Capitolo 15

351 46 4
                                    

Per quanto Emma si sforzasse, non riusciva a capire chi fosse l'autore del messaggio. In un primo momento voleva tenerlo tutto per sé, ma poi decise di rivelarne l'esistenza anche a Selene.
Quando glielo disse, lei sbarrò gli occhi, sorrise e portò le mani alla bocca.
-Forza allora, fammi vedere cosa c'è scritto!-
Emma aprì il biglietto con cura.
"Sei la mia luce".
Selene rimase delusa. Si aspettava una lettera d'amore lunga almeno cinquanta centimetri di pergamena.
-La fantasia è da apprezzare!- esclamò Selene ridendo.
-Io trovo che sia molto dolce invece. Ma il punto è, chi me l'ha scritta?-
-Difficile saperlo, non credo che esita un incantesimo. Te lo immagini quante streghe avrebbero potuto scoprire chi era il loro ammiratore segreto usando solo una semplice formula magica?! Questo è il bello della magia! Ti sorprende sempre.-
Selene ormai guardava nel vuoto sognante, come le accadeva spesso quando si faceva film mentali.
Emma rimase un po' scontenta del fatto che non esistesse un incantesimo che riuscisse a rivelare colui che le aveva messo in tasca quel messaggio. Ma poi, pensando alle parole della cugina, disse: -Hai ragione. Se scoprissi subito chi è, che gusto ci sarebbe!?-
Selene nemmeno l'ascoltava, ma ritornò sul pianeta Terra solo quando arrivò James.
-Giorno ragazze! Vi devo parlare.-
Emma nascose il biglietto nella tasca della sua gonna, ma non in tempo da evitare che James se ne accorgesse. -Cos'hai lì dietro?- chiese ad Emma con tono spavaldo e, come sempre, ridendo -Accio biglietto!-
-James!- lo rimproverò Selene.
-Non fa niente, forse riesce a capire chi è stato a mandarmelo.-
James lesse il biglietto: - Niall.- disse sorridendo come se avesse capito di chi si trattava.
-Non penso. Ieri siamo stati insieme tutto il giorno. Avrebbe potuto scrivermi molto di più, o parlarmene direttamente.-
James lo rilesse.
-Chiunque sia, cerca di non abbagliarlo!- scherzò lui, causando un sorriso sul volto di Selene. La guardò con quegli occhi scuri e profondi che le ridevano.
Lei distolse lo sguardo. Non riusciva a fissarlo troppo a lungo negli occhi senza far capire i suoi sentimenti.
-Cosa dovevi dirci?- gli chiese nervosa per cambiare argomento.
-Io vorrei insegnarvi la...Maledizione Cruciatus.- sussurrò, guardandosi dagli occhi indiscreti degli altri studenti.
-Cosa?!- esclamarono Selene ed Emma.
-Ma ne sei sicuro? Non so come riuscirai a trovare il coraggio, ma, se lo ritieni necessario ci sarà un motivo.- affermò Selene.
-Tu si che mi capisci.- le disse James e poi continuò -Sto vedendo che le cose si stanno facendo più oscure e, in quanto responsabile, vorrei che conosceste tutte le cose che so.-
-Io non sono molto d'accordo. Parteciperanno anche Hugo e Lily?- chiese Emma poco convinta.
-Sai come la penso. Loro devono esserci. Come ti sentiresti se venissi tagliata fuori?-
Emma rimase in silenzio.
-Solito posto ed orario?-chiese Selene.
-Sì, dopo cena, nella Stanza delle Necessità.Tu, Selene, avverti Rose. Emma, tu lo dirai ad Hugo ed io lo dirò a Lily e Albus.
-Ma dov'è Scorpius?- gli domandò Emma.
-Giorni fa non chiedevi di lui ed ora ti preoccupi?- chiese James provocandola.
-Dov'è?- richiese Emma con un tono di voce più alto.
-Non lo so. Mi ha detto solo che stasera avrà un impegno - tagliò corto James.
-Davvero? E con chi?-
-Ehi, calmati. Non sono come quella che gli sta addosso dalla mattina alla sera!-
-Immaginavo.- disse Emma, capendo che Scorpius sarebbe uscito con Ashley -Ci vediamo stasera.-
Infatti quella sera erano tutti presenti eccetto Scorpius.
-Oggi impareremo la Maledizione Cruciatus. So che sarà difficile eseguirla, non perché non siate bravi, ma perché nessuno di voi è così crudele da infliggere tanto dolore. Per esercitarci useremo i topi dell'altra volta.-
James guardò i volti di Lily, Hugo ed Emma, i quali non avevano la minima intenzione di far soffrire quei piccoli animaletti.
-Proverete solo una volta se non ve la sentite. Non voglio costringervi a fare di più.- continuò James.
Aprì la gabbia dove si trovavano i topi e ne prese uno. Prima che riuscisse a scappare, James urlò: -Crucio!-
Il topo smise di correre e cominciò a contorcersi emettendo degli squittii inascoltabili.
Albus, Selene e Rose fissarono immobili il topo sofferente, Lily si coprì le orecchie con le mani, Emma si voltò distogliendo lo sguardo dal povero animale e Hugo ordinò al cugino: -Smettila subito!-
James smise di eseguire la maledizione e ripose il topo nella gabbia.
-Chi vuole provare?- chiese poi in tono cupo.
Albus si fece avanti: -Prima è, meglio è.-
Il ragazzo levò la bacchetta e pronunciò: -Crucio!-
Fece soffrire la cavia per tre secondi e poi si fece da parte.
-Rose?- James la chiamò.
Rose eseguì e a turno lo fecero anche Selene ed Emma.
-Hugo?-
Hugo provò un paio di volte, ma non ci riuscì. Non voleva fare soffrire un piccolo animale indifeso.
-Coraggio.- gli disse Emma mettendogli una mano sulla spalla -Pensa che dopo saranno liberi. Non useremo più nessun'altra Maledizione.- continuò lei guardando James, poiché sperava che non gli fosse venuto in testa il pensiero di usare anche l'Avada Kedavra. Hugo chiuse gli occhi.
-Crucio.- mormorò.
Lily si fece avanti.
-Crucio!-
La sua voce dolce
e flebile rimbombò per tutta la stanza.
-Sono stata brava, James?- chiese Lily a suo fratello.
"Come si fa ad essere bravi a torturare?!" pensò Selene.
James non rispose. Lily voleva solo sapere se era stata brava quanto James. Lei adorava suo fratello più di qualsiasi altro. Voleva renderlo orgoglioso.
-Sì, Lily. Hai avuto tanto coraggio quanto James.- le disse Selene, levando il ragazzo dall'imbarazzo.
-Per stasera abbiamo terminato. Ci vediamo la prossima settimana per un ripasso generale.- annunciò James salutandoli e dirigendosi frettolosamente verso la Sala Comune dei Grifondoro.

***

"Caro Papà,
Stasera ho insegnato agli altri la Maledizione Cruciatus. Forse ho sbagliato. Non dovevo insegnarla anche a Lily. Non vorrei proseguire con l'Anatema Che Uccide. Sono tutti bravissimi e non credo ci sia bisogno di andare oltre. Dimmi tu cosa fare.
Salutami mamma,
James."

***

-E poi non potete immaginare come sia stato il bacio che mia ha dato, era così profondo! E i suoi occhi... occhi di ghiaccio...- narrava sognante Ashley alle sue compagne di stanza. Emma era lì, sdraiata nel suo letto cercando di dormire.
-È stato così romantico, per non parlare del regalo che mi ha fatto il giorno di San Valentino. Un anello con un diamante a forma di cuore. Rosso. Un rosso intenso proprio come lo è il nostro amore. Non pensate che sia un ragazzo fantastico?- chiese alle sue compagne.
-Ma che carino!- esclamò Emma con un misto di rabbia e disgusto.
-Tu non ne capisci niente!- le urlò Ashley.
-L'importante è che ne capisci qualcosa tu.-
Ci fu una breve pausa.
-Ti detesto. Non gli credo quando dice che spesso, durante il torneo, vi salvate la vita a vicenda. Mi da fastidio che facciate parte dello stesso gruppo. Non sopporto vedervi vicini!-
Emma fu sorpresa da quelle parole. Non pensava che Scorpius parlasse di lei mentre si baciava con Ashley. -Mi dispiace, ma non è colpa mia se siamo nella stessa squadra!-
-Stagli alla larga!-
-Se sei sicura che ti ama tanto, perché hai paura di perderlo?!- gli chiese Emma uscendo dal dormitorio.
Seduto su di una poltrona della Sala Comune c'era Hugo.
-Dove stai andando?- le chiese.
-Voglio fare due passi.-
-Io non riesco a dormire. Posso venire con te?-
Emma annuì ed uscirono. Non ebbero neanche il tempo di oltrepassare le cucine, che sentirono Wiky parlare con un'altra voce mai sentita prima.
-Cosa stai combinando?! Crucio!- disse la voce.
Emma sentì Hugo tremare al suo fianco. Non riuscirono né a capire né a vedere in volto chi era quell'uomo incappucciato che maltrattava Wiky.
-No, padrone! Io fedele. Io non potere mai tradire voi!-
-Bugiardo.Tu stai aiutando quegli stupidi ragazzini!-
-Non è vero!- disse Wiky piangendo.
-Confessa elfo! Crucio!-
Emma e Hugo non sopportavano quei lamenti di dolore e volevano intervenire, ma, se quell'uomo li avesse visti, avrebbe avuto la conferma del tradimento di Wiky.

***

-Riccioli d'oro, ieri ho preso in prestito il tuo gufo Felix per spedire un messaggio. Spero che non ti dispiaccia.- disse James a Selene la mattina successiva nella Sala Grande.
-Oh, ormai lo hai fatto. Comunque, se posso sapere, a chi era indirizzata la lettera?- chiese Selene curiosa.
James non voleva dirle di aver chiesto aiuto a suo padre e così disse la prima cosa che gli passava per la testa.
-Oh, ehm...un abbonamento alla Gazzetta del Profeta.-
-La Gazzetta del Profeta?!- esclamarono Selene, Scorpius e Rose, che erano lì con loro.
-Da quando in qua sei interessato a quel giornale?- chiese quest'ultima.
James stava cercando di dare una risposta sensata, quando Scorpius annunciò: - Ecco quei due Tassi dormiglioni.- riferendosi ad Emma e Hugo che correvano verso di loro in ritardo per la colazione.
Avevano l'affanno e l'aria parecchio assonnata.
-Ragazzi, cos'è successo?- chiese Selene.
-Io...noi...e...Wiky...- disse Hugo.
-Respira, fratellino.- gli disse Rose.
-Dovevamo dirvelo prima ma... hanno parlato tutta la notte...- balbettò Emma.
-Chi tutta la notte?- chiese Scorpius.
Emma lo fissò: -Ti sei divertito parecchio ieri sera invece di venire ad allenarti!-
-Vai avanti Emma.- fece James.
Lei raccontò dell'uomo che aveva accusato e torturato Wiky.-
-L'hanno scoperto.-
Selene era molto preoccupata.
Infatti anche lei, come Hermione, odiava chiunque sottomettesse gli elfi domestici.
-E non avete fatto niente?- chiese Scorpius.
-No.- disse Hugo.
-Bravi! Complimenti. Se l'aveste visto, a quest'ora avremmo risolto il problema.- disse loro Scorpius, simulando un applauso.
-Se avessimo parlato, avrebbe ucciso Wiky e anche noi. Ma, giusto, a te che importa?-
Emma era furiosa.
-Sei soltanto gelosa!-
-Io non sono affatto gelosa. E di chi poi?-
-Di me.-
-Niente affatto! Io ho già un ragazzo.-
-E allora capisci perché non sono venuto ieri sera!-
-Ma io non salto gli allenamenti per stare con Niall.-
-Ragazzi, smettetela!- li rimproverò James alzandosi in piedi.
Era strano che fosse lui ad interrompere una lite, quando di solito ne era sempre la causa.
Erano tutti attorno al tavolo dei Grifondoro.
Selene tirò giù James per la manica, dicendo: -Ci stanno spiando.-
I ragazzi si girarono tutti a fissare i due leoni di pietra. Ma loro, invece di scomparire come avevano sempre fatto quando si accorgevano di essere stati visti, rimasero lì. A quanto pareva, i Liator stavano eseguendo nuovi ordini.

---------------------------

Buongiorno Jesshead!❤
Piaciuto il capitolo? Chissà chi è l'autore del biglietto, eh? Sento il rumore dei vostri cervelli che riflettono su chi possa essere, o forse alcuni di voi hanno già indovinato. E James cosa deciderà di fare con l'Esercito? Ascolterà i consigli del padre Harry o farà, come sempre, di testa sua?
Curiosi? Be', leggere per credere.
Un beso e al prossimo capitolo❤
-Mary R.

JESS E IL POTERE DELL'AMETISTA 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora