⚠️ATTENZIONE: SCENE FORTI!⚠️
Joker pov's:
Harley è scappata, non vedo l'ora di vendicarmi...
Apro la porta ed essa emette un cigolio sinistro, la mia troia è seduta su una poltrona, sento la rabbia scorrermi nelle vene, l'istinto animale e la follia si impossessano del mio essere più di quanto non lo siano già.
Mi avvicino a lei con gli occhi spiritati, tiro fuori un coltello dalla giacca, inizio da delle incisioni sul cuoio capelluto, ogni millimetro tracciato con la lama sul suo corpo mi dona un piacere immenso, mi sfogo ci gioco come se fosse una bambola, ma non una bambola qualunque, la mia bambola, bionda, manipolabile, ubbidiente, creata per darmi piacere in tutta la mia malasanità. Mentre la taglio rido, colmo il mio vuoto con il dolore altrui, la lama che scivola sulla sua pelle è il suono più soave che io abbia mai sentito, il suo sangue che mi macchia le mani e schizza il mio viso posandosi sulle mie labbra mi nutre, è appagante.
Decido di cambiare giocattolo, strappo un lembo di stoffa dalla sua camicia da notte, intingo il tessuto in una boccetta con sostanze orticanti, lo lego alla sua bocca, stringendolo dove dietro l'avevo tagliata, lei urla dal dolore, ma le sue grida per me sono la migliore della musica, la confusione nel suo sguardo mi culla, le sputo in faccia insulti ed offese, che poi non sono altro che il ritratto della verità.
Non sono ancora soddisfatto, la tortura è appena iniziata.
Apro un cassetto, ne estraggo una scatola piena di spilli, le sue gambe sono nude e pallide, non c'è niente che le protegge, lei mi guarda, i suoi occhi mi trasferiscono un impulso elettrico contenente caos, questa cosa accentua ulteriormente la mia sete di sofferenza, prima accarezzo delicatamente le sue gambe con le mie mani guantate, parto dalla caviglia, risalendo fino alla coscia, poi mi blocco e con un'occhiata le scarico addosso tutto il disprezzo che provo nei suoi confronti, prendo gli spilli nelle mie mani e li infilzo nella sua carne, la sua espressione è il ritratto del dolore, visualizzo nella mia mente i suoi nervi distrutti, credo che sia la cosa più erotica a cui ho pensato oggi.
Cambio gioco, la alzo di peso e la faccio piegare sul tavolo, ha il ventre a contatto con la superficie di legno, strappo con decisione la sua camicia da notte, lei cerca di alzare lo sguardo verso di me girandosi, ma io la prendo per i capelli e le faccio sbattere la testa violentemente, le esce il sangue dal naso, ma a me non interessa.
Prendo il coltello appuntito che ho usato prima e osservo voglioso la sua spina dorsale, l'odore di sangue e la sua pelle pallida mi chiamano, faccio ruotare l'arma tra le mie mani, poi inizio ad incidere senza andare troppo in profondità, parto dal collo e arrivo lentamente, gustando ogni parte di pelle martoriata, al fondo schiena, seguendo quella catena di vertebre che divide in due parti perfettamente uguali la sua schiena. Lei urla, si dimena e manda gli occhi all'indietro, rendendo la sua pena ancora più dolorosa.
Ma mi dispiace vedere la mia bambolina così! Voglio aiutarla!
Mi dirigo con passo svelto verso una mensola, su cui trovo un ago e del filo nero, preparo il tutto e inizio a ricucire i due lembi di pelle con il filo per tessuti, rido, il suono della mia essenza si fa spazio nell'appartamento, da quanto le risate mi scuotono dall'interno, la mia mano trema, facendo un lavoro di pessima qualità, con lo scopo di generare più dolore alla mia povera vittima. Prima di finire intingo le dita nel suo sangue, percorro tutte le pareti che mi circondano lasciando traccia di questa notte, voglio ricordare la pelle lacerata, le urla, gli occhi, il dolore, voglio provare piacere.
Il suo sangue ormai ha segnato tutto l'appartamento, si confonde magnificamente con l'arredamento dovuto dalla sofferenza di chi è stato qui prima di lei. Lei è sotto di me, nuda, indifesa e umiliata fino al midollo, spogliata della sua umanità.Harley pov's:
Sono distrutta, cado a pezzi, vago per l'appartamento come un fantasma pallido e pieno di cicatrici, Joker è appena uscito, visto ciò che mi ha fatto ieri notte, aspetto che sia lontano e scappo a casa di Poison, ho il mascara che mi cola dal pianto, Joker mi ha tolto il fondotinta con la forza dei suoi schiaffi, ho il rossetto sbavato, suono il campanello e Ivy mi apre, appena mi vede le sue mani iniziano a tremare, ha gli occhi lucidi. Però in fondo ciò che Joker mi ha fatto me lo sono meritata, io gli sono inferiore e mi meritavo una punizione per averlo abbandonato con Batman, me la sono cercata. In fondo sono sua, ma lui non è di nessuno.Poison pov's:
La faccio entrare, appena la vedo, capisco. È successo ancora, ma peggio del solito, vedo i segni che ha lasciato sul suo corpo, lei mi chiede aiuto per la ferita alla spina dorsale, la situazione mi fa venire i conati di vomito. Quel mostro l'ha martoriata, ha cercato di distruggere l'unica persona che vuole stare con lui, ma lei è forte e delicata allo stesso tempo. Le dico di restare a casa mia finché non si rimetterà, minimo un mese, in questo lasso di tempo cerco di farle cambiare idea sulla sua relazione.