Dopo quella notte movimentata, James, Selene, Emma e Scorpius si riunirono la mattina seguente in un angolo della Sala Grande.
-Cosa volevano dire con "dobbiamo agire"? Che intenzioni hanno quei... cosi?!- chiese Emma ai ragazzi dopo aver fatto colazione.
-Qualunque cosa siano, non promettono niente di buono.- disse Selene. -Io direi di cercare qualcosa in biblioteca sulla base di queste creature, mentre qualcuno potrebbe andare a parlare con Hagrid. Ne sa tanto sulle creature magiche.- propose, cercando di distogliere la sua attenzione da James, che continuava a fissarla.
-Io da quello non ci vado. Preferisco andare in biblioteca.- ribatté Scorpius schifato ed impaurito alla sola idea di parlargli.
-Perfetto, allora io e te andiamo in biblioteca. Ci vediamo prima di cena. E, James, potresti darmi quel mantello?- chiese Emma.
-Ma a che ti serve?- domandò egli mentre le passava il mantello dell'invisibilità appallottolato.
-Top secret.-
James e Selene si diressero fuori dal castello, mentre Scorpius sbottò ad Emma: -Io non ho bisogno di aiuto.-
-Oh, smettila.-
-A che ti serve il mantello?-
-Reparto proibito. Sono quasi sicura che non troveremo niente tra i libri fuori da questo.-*
-Hagrid? Sono James!- lo chiamò il ragazzo bussando alla capanna del guardia caccia, ma quest'ultimo non rispose.
-Forse è uscito.- ipotizzò Selene.
-No, è solo un po' sordo.-
-Arrivo!- esclamò una voce burbera dall'interno.
Sulla soglia comparve un uomo gigantesco. Aveva una chioma lunga e scomposta e una barba incolta e aggrovigliata, ma si distinguevano gli occhi che scintillavano come neri scarafaggi sotto tutto quel pelame.
Il mezzogigante li invitò ad entrare.
-Come va, Hagrid?- chiese James con un tono di voce abbastanza alto.
-Tutto bene, James. E lei è la tua ragazza?-
-Oh, no, no....lei è una mia amica Corvonero.- rispose lui imbarazzato.
-Sono Selene Moore, signor Hagrid.-
"Un'amica Corvonero. Cosa sono? Un animaletto da compagnia?!" pensò lei.
-Chiamami Hagrid, non mi sento a mio agio se mi danno del lei.-
-Va bene, Hagrid, volevamo sapere se eri a conoscenza di strane creature di pietra aurea nel castello.-
-Ah, sì, ci sono i gargoyle e poi i...-
-No.- lo interruppe James -Sono dei leoni di pietra. E, da quanto ho capito, parlano solo con gli elfi domestici nei sotterranei. Ieri Hugo mi ha detto che uno di questi si trovava nella Sala Comune dei Tassorosso.-
-Ma stamattina mia cugina Emma mi ha detto che non c'era più.- concluse Selene.
-Mi state dicendo che... voi due siete andati nei sotterranei?!-
-Veramente eravamo in quattro.- lo corresse James guardando Selene e facendole l'occhiolino.
-Hai il mantello di tuo padre, vero?-
-E anche la Mappa del Malandrino. Dopo anni che erano chiusi nel cassetto, avevano bisogno di prendere un po' d'aria.-
-Tuo padre ha sbagliato a darteli.-
-Diciamo che la Mappa l'ha rubata, ma ha fatto bene. Ed Harry glielo ha lasciato fare dato che sa per esperienza che può essere molto utile.- ribatté Selene. -Queste creature stanno tramando qualcosa ed attendono ordini. Non possiamo rimanere indifferenti alla situazione.-*
-Al mio tre fai come ti ho detto.- disse Emma a Scorpius, gettandosi il mantello addosso.
Lui annuì.
La biblioteca era per lo più piena di ragazzi del terzo e del quarto anno.
Emma aspettò che la bibliotecaria concedesse ad un ragazzo il permesso di entrare nel Reparto Proibito per dare il segnale a Scorpius.
-Tutti fuori!- urlò questi. -Ho sentito che uno studente ha lanciato una bomba puzzosa. Uscite fuori, io cerco di trovare un rimedio, sono un prefetto. E non tornate presto se non volete sentirne la puzza!-
In pochi secondi la biblioteca rimase deserta e, come aveva previsto Emma, la bibliotecaria, una donna che odiava la polvere e lo sporco, aveva lasciato la chiave in bella vista ed era fuggita di corsa.
-Emma, via libera!-
-Lo so, io ci vedo, sei tu che non vedi me.-
Emma si levò il mantello e lo gettò a Scorpius.
Lei si trovava su una scala, perchè, neanche a farlo apposta, il libro sulle creature magiche del Reparto Proibito si trovava sullo scaffale più alto.
-Eccolo! Creature di pietra.- annunciò Emma.
-Sbrigati!-
-Pesa moltissimo! Vorrei vedere te su una scala che... AIUTO!-
Emma aveva perso l'equilibrio e stava precipitando verso il pavimento.
-Arresto momentum!- disse Scorpius cercando di rendere meno veloce e più morbida la caduta di Emma che era comunque finita a terra.
-Fatta niente?-
-Tutto bene.- rispose lei, un po' dolorante ma sorridente.
-Sei stata fortunata. È la prima volta che uso quest'incantesimo. Per un momento avevo temuto il peggio.-
Emma lo ringraziò, nonostante non avesse gradito il fatto che era stata una cavia del suo incantesimo, e sfogliò il libro con la speranza di trovare qualcosa mentre Scorpius si assicurava che nessuno stesse arrivando in biblioteca.
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JESS E IL POTERE DELL'AMETISTA 1
Fiksi PenggemarSelene ed Emma erano due giovani cugine, figlie rispettivamente di madre strega e padre babbano e di madre babbana e padre mago. Entrambe amavano la saga di Harry Potter e attesero il loro undicesimo compleanno con un'unica speranza, quella di ricev...