Capitolo 11 - La Maledizione Imperius

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-Ragazze, avete preso tutto? Pronte per ritornare ad Hogwarts? La colazione è giù che vi aspetta.- fece Hermione a Selene ed Emma entrando nella loro camera.
-Sì, grazie.-
Hermione sorrise loro e chiuse la porta.
-Selene, devo dirti una cosa, adesso che siamo sole.- disse Emma alla cugina, ancora in pigiama e nel letto, mentre questa si alzava e prendeva la divisa di Hogwarts dall'armadio.
-Dimmi, ti ascolto.- rispose Selene fermandosi ad ascoltarla, mentre Emma si alzò e cominciò a camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza.
-È successa una cosa e mi dispiace non avertela detta prima...-
-Di che si tratta?!-
-Niall mi ha baciata poco prima dell'inizio delle vacanze.-
Selene rise.
-Io invece non riesco a ridere pensando a lui! Non sono mai stata brava nei rapporti, soprattutto con quelli seri come questi.-
-Tu gli piaci?-
-Sì.-
-E lui ti piace?-
Emma non rispose. Non lo so sapeva. Niall era un ragazzo dolce e simpatico, era stato messo in punizione per venirla a trovare e lei non voleva farlo soffrire.
-È la stessa cosa che succede a me con Lucas.- aggiunse Selene. -Lui mi piace tantissimo, ma...-
-Ma non è James. È lui il ragazzo che ti piace.- disse Emma, orgogliosa di averla smascherata.
-E a te piace Scorpius.- ribattè Selene, che si sentì toccata, poiché era stata scoperta.
Emma diventò rossa. Voleva rispondere, ma...
-Ragazze, sbrigatevi, o partiremo senza di voi!- disse Ginny battendo la mano sulla porta della loro camera.
Le ragazze scesero di corsa e fecero colazione.
-Buon rientro, cari.- augurarono il signore e la signora Weasley, la quale per poco non si commosse ripensando a quando erano i suoi figli ad andare ad Hogwarts.
-Ron, hai tu le chiavi?- chiese Hermione a suo marito.
-Accio chiavi.- mormorò lui e poi le rispose sorridendo. - Certamente, come dimenticarle? Tutti in macchina.-
-Ma non ci entreremo tutti!- esclamò Hugo.
-Sì, tesoro.- rispose sua madre.
-Tuo zio Harry e tuo padre hanno usato un incantesimo per allargare lo spazio al suo interno. Staremo un po' stretti, ma...- fece eco Ginny.
-...ma staremo tutti insieme.- aggiunse Harry.
Arrivati alla stazione, dove li aspettava il treno, Harry, Ron, Hermione e Ginny salutarono i propri i figli.
Ron abbracciò Hugo dicendogli di non preoccuparsi troppo per gli esami, mentre Hermione raccomandò a Rose di fare del suo meglio.
-E tieni d'occhio i tuoi cugini.- le disse sua zia Ginny che nel frattempo stava stritolando in un abbraccio Albus e Lily.
-James,- lo chiamò suo padre -Se avrai bisogno di sapere qualcosa, non esitare a chidermi aiuto, accetta i consigli degli altri e non fare di testa tua. Se sono riuscito a fare quello che ho fatto, è stato grazie al sostegno dei miei amici.-
James annuì. Quello di Harry non era un rimprovero, bensì un ottimo consiglio.
Albus era lì che ascoltava suo padre parlare col fratello.
-E, cosa più importante, non litigate e proteggete vostra sorella Lily.-
-Mamma, papà!- esclamarono Selene ed Emma. I loro genitori erano venuti a salutarle.
Le ragazze li abbracciarono affettuosamente.
-Loro sono i signori Potter e Weasley.- dissero Emma e Selene.
La signora Moore li ringraziò per aver ospitato le ragazze e salutò affettuosamente Hermione, con la quale si incontrava spesso al Ministero.
Ginny sorrise.
-Di niente, signora. È stato un piacere.-
-Chi sono i vostri compagni di squadra?- chiese il signor Collins ad Emma, che indicò James e Scorpius.
-Bene, ragazzi, vi raccomando mia figlia e mia nipote.-
-Non sono più delle bambine, caro.- gli disse la signora Collins. -Ma un po' di attenzione non guasta mai.-
Emma e Selene erano un po' in imbarazzo e, dopo aver salutato anche la famiglia Potter e Weasley, salirono sul treno.
I primi giorni dopo la fine delle vacanze furono faticosi. Erano abituati a svegliarsi tardi e a divertirsi e ora dovevano impegnarsi più di prima. Gli esami si stavano avvicinando.

***

-Partita contro i Grifondoro! Proprio domani che dovevo ripassare pozioni!- annunciò Rose disperata e furiosa allo stesso tempo.
-Ma di che ti preoccupi?- le chiese James irritato. -Sai tutto il libro a memoria!-
Rose non lo ascoltò e affondò la testa nel suo libro leggendo con particolare attenzione.
Il giorno dopo ebbe inizio la partita.
-Ed ecco che Madama Bumb dà inizio alla partita!- disse Selene mentre Grifondoro entrava in possesso della pluffa.
-Dieci a zero per Grifondoro!- annunciò Selene. E la partita era iniziata solamente da tre minuti.
Ella scrutava James alla ricerca del boccino. Anche se era di Corvonero, si vedeva benissimo per quale squadra, o meglio, per chi stava tifando.
Passarono trenta minuti e...
-Settanta a venti per Corvonero!-
Corvonero era passato in vantaggio, Rose si era distratta solo due volte, ma in compenso aveva parato sette pluffe potentissime. Aveva preso l'intelligenza della madre e la bravura da portiere nel Quidditch del padre.
-Novanta a cinquanta per Corvonero!- annunciò Selene. -Ma ecco che il cercatore di Grifondoro si dirige verso il boccino, schiva due bolidi e... Potter prende il boccino! Grifondoro vince!-
Selene scattò in piedi applaudendo ed Emma fece la stessa cosa, mentre Scorpius che le diceva di stare calma.
-Avete visto che partita? Sono stato bravo, no?- chiese James rivolgendosi a Selene.
-Non vantarti troppo, idiota.- sbottò lei sorridendo di soppiatto.
In realtà era strafelice che James avesse preso il boccino, e si vedeva.
Rose la guardò sorpresa.
-Ma tu da che parte stai?!- esclamò, poi si congratulò lo stesso con James per aver preso il boccino e quindi per la partita vinta.
-Già.- disse James fiero di sé. -Se non ci fossi stato io, Grifondoro avrebbe perso.-
Era vero.
Rose li lasciò presto e si recò in biblioteca per approfondire ancora un po' Pozioni.
Poi il moro si rivolse ad Emma: -E tu non dici niente? Non è stata una bella partita?-
Emma non rispose e gli fece segno di girarsi. Più in là, verso il tavolo dei professori, c'era un Liator.
Tutti si voltarono a fissarlo, ma era scomparso.
James disse che l'unico modo per saperne di più era parlarne con Wiky.
-Ma non ricordi cos'ha scritto? Ha detto che non dobbiamo più andarlo a cercare!- disse Selene.
In quel momento arrivò Scorpius che chiese cosa stesse succedendo.
-James vuole andare a trovare Wiky.-
-Perfetto. Dimmi ora e luogo.- disse lui rivolgendosi a James.
Questi rimase stupefatto, ma d'altronde Scorpius era il suo migliore amico.
-Stasera, dopo cena.- rispose allora.
-Ma così metteremo nei guai quell'elfo!- ribatté Emma.
-E allora? Anche noi siamo in pericolo.- le disse Scorpius.
E, anche se controvoglia, Selene ed Emma promisero che sarebbero andate con loro.

JESS E IL POTERE DELL'AMETISTA 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora