Per chi è confuso sul titolo e l'aesthetic e non ha riconosciuto la citazione, sappiate che è collegato al tema del concorso. Semplicemente è stato chiesto di rappresentare il proprio "cioccolato" ovvero qualcosa che mi fa stare bene all'istante.
Nel mio caso sono i libri.
Per chi legge questa raccolta da un po' sa perfettamente il mio amore sia per la lettura. Posso tranquillamente dire che da quando ho preso in mano un libro la prima volta, avevo più o meno cinque anni (se non vogliamo considerare i fumetti in questa sezione, perché in quel caso ho già detto nel capitolo Diabolik che ho iniziato a tre anni), non li ho più abbandonati.
Il perché il mio "cioccolato" siano i libri è semplice. Sono qualcosa che per me c'è sempre stato. Momenti belli, momenti brutti, momenti difficili, sempre.
Ho un sacco di ricordi di io che torno a casa dalle elementari o rientro a casa di mia nonna dopo una giornata fuori e la prima cosa che cerco è il libro che avevo lasciato prima di uscire per continuare a leggere. Crescendo poi ho iniziato a portarmeli dietro e leggere un ogni "momento morto" della giornata (ricreazione, viaggio in pulmino, ecc...) Anche durante il periodo della quarantena, nonostante fossi in un pesante "blocco del lettore" (anche se era iniziato prima della quarantena), i libri sono stati il mio posto sicuro e qualcosa a cui rivolgermi per scappare dalla vita reale. Anche se non andrebbe detto, ammetto di aver letto qualche libro durante le videolezioni.
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