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𝖭𝗎𝖻𝗂𝗏𝖺𝗀𝖺𝗇𝗍:
From Latin 𝗇𝗎𝖻𝖾𝗌 ("cloud") + 𝗏𝖺𝗀𝖺𝗇𝗍 ("wandering")
(adj.) Moving among clouds; wandering through the air.
Il simbolo dell'Ordine degli Assassini, sebbene variasse leggermente nel design in diversi periodi di tempo e paesi, avevano essenzialmente la stessa forma e lo stesso stile della testa di un'aquila.
Ciascuna delle sue variazioni rappresentava l'unicità delle varie sette dell'Ordine e i simboli erano spesso usate per decorare le armature e le vesti delle principali figure degli Assassini in un certo numero di periodi di tempo.
Il simbolo è stato ispirato nell'antico Egitto dall'ex Medjay Bayek, dopo aver lasciato cadere una collana con teschio d'aquila che era appartenuta al figlio assassinato Khemu nella spiaggia di sabbia di Alessandria, lasciandone un'impronta. A seguito di alcune modifiche stilistiche, una versione più grande del simbolo è stata dipinta in blu sul tetto del nuovo ufficio degli Occulti a Memphis, segnandone la posizione e lo scopo a tutti coloro che sapevano cosa rappresentasse il simbolo.
Questa pratica continuò nell'Alto Medioevo, poiché i simboli erano usate per contrassegnare in modo prominente gli ingressi degli uffici degli Assassini e potevano essere viste sugli stendardi che decoravano la fortezza di Masyaf.
In epoca rinascimentale in Italia, veniva utilizzato sui meccanismi delle numerose Tombe degli Assassini e sugli stendardi e sui muri di Monteriggioni, ed era esposto anche sugli stendardi appesi nella sede dell'Isola Tiberina. Per nascondere la loro intenzione ai Borgia o ad altre forze che cercavano di fermarli, Leonardo da Vinci ha inventato una speciale vernice invisibile che solo gli Assassini che erano in grado di utilizzare l'Occhio dell'Aquila potevano rilevare, anche a grandi distanze.
A Costantinopoli, le Tane degli Assassini e le zipline avevano una piccola insegna degli Assassini sopra di loro, mentre le stazioni di fabbricazione delle bombe erano tutte dipinte con i simboli degli Assassini ottomani.
Inoltre, i simboli erano indossati apertamente sull'armatura e sugli abiti di alcuni noti Assassini, come Mario Auditore, suo nipote Ezio Auditore, Nikolai Orelov, Achilles Davenport, John de la Tour, Ratonhnhaké:ton, Aveline de Grandpré, Saeko Mochizuki, e Lo Sparviero. Alcuni Assassini moderni lo indossavano sotto forma di tatuaggio, come Daniel Cross e Kiyoshi Takakura.
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