Per il contest di DragoN__NerD
“𝑴𝒚 𝒆𝒙𝒊𝒔𝒕𝒆𝒏𝒄𝒆 𝒊𝒔 𝒂 𝒔𝒄𝒂𝒏𝒅𝒂𝒍.„
Nella vita precedente, probabilmente, ero un poeta alla fine del 1800.
Per reincarnazione si intende la rinascita dell'anima, o dello spirito di un individuo, in un altro corpo fisico, trascorso un certo intervallo di tempo dopo la sua morte terrena.
Il termine reincarnazione è considerato sinonimo di metempsicosi ed è spesso riferito al modello culturale e religioso orientale e ai modelli spiritistici che descrivono una trasmigrazione dell'anima in altri corpi (anche vegetali, animali o minerali) sino a quando l'anima non si sia liberata completamente dalla materialità.
Olimpiodoro ritiene più corretto il termine che si ritrova in Plotino "metensomatosi" (da σῶμα, sôma, "corpo"), indicante la trasmigrazione dell'anima esclusivamente in corpi umani.
L'espressione "trasmigrazione dell'anima" è un adattamento dal latino tardo trasmigrātĭo-ōnis derivato da trasmigrāre, e quindi da migrāre, espressa ancor prima nella filosofia della Grecia antica con il termine "μετεμψύχωσις" (metempsicosi), ed è attribuibile a Pitagora o anche a Ferecide.La reincarnazione fu accolta solo presso ambienti cristiani poi ritenuti eterodossi.
Origene sembrava accettare la possibilità di una preesistenza dell'anima anteriore alla nascita, ma contestava che lo spirito umano potesse "retrocedere" reincarnandosi nel corpo di animali.
In seguito la reincarnazione fu ribadita dal filosofo Scoto Eriugena.
Secondo i sostenitori della presenza della dottrina reincarnazionista nel cristianesimo, alcuni passi del Vangelo farebbero indurre la possibilità di una visione reincarnazionista anche nel cristianesimo.È una delle credenze più riconosciute in ambienti legati all'induismo, al giainismo, al sikhismo e al buddhismo, anche se in quest'ultimo caso non riguarda la reincarnazione dell'anima ma quella del karma, ad alcune religioni africane e altre filosofie o movimenti religiosi.
La maggior parte dei pagani contemporanei crede nella reincarnazione.
Nell'antichità occidentale questa credenza era molto diffusa nelle scuole filosofiche come quella platonica o nei movimenti religiosi come l'orfismo.
Divenne poi fondamentale nel misticismo neoplatonico pagano con Plotino, Giamblico e Proclo.
La metempsicosi si ritrova nel manicheismo e in alcune sette dell'islamismo come quella dei Drusi.Nel secolo scorso, uno dei più importanti propugnatori della reincarnazione in Occidente è stato il filosofo austriaco Rudolf Steiner (1861-1925), nell'ambito della sua corrente di pensiero denominata antroposofia.
Più di recente, la dottrina della reincarnazione ha formato parte integrante del movimento New Age.
La reincarnazione è inoltre riconosciuta principalmente nelle società che praticano o praticavano la cremazione dei defunti, basata sulla convinzione che lo spirito del defunto dopo la morte si distaccasse dal corpo che poteva quindi essere distrutto dal fuoco.La reincarnazione nella filosofia occidentale viene indicata
con il termine metempsicosi (dal greco antico μετεμψύχωσις metempsicosis, "passaggio delle anime") intendendo la trasmigrazione dell'anima o dello spirito vitale dopo la morte in un altro corpo di essere umano, animale o vegetale.Nell'ambito delle diverse scuole buddhiste ci sono diverse interpretazioni del concetto di reincarnazione.
In termini generali, e tenendo conto che i limiti non sono mai netti, le scuole che la contemplano maggiormente sono quella del Veicolo adamantino o buddhismo Vajrayāna, che comprende soprattutto il cosiddetto buddhismo tibetano, e la scuola Theravāda di derivazione Hīnayāna o del Piccolo veicolo.
Per entrambe queste scuole è centrale il concetto di saṃsāra, ossia del ciclo di vita nel mondo materiale di tutti gli esseri, che non si conclude con la morte, ma che ricomincia con una rinascita e quindi con una reincarnazione fino alla liberazione nel Nirvana dal ciclo di nascita e morte.
Questa concezione della reincarnazione è di derivazione induista, nell'ambito del quale viene contemplato un ātman ossia un sé assimilabile a ciò che gli occidentali chiamerebbero anima; ma la concezione induista si scontra nel buddismo con la dottrina dell'anātman, o non sé, che nega l'esistenza in primo luogo di un io individuale, permanente e immutabile.Benché la reincarnazione sia una concezione non presente nella Torah scritta e non esplicita nel Talmud, la concezione reincarnazionista non è estranea neanche all'ebraismo; definita Ghilgul (גלגול), è infatti insegnata dalla Qabbalah, la componente più profonda mistico-esoterica della religione ebraica.
L’islam non contempla la reincarnazione, tuttavia nella corrente Ismailita, in special modo nella variante drusa e nizarita vi è la credenza secondo la quale esiste la reincarnazione.
A sostegno di questa credenza vi sono una serie di sure del Corano che sembrano alludere a questa possibilità.Sempre nel Corano inoltre è citata la leggenda dei "sette dormienti", assimilabile anche in questo caso al concetto di reincarnazione.
L'islam contempla anche dei termini riconducibili alla reincarnazione come maskh ossia trasmigrazione che può avvenire anche allo stadio animale è un concetto coranico, raskh verso le piante e naskh o metempsicosi.
Il concetto è ovviamente collegato al proprio comportamento in vita.Tema: vita precedente
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Nubivagant
De TodoVic che, nel tempo libero, edita su Picsart. 𝖭𝗎𝖻𝗂𝗏𝖺𝗀𝖺𝗇𝗍: From Latin 𝗇𝗎𝖻𝖾𝗌 ("cloud") + 𝗏𝖺𝗀𝖺𝗇𝗍 ("wandering") (adj.) Moving among clouds; wandering through the air.