Joker pov's:
Lo vedo girovagare per la città, non resisto, mi avvicino di soppiatto e gli lascio una carta nascosta nella cintura, sopra ci ho scritto una delle mie frasi, che a parer mio è vera "cosa succede se una forza irrefrenabile incontra un oggetto irremovibile " questa è la regola ci fa da maestra di vita, che ci unisce ma allo stesso tempo ci divide, ci condanna ad una collisione perenne. Ognuno dei due per motivi diversi è stato ferito dalla vita, infatti abbiamo reagito in maniera opposta, io come fonte dei miei mali, come condanna alla sofferenza avevo i miei genitori, che mi hanno portato a questo delirio, facendomi sfociare costantemente nel macabro, le persone vedendomi credono che le mie cicatrici peggiori siano quelle fuori, quelle corporee, ma non hanno idea di cosa otterrebbero se mi guardassero dentro, invece lui, batman, o forse dovrei dire Bruce Wayne, straziato dalla morte prematura dei genitori, che apparentemente naviga nell'oro, ma la realtà è che si sente estremamente vuoto, spinto da questa solitudine e dal bisogno di riscatto ha deciso di indossare le vesti dell'eroe, lottando me, impersonificazione del caos...
Ricordo ancora quando gli dissi la mia frase per la prima volta, ma ciò che ricordo meglio di quella giornata è qualcosa di diverso, era una lotta sul filo del rasoio, lui era teso come la corda di un violino, per un istante mi concetrai sui suoi occhi, vidi freddo, ghiaccio in attesa di essere sciolto, fu in quel momento che lo riconobbi, perché di persone con quegli occhi ne conosco poche, dietro l'angelo custode di Gotham si celava Bruce Wayne, l'uomo famoso per il suo portafoglio e la sua schiera immensa di amanti...
Spero che si sia accorto della carta, in fondo non è altro che un piccolo indizio su uno dei miei prossimi piani, ma ne avrà capito a fondo il significato?