Joker pov's:
Harley è scappata, quindi finalmente posso darmi alle mie follie in solitaria.
Oggi ho in mente qualcosa di diverso dal solito, ma di estremamente divertente.⚠️ scene forti
Nella scuola di Gotham:
"Buongiorno ragazzi, io sono il vostro nuovo professore di storia, l'insegnante che mi ha preceduto è stato obbligato a lasciare il ruolo per dei problemi personali, il mio nome è Jack Wilson, ma dovete chiamarmi professor Wilson" - ora che le presentazioni sono fatte, che inizino i giochi.
"Da insegnante di storia vorrei iniziare parlandovi della storia per quanto riguarda l'uso e lo sviluppo delle armi... da sempre l'uomo ha il bisogno di difendersi dai suoi simili... secondo voi quali sono i tipi di armi migliori?"
Le risposte affiorano:" pistole" "fucili" "mitragliatrici"
-" Personalmente io preferisco i coltelli, il dolore con essi dura più tempo e lascia spazio a moltissime sfumature del carattere di una persona che in altre circostanze sarebbero impossibili" così dicendo mi tolgo la sciarpa che mi fasciava metà viso e do mostra delle mie cicatrici, dalla classe si alzano urla di terrore...
Quindi...
" Cosa ne pensate? Non vi piacciono? State tranquilli, questo è niente a confronto con ciò che farò a voi!" Ho urlato indicandomi la faccia, ridendo e spalancando gli occhi. Mi avvicino alla porta della classe, la chiudo a chiave e la blocco con una sedia.
Apro la cartella di cui mi ero dotato per il mio primo giorno di lavoro e do mostra dei coltelli che affollano il tavolo, tutti di varie forme e dimensioni.
"Che i giochi abbiano inizio HA HA HA HA HA" prendo il ragazzo centrale, seduto in prima fila e lo alzo di peso, facendolo scivolare violentemente sul banco, afferro due matite dal portapenne sulla cattedra e con ognuna delle due infilzo un occhio, poi gli strappo la maglia, i brandelli cadono sul pavimento, lo faccio sdraiare sul suo banco, con la pancia rivolta al soffitto, le sue ossa visto il cambio di posizione producono uno scricchiolio scomodo, afferro un coltello e inizio a incidere sul suo addome, rimuovo un lembo di pelle rettangolare che copriva praticamente tutto il petto a partire dalla fine dello sterno, alzo la parte di pelle rimossa e la mostro ai suoi compagni, la carne sta gocciolando sangue sul pavimento, ma io sono sono ancora convinto, alzo il corpo straziato del ragazzo e lascio che i suoi organi si ribaltino dalla gabbia toracica arrivando a coprire la porzione di pavimento ai miei piedi, donando all'ambiente un po' di colore, i ragazzi urlano, piangono, altri persino vomitano, ma io giro tra i banchi sorridendo, mentre scelgo la mia prossima vittima.
Stringo tra le mie braccia, bloccandole la gola, una ragazza dell'ultima fila, è bionda, proprio come Harley, già solo questa cosa mi fa salire il sangue al cervello, infatti la tiro più vicino a me, sposto la mia mano sulla sua faccia, l'afferro per la mascella, e impugnando un coltello inizio ad incidere le due guance, ricavo da ognuna di esse un triangolo di pelle, ora ha la bocca bucata e piena di sangue, ma non sono soddisfatto, infatti inizio a tagliarle le dita delle mani, che poi faccio cadere sul pavimento, poi le taglio la pelle del ginocchio e ne faccio uscire le ossa, lascio il corpo della ragazza cadere ai miei piedi.
Mi avvicino ad un ragazzo, e gli chiedo: "Vuoi giocare anche tu?" Lui rimane muto, quindi proseguo:" Dimmi un numero" allora risponde con la voce che trema: " se...sedici" quindi conto dal primo banco, fino a sedici, esce un ragazzo, appena arrivo davanti a lui impallidisce, io lo alzo di peso e lo faccio sporgere dalla finestra, poi richiudo su di lui la serranda, con un coltello gli taglio i polsi, da quanto le incisioni sono profonde gli cadono le mani, poi con il sangue che sgorga dalle sue mani traccio delle linee rosse sulle pareti, poi gli alzo la maglia e incidono una "J" sulla schiena, il rumore della lama a contatto con le ossa e con la carne viva è fantastico. Continuo ad inventarmi torture per tutta la classe, esco dall'altra e mi dirigo verso l'ufficio del preside...