scivolosa.

"Ora! Spinga!" Amy aveva spinto con tutte le forze che le erano rimaste nel corpo, con tutta se stessa.
Un flebile pianto si sentì echeggiare nella stanza.

Il loro sogno sotto i loro occhi.

Il bimbo era stato appoggiato, ancora ad occhi chiusi, sul petto di Amy che si era abbandonata a un pianto liberatorio colmo di felicità e gioia.

Draco si abbassò all' altezza del suo volto ancora con le mani unite. Un sorriso che andava da un'orecchio all'altro si era formato sul suo volto e iniziò che naturalmente qualche lacrima scese dai suoi occhi oramai visibilmente inumiditi. Il bagliore dentro a questi era leggibile da tutti.

Dopo quei due-tre minuti di liberazione girò il lettino per andare dall'altra sponda e di tagliare il cordone ombelicale di suo figlio.

Ad Amy fu tolta la placenta e suturate le piccole lacerazioni.

Il bambino fu affidato alle puericultrici per il lavaggio e i dovuti controlli del neonatologo. 


*SPAZIO AUTRICE*

 Ciaooo, come state? Spero tutto bene.

Sono consapevole che questo capitolo possa risultare noioso e credo perché ha molte informazioni scientifiche, ma non volevo tirare termini a caso e/o descrivere scene in modo superficiale e diffondendo informazioni sbagliate. Infatti, per scrivere questo capitolo, ho fatto ricerche e mi sono DOCUMENTATA (sul sito nostrofiglio.it  "Le 4 fasi del parto". L' articolo è basato su affermazioni rilasciate da chi di mestiere. La maggior parte delle cose e delle citazioni sono state dell'ostetrica Brugali).

Documentandomi ho cercato di non ironizzare e inventare azioni durante questo momento delicato. 

Se vi è piaciuto il capitolo o se solamente vi sta tenendo compagnia la storia lasciate una stellina e, se ve la sentite, un commento. 🧡


His babies// Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora